Forgia

FolgorazioniLottaSconfittaPessimismoTu puoi!Lottare ancoraRisorgereVittoriaLavoroCrogioloSelezioneFeconditаEternitа


Quella madre, – santamente appassionata, come tutte le madri – il suo bambino lo chiamava il suo principe, il suo re, il suo tesoro, il suo sole. Io pensai a te. E compresi – quale padre non ha nelle viscere qualcosa di materno? – che non era esagerazione ciт che diceva quella madre buona: Tu... sei piщ di un tesoro, vali piщ del sole: tutto il Sangue di Cristo! Come non prendere la tua anima – oro puro – per metterla nella forgia, e lavorarla col fuoco e col martello, fino a fare di quest'oro nativo uno splendido gioiello da offrire al mio Dio, al tuo Dio?

 «    Folgorazioni    » 

1. Figli di Dio. – Portatori dell'unica fiamma capace di illuminare i cammini terreni delle anime, dell'unico fulgore, nel quale mai potranno darsi oscuritа, ombre o penombre.
– Il Signore si serve di noi come di torce, perchй questa luce illumini... Da noi dipende che molti non rimangano nelle tenebre, ma percorrano sentieri che conducono fino alla vita eterna.

2. – Dio и mio Padre! – Se lo mediti, non riuscirai a staccarti da questo consolante pensiero.
– Gesщ и il mio Amico caro! (altra meravigliosa scoperta), che mi vuol bene con tutta la divina pazzia del suo Cuore.
– Lo Spirito Santo и il mio Consolatore!, che mi guida nel percorrere tutta la mia strada.
Pensaci bene. – Tu sei di Dio..., e Dio и tuo.

3. Padre mio – trattalo cosм, con fiducia! –, che sei nei Cieli, guardami con Amore compassionevole, e fa' che io ti corrisponda.
– Sciogli e infiamma il mio cuore di bronzo, brucia e purifica la mia carne immortificata, riempi il mio intelletto di luci soprannaturali, fa' che la mia lingua proclami l'Amore e la Gloria di Cristo.

4. Cristo, che salм sulla Croce con le braccia spalancate, con gesto di Sacerdote Eterno, vuole contare su di noi – che non siamo nulla! – per portare a «tutti» gli uomini i frutti della sua Redenzione.

5. Stiamo volentieri, Signore, nella tua mano piagata. Stringici forte! Spremici! Fa' che perdiamo tutta la miseria terrena!, che ci purifichiamo, che ci infiammiamo, che ci sentiamo imbevuti del tuo Sangue!
– E poi, gettaci lontano!, lontano, con fame di messe, in una semina ogni giorno piщ feconda, per Amore di Te.

6. Non aver paura, non intimidirti, non stupirti, non lasciarti prendere da una falsa prudenza.
La chiamata a compiere la Volontа di Dio – anche la vocazione – и repentina, come quella degli Apostoli: trovare Cristo e seguire il suo richiamo...
– Nessuno di loro esitт: conoscere Cristo e seguirlo fu tutt'uno.

7. И giunto per noi un giorno di salvezza, di eternitа. Una volta ancora si odono i richiami del Pastore Divino, le sue parole affettuose: «Vocavi te nomine tuo» – ti ho chiamato per nome.
Come nostra madre, Egli ci invita per nome. Anzi: con il nomignolo affettuoso, famigliare. – Laggiщ, nell'intimitа dell'anima, chiama, e bisogna rispondere: «Ecce ego, quia vocasti me» – eccomi, perchй mi hai chiamato, deciso stavolta a non permettere che il tempo passi come l'acqua sui ciottoli, senza lasciare traccia.

8. Vivi assieme a Cristo! Devi essere, nel Vangelo, come uno dei personaggi, che vive con Pietro, con Giovanni, con Andrea..., perchй Cristo vive anche adesso: «Iesus Christus, heri et hodie, ipse et in saecula!» – Gesщ Cristo vive!, oggi come ieri: Egli и lo stesso, nei secoli dei secoli.

9. Signore, fa' che i tuoi figli siano come una brace ardentissima, senza fiammate visibili da lontano. Una brace che appicchi il primo punto di fuoco in ogni cuore che li avvicina...
– Tu farai sм che questa scintilla divenga incendio: i tuoi Angeli – lo so, l'ho visto – sono molto pratici nel soffiare sulla brace nascosta dei cuori..., e un cuore senza cenere non puт fare a meno d'esser tuo.

10. Pensa a ciт che dice lo Spirito Santo, e riempiti di stupore e di gratitudine: «Elegit nos ante mundi constitutionem» – ci ha scelti, prima di creare il mondo, «ut essemus sancti in conspectu eius!» – per essere santi al suo cospetto.
– Essere santi non и facile, ma non и neppure difficile. Essere santo vuol dire essere buon cristiano: assomigliare a Cristo. – Chi piщ assomiglia a Cristo, piщ и cristiano, piщ di Cristo, piщ santo.
– E quali mezzi abbiamo? – Gli stessi dei primi fedeli, che videro Gesщ, o che lo intravvidero attraverso i racconti degli Apostoli o degli Evangelisti.

11. Che debito hai, con tuo Padre-Dio! – Ti ha dato l'essere, l'intelligenza, la volontа...; ti ha dato la grazia: lo Spirito Santo; Gesщ, nell'Ostia; la filiazione divina; la Santissima Vergine, Madre di Dio e Madre nostra; ti ha dato la possibilitа di partecipare alla Santa Messa e ti concede il perdono dei tuoi peccati, il suo perdono, tante volte!; ti ha dato doni incalcolabili, alcuni straordinari...
– Dimmi, figliolo: come hai corrisposto? come corrispondi?

12. Non so che cosa capiti a te..., ma io ho bisogno di confidarti la mia emozione interiore, quando leggo le parole del profeta Isaia: «Ego vocavi te nomine tuo, meus es tu!» – Io ti ho chiamato, ti ho portato nella mia Chiesa, sei mio! Dio mi dice che sono suo! C'и da diventare pazzi d'Amore!

13. Bada bene: nel mondo ci sono molti uomini e molte donne, e il Maestro non tralascia di chiamarne neppure uno.
Li chiama a una vita cristiana, a una vita di santitа, a una vita di elezione, a una vita eterna.

14. Cristo ha sofferto a causa tua e per te, per strapparti dalla schiavitщ del peccato e dell'imperfezione.

15. In questi momenti di violenza, di sessualitа bruta, selvaggia, dobbiamo essere ribelli. Tu e io siamo dei ribelli: non ci stiamo a lasciarci trascinare dalla corrente, e a essere delle bestie.
Vogliamo comportarci da figli di Dio, da uomini o donne in confidenza con il loro Padre, che и nei Cieli e che vuole essere molto vicino – dentro – a ciascuno di noi.

16. Meditalo con frequenza: sono cattolico, figlio della Chiesa di Cristo! Egli mi ha fatto nascere in un focolare «suo», senza alcun merito da parte mia.
– Quanto ti debbo, Dio mio!

17. Ricordate a tutti – e in particolare a tanti padri e a tante madri di famiglia che si dicono cristiani – che la «vocazione», la chiamata di Dio, и una grazia del Signore, una scelta fatta dalla bontа divina, un motivo di santo orgoglio, un servire tutti con gioia per amore di Cristo.

18. Fammi eco: non и un sacrificio, per i genitori, che Dio chieda loro i figli; e, per chi и chiamato dal Signore, non и un sacrificio seguirlo.
И, al contrario, un onore immenso, un orgoglio grande e santo, un segno di predilezione, un amore specialissimo, che Dio ha manifestato in un momento concreto, ma che era nella sua mente da tutta l'eternitа.

19. Sii grato ai tuoi genitori perchй ti hanno dato la vita, per poter essere figlio di Dio. – E sii ancora piщ grato se il primo seme della fede, della vita di pietа, del tuo cammino di cristiano, o della tua vocazione, lo hanno messo loro nella tua anima.

20. Vi sono tante persone intorno a te, e non puoi permetterti di essere di ostacolo al loro bene spirituale, alla loro felicitа eterna.
– Sei obbligato a essere santo: a non defraudare Dio, che ti ha fatto oggetto d'elezione; e neppure queste creature, che tanto si aspettano dalla tua vita di cristiano.

21. Il comandamento di amare i genitori и di diritto naturale e di diritto divino positivo e io l'ho sempre chiamato «dolcissimo precetto».
– Non trascurare l'obbligo di voler bene ai tuoi genitori ogni giorno di piщ, di mortificarti per loro, di raccomandarli a Dio, e di essere grato per tutto il bene che devi loro.

22. Come vuole il Maestro, tu devi essere – ben inserito in questo mondo, nel quale ci tocca vivere, e in tutte le attivitа degli uomini – sale e luce. – Luce, che illumina le intelligenze e i cuori; sale, che dа il sapore e preserva dalla corruzione.
Pertanto, se ti manca slancio apostolico, diventerai insipido e inutile, defrauderai gli altri e la tua vita sarа un'assurditа.

23. Un'ondata sudicia e fetida – rossa e verdastra – tenta di sommergere la terra, sputando la sua immonda saliva sulla Croce del Redentore...
Ed Egli vuole che dalle nostre anime si levi un'altra ondata – bianca e potente, come la destra del Signore –, che sommerga, con la sua purezza, il marciume di ogni materialismo e che neutralizzi la corruzione che ha inondato il mondo: questo – e altro ancora – и il compito dei figli di Dio.

24. Molti, come per autogiustificarsi, si domandano: – Ma io, perchй dovrei intromettermi nella vita degli altri?
– Perchй hai l'obbligo, in quanto cristiano, di intrometterti nella vita degli altri, per servirli!
– Perchй Cristo si и intromesso nella tua vita, e nella mia!

25. Se sei un altro Cristo, se ti comporti da figlio di Dio, lм dove sei appiccherai il fuoco: Cristo infiamma, non lascia indifferenti i cuori.

26. Fa male vedere che, dopo duemila anni, sono cosм in pochi nel mondo a dirsi cristiani. E che, di quelli che si dicono cristiani, siano cosм in pochi a vivere la vera dottrina di Cristo.
Vale la pena di giocarsi tutta intera la vita!: di lavorare e soffrire, per Amore, per portare avanti i progetti di Dio, per corredimere.

27. Vedo la tua Croce, Gesщ mio, e godo della tua grazia, poichй il premio del tuo Calvario и stato per noi lo Spirito Santo... E ti dai a me, ogni giorno, innamorato – pazzo! – nell'Ostia Santissima... E mi hai fatto figlio di Dio!, e mi hai dato tua Madre.
Non mi basta ringraziare: il mio pensiero corre altrove: Signore, Signore, tante anime lontane da te!
Alimenta nella tua vita desideri ardenti di apostolato, perchй lo conoscano..., e lo amino..., e si sentano amati!

28. Qualche volta – me l'hai sentito commentare spesso – si parla dell'amore come se fosse un impulso verso la propria soddisfazione, o un semplice mezzo per completare egoisticamente la propria personalitа.
– E ti ho detto sempre che non и cosм: l'amore vero esige che si esca da sй stessi, che ci si doni. L'amore autentico porta con sй la gioia: una gioia che ha le radici a forma di Croce.

29. Dio mio: com'и possibile che io veda un Crocifisso, e non mi metta a gridare di dolore e di amore?

30. Sbalordisci di fronte alla magnanimitа di Dio: si и fatto Uomo per redimerci, perchй tu e io – che non valiamo nulla, riconoscilo! – potessimo trattarlo con fiducia.

31. O Gesщ..., irrobustisci le nostre anime, spianaci la via e, soprattutto, inebriaci d'Amore! Trasformaci in falт viventi, per incendiare la terra con il fuoco divino che Tu hai portato.

32. Avvicinarsi un po' di piщ a Dio vuol dire essere disposto a una nuova conversione, a una nuova rettifica, ad ascoltare attentamente le sue ispirazioni – i santi desideri che fa germogliare nelle nostre anime –, e a metterli in pratica.

33. Di che ti vanti? – Tutto l'impulso che ti muove и Suo. Agisci di conseguenza.

34. Che rispetto, che venerazione, che affetto dobbiamo provare per ogni singola anima, di fronte all'evidenza che Dio la ama come qualcosa di suo!

35. Aspirazione: magari volessimo usare dei giorni che il Signore ci dа, soltanto per piacergli!

36. Desidero che il tuo comportamento sia come quello di Pietro e di Giovanni: portare all'orazione, per parlarne con Gesщ, le necessitа dei tuoi amici, dei tuoi colleghi..., e poi, con il tuo esempio, poter dire loro: «Respice in nos!» – guardatemi!

37. Quando si ama molto una persona, si desidera sapere tutto ciт che la riguarda.
– Meditalo: tu hai fame di conoscere Cristo? Perchй... questa и la misura del tuo amore.

38. Mente – o si sbaglia – chi dice che noi sacerdoti siamo soli: nessuno lo и meno di noi, perchй abbiamo la continua compagnia del Signore, con il quale ci dobbiamo intrattenere ininterrottamente.
– Siamo innamorati dell'Amore, dell'Autore dell'Amore!

39. Mi vedo come un povero uccellino che, abituato a volare soltanto da albero ad albero o, al piщ, fino al balcone di un terzo piano..., una sola volta ebbe l'ardire di arrivare fino al tetto di una casetta, che non era proprio un grattacielo...
Ma ecco che un'aquila afferra il nostro eroe – lo aveva scambiato per un pulcino della sua razza – e, fra i suoi artigli poderosi, l'uccellino sale, sale molto in alto, oltre le montagne della terra e le vette innevate, oltre le nubi bianche e azzurre e rosa, ancora piщ su, fino a guardare in faccia il sole... E allora l'aquila, liberando l'uccellino, gli dice: – Forza, vola!
– Signore, che io mai piщ torni a volare rasoterra! Che sia sempre illuminato dai raggi del Sole divino – Cristo – nell'Eucaristia!, che il mio volo non si interrompa, fino a trovare il riposo del tuo Cuore!

40. Cosм concludeva l'orazione quel nostro amico: «Amo la Volontа del mio Dio: pertanto, in completo abbandono, sia Lui a portarmi come e dove vuole».

41. Chiedi al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, e a tua Madre, che ti aiutino a conoscerti e a piangere per tutte quelle cose sporche che ti hanno attraversato e che hanno lasciato – ahimи – tante incrostazioni...
– E nel contempo, senza allontanarti da questa considerazione, digli: dammi, Gesщ, un Amore che sia fuoco di purificazione, nel quale la mia povera carne, il mio povero cuore, la mia povera anima, il mio povero corpo si consumino, ripulendosi di tutte le miserie terrene... Poi, il mio io ormai vuoto, riempilo di Te: che non mi attacchi a nulla qui sulla terra; che mi sostenga sempre l'Amore.

42. Per te non desiderare nulla, nй di bene nй di male: desidera solo, per te, ciт che Dio vuole.
Qualunque cosa sia, perchй viene dalla sua mano, dalla mano di Dio, per cattiva che sembri agli occhi degli uomini, a te, con l'aiuto di Dio, sembrerа buona, molto buona!, e dirai, con convinzione sempre maggiore: «Et in tribulatione mea dilatasti me... et calix tuus inebrians, quam praeclarus est!» – nella tribolazione ho gioito... che calice meraviglioso и il tuo... che inebria tutto il mio essere!

43. И necessario offrire al Signore il sacrificio di Abele. Un sacrificio di carne giovane e bella, il meglio del gregge: di carne sana e santa; di cuori che abbiano un solo amore: Te, Dio mio!; di intelligenze plasmate da uno studio profondo, che sapranno sottomettersi alla tua Sapienza; di anime di bambini, che non penseranno ad altro che a piacerti.
– Accetta, fin da ora, Signore, questo sacrificio in odore di soavitа.

44. Bisogna sapersi dare, ardere di fronte a Dio come la lucerna che si mette sul candeliere per illuminare gli uomini immersi nelle tenebre; come i lumini che bruciano vicino all'altare, e che illuminando si consumano fino in fondo.

45. Il Signore – Maestro di Amore – и un amante geloso che chiede tutto di noi, tutto il nostro affetto. Egli aspetta che gli offriamo ciт che abbiamo, seguendo il cammino che ha tracciato a ciascuno.

46. Dio mio, vedo che non ti accetterт come mio Salvatore, se nel contempo non ti riconosco come modello.
– Poichй hai voluto essere povero, fammi amare la Santa Povertа. Il mio proposito, col tuo aiuto, и di vivere e di morire povero, anche se avessi a disposizione molti milioni.

47. Ti sei fatto molto serio quando ti ho confidato: per il Signore, a me tutto sembra poco.

48. Magari si potesse dire che la caratteristica che definisce la tua vita и «amare la Volontа di Dio».

49. Qualunque lavoro, anche il piщ nascosto, anche il piщ insignificante, offerto al Signore, ha la forza della vita di Dio!

50. Senti la responsabilitа della tua misione: tutto il Cielo ti sta a guardare!

51. Dio ti aspetta! – Per questo, lм dove stai, devi impegnarti a imitarlo, a unirti a Lui, con allegria, con amore, con slancio, anche se si presenta l'occasione – o una situazione duratura – di andare contropelo.
Dio ti aspetta... e ha bisogno della tua fedeltа!

52. Scrivevi: «Io ti sento gridare, o mio Re, a viva voce, ancora oggi vibrante: Ignem veni mittere in terram, et quid volo nisi ut accendatur? – sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e che altro voglio se non che arda?».
E poi aggiungevi: «Signore, ti rispondo – tutto il mio io – con i miei sensi e le mie facoltа: Ecce ego, quia vocasti me! – eccomi, perchй mi hai chiamato!».
– Sia questa tua risposta una realtа quotidiana.

53. Devi avere la misura, la fortezza, il senso di responsabilitа che molti acquistano col passare degli anni, con la vecchiaia. Raggiungerai tutto questo da giovane, se non mi perdi il senso soprannaturale di figlio di Dio: perchй Egli ti darа, piщ che agli anziani, queste condizioni convenienti al tuo lavoro di apostolo.

54. Godi di una allegria interiore e di una pace che non cambieresti con nulla. Dio и qui: non c'и cosa migliore che raccontare a Lui i dispiaceri, perchй cessino di essere dispiaceri.

55. И mai possibile che da tanti anni – venti secoli – Cristo sia in azione sulla terra e che il mondo sia in questo stato?, mi domandavi. И mai possibile che vi sia gente che ancora non conosce il Signore?, insistevi.
– Io ti risposi con sicurezza: la colpa и nostra!, di noi che siamo stati chiamati a essere corredentori e alcune volte, forse molte!, non corrispondiamo alla Volontа divina.

56. Umiltа di Gesщ: per contrasto, che vergogna per me – polvere di sterco – che tante volte ho mascherato la mia superbia sotto un manto di dignitа, di giustizia!... – E cosм, quante occasioni di seguire il Maestro ho perduto, o non ho messo a frutto, per non averle soprannaturalizzate!

57. Dolce Madre..., portaci alla follia che renda pazzi del nostro Gesщ anche altri.
Maria, Dolce Signora: l'Amore non sia, in noi, falso incendio di fuochi fatui, prodotto magari da cadaveri in decomposizione...: sia autentico fuoco divoratore, che incendi e bruci tutto ciт che tocca.

 «    Lotta    » 

58. Elezione divina significa – ed esige! – santitа personale.

59. Se rispondi alla chiamata che il Signore ti ha rivolto, la tua vita – la tua povera vita! – lascerа nella storia dell'umanitа un solco profondo e ampio, luminoso e fecondo, eterno e divino.

60. Devi sentire costantemente l'obbligo di essere santo. – Santo!, che non и fare cose strane: и lottare nella vita interiore e nell'adempimento eroico, fino in fondo, del tuo dovere.

61. La santitа non consiste in grandi compiti. – Consiste nel lottare perchй la tua vita non si spenga sul piano soprannaturale; nel lasciarti bruciare fino all'ultima fibra, servendo Dio nell'ultimo posto..., o nel primo: dove il Signore ti chiami.

62. Il Signore non si и limitato a dirci che ci ama: ce lo ha dimostrato con le opere, con tutta la sua vita. – E tu?

63. Se ami il Signore, devi «necessariamente» sentire il peso benedetto delle anime, per condurle a Dio.

64. Per chi vuole vivere d'Amore con la maiuscola, la medietа и ben poco, и taccagneria, calcolo meschino.

65. Questa и la ricetta per il tuo cammino di cristiano: orazione, penitenza, lavoro senza riposo, uniti al compimento amoroso del dovere.

66. Dio mio, insegnami ad amare! – Dio mio, insegnami a pregare!

67. Dobbiamo chiedere a Dio la fede, la speranza, la caritа, con umiltа, con orazione perseverante, con una condotta retta, e con purezza di costumi.

68. Mi avevi detto di non sapere come ripagarmi dello zelo santo che ti inondava l'anima.
– Mi affrettai a risponderti: non sono io a darti vibrazione: te la dа lo Spirito Santo.
– Amalo, frequentalo. – Cosм lo amerai sempre di piщ e meglio, e gli sarai grato che sia Lui a prendere dimora nella tua anima, perchй tu abbia vita interiore.

69. Lotta per far sм che il Santo Sacrificio dell'Altare sia il centro e la radice della tua vita interiore, in modo che tutta la giornata si trasformi in un atto di culto – prolungamento della Messa che hai ascoltato e preparazione alla successiva –, che trabocca in giaculatorie, visite al Santissimo, nell'offerta del tuo lavoro professionale e della tua vita famigliare...

70. Cerca di ringraziare Gesщ nell'Eucaristia, cantando lodi alla Madonna, la Vergine pura, senza macchia, colei che ha messo al mondo il Signore.
– E, con audacia di bambino, azzаrdati a dire a Gesщ: mio dolce Amore, sia benedetta la Madre che ti ha messo al mondo!
Sii certo che gli farai piacere, ed Egli infonderа nella tua anima un amore ancora piщ grande.

71. L'Evangelista San Luca racconta che Gesщ stava pregando...: che orazione sarа stata quella di Gesщ!
Contempla con calma questa realtа: i discepoli frequentano Gesщ e, nelle loro conversazioni, il Signore insegna – anche con l'esempio – come devono pregare, e il grande portento della misericordia divina: il nostro essere figli di Dio e il poterci rivolgere a Lui come un figlio parla a suo Padre.

72. Nell'iniziare una nuova giornata in cui lavorare accanto a Cristo, e prenderti cura di tante anime che lo cercano, convinciti che non c'и altra strada: ricorrere al Signore.
– Solamente nell'orazione, e con l'orazione, impariamo a servire gli altri!

73. L'orazione – ricordalo – non consiste nel fare bei discorsi, dire frasi magniloquenti o consolanti...
Orazione и a volte uno sguardo a un'immagine del Signore o di sua Madre; altre volte, una supplica, in parole; altre ancora, l'offerta delle buone opere, dei risultati della fedeltа...
Come il soldato che sta di sentinella, cosм dobbiamo stare noi alla porta di Dio nostro Signore: e questo и orazione. O come si accuccia un cagnolino ai piedi del suo padrone.
–E non esitare a dirglielo: Signore, sono qui come un cane fedele; o, meglio, come un somarello, che non darа calci a chi lo ama.

74. Tutti dobbiamo essere «ipse Christus» – lo stesso Cristo. И San Paolo che ce lo ingiunge in nome di Dio: «Induimini Dominum Iesum Christum» – rivestitevi di Gesщ Cristo.
Ciascuno di noi – tu! – deve badare a come indossa il vestito di cui parla l'Apostolo; ciascuno, personalmente, deve dialogare ininterrottamente con il Signore.

75. La tua orazione non puт limitarsi a sole parole: deve avere contenuti reali e conseguenze pratiche.

76. Pregare и la via per affrontare tutti i mali di cui soffriamo.

77. Ti darт un consiglio, che non mi stancherт di ripetere alle anime: ama follemente la Madre di Dio, che и Madre nostra.

78. L'eroismo, la santitа, l'audacia, richiedono una costante preparazione spirituale. Agli altri, darai sempre soltanto ciт che hai; e, per dare Dio, devi frequentarlo, vivere la sua Vita, servirlo.

79. Non smetterт di ripeterti, perchй ti si incida bene nell'anima: vita di pietа!, vita di pietа!, vita di pietа! Infatti, se manchi alla caritа, sarа per poca vita interiore: non per cattivo carattere.

80. Se sei buon figlio di Dio, come il bambino piccolo ha bisogno della presenza dei genitori, quando si alza o quando si corica, cosм il tuo primo e il tuo ultimo pensiero di ogni giorno saranno per Lui.

81. Devi essere costante ed esigente nelle tue norme di pietа, anche quando sei stanco, o ti risultano aride. Persevera! Questi momenti sono come quegli alti pali, dipinti di rosso, che, lungo le strade di montagna, quando giunge la neve, servono da punto di riferimento e indicano – sempre! – dov'и il cammino sicuro.

82. Sfтrzati di rispondere, in ogni istante, a ciт che Dio ti chiede: abbi volontа di amarlo con le opere. – Con opere piccole, ma senza tralasciarne neppure una.

83. La vita interiore si irrobustisce con la lotta nelle pratiche quotidiane di pietа, che devi compiere – anzi: che devi vivere! – amorosamente, perchй il nostro cammino di figli di Dio и cammino d'Amore.

84. Cerca Dio nel fondo del tuo cuore pulito, puro; nel fondo della tua anima quando gli sei fedele, e non perdere mai questa intimitа!
– E se qualche volta non sai come parlargli, o che cosa dire, o non osi cercare Gesщ dentro di te, rivolgiti a Maria, «tota pulchra» – tutta pura, meravigliosa –, per confidarle: Maria, Madre nostra, il Signore ha voluto che fossi tu, con le tue mani, a prenderti cura di Dio: insegnami – insegna a tutti noi – a trattare tuo Figlio!

85. Inculcate nelle anime l'eroismo di fare con perfezione le piccole cose di ogni giorno: come se da ciascuna di queste azioni dipendesse la salvezza del mondo.

86. Con la tua vita di pietа, imparerai a praticare le virtщ proprie della tua condizione di figlio di Dio, di cristiano.
– E assieme a queste virtщ, otterrai tutta quella gamma di valori spirituali che sembrano piccoli e sono grandi; pietre preziose che brillano, da raccogliere lungo la strada per portarle ai piedi del Trono di Dio, al servizio degli uomini: la semplicitа, l'allegria, la lealtа, la pace, le piccole rinunce, i servizi che passano inosservati, il fedele compimento del dovere, la gentilezza...

87. Non ti creare altri obblighi se non... la gloria di Dio, il suo Amore, il suo Apostolato.

88. Il Signore ti ha fatto vedere chiaro il tuo cammino di cristiano in mezzo al mondo. Eppure, mi assicuri che molte volte hai considerato, con invidia – mi hai detto che in fondo era comoditа –, la felicitа di essere uno sconosciuto, che lavora, ignorato da tutti, nell'ultimo cantuccio... Dio e tu!
– Adesso, oltre all'idea di andare missionario in Giappone, ti viene in mente il pensiero di questa vita nascosta e sofferta... Ma se, trovandoti libero da altre sante obbligazioni naturali, tentassi di «nasconderti», senza che questa sia la tua vocazione, in una qualsiasi istituzione religiosa, non saresti felice. – Ti mancherebbe la pace; perchй avresti fatto la tua volontа, non quella di Dio.
– La tua «vocazione», allora, avrebbe un altro nome: defezione, frutto non di ispirazione divina, ma di mera paura umana per la lotta che si avvicina. E questo... no!

89. Contro la vita limpida, contro la santa purezza, si erge una grande difficoltа, a cui tutti siamo esposti: il pericolo dell'imborghesimento, nella vita spirituale o nella vita professionale: il pericolo – anche per coloro che sono chiamati da Dio al matrimonio – di sentirsi scapoloni, egoisti, persone senza amore.
– Lotta alla radice contro questo rischio, senza concessioni di alcun genere.

90. Per vincere la sensualitа – perchй dovremo sempre portare il peso di questo somarello che и il nostro corpo –, devi vivere generosamente, tutti i giorni, le piccole mortificazioni – e, a volte, quelle grandi –; e devi mantenerti alla presenza di Dio, che non smette mai di guardarti.

91. La tua castitа non puт limitarsi a evitare la caduta, l'occasione...; non puт essere in alcun modo una negazione fredda e matematica.
– Ti sei reso conto che la castitа и una virtщ e che, come tale, deve crescere e perfezionarsi?
– Non basta, dunque, che tu sia continente – secondo il tuo stato –, ma casto, con virtщ eroica.

92. Il «bonus odor Christi» – il buon odore di Cristo, и anche quello della nostra vita limpida, quello della castitа – ciascuno secondo il proprio stato, ripeto –, quello della santa purezza, che и affermazione gioiosa: un qualcosa di forte e delicato insieme, fine, che evita anche l'uso di parole sconvenienti, perchй non possono piacere a Dio.

93. Abмtuati a ringraziare in anticipo gli Angeli Custodi..., per obbligarli di piщ.

94. Si dovrebbe poter applicare a ogni cristiano l'appellativo che si usava agli inizi: «portatore di Dio».
– Agisci in modo che ti si possa attribuire «in veritа» questo ammirevole qualificativo.

95. Pensa che cosa succederebbe se noi cristiani non volessimo vivere come tali..., e rettifica la tua condotta!

96. Contempla il Signore dietro ogni avvenimento, ogni circostanza, e cosм saprai trarre da tutti gli eventi piщ amore di Dio, e piщ desiderio di corrispondere, perchй Egli ci attende sempre, e ci offre la possibilitа di compiere continuamente il proposito da noi fatto: «serviam», ti servirт!

97. Rinnova ogni giorno il desiderio efficace di annientarti, di rinnegare te stesso, di dimenticarti di te, di camminare «in novitate sensus», in novitа di vita, cambiando questa nostra miseria con tutta la grandezza nascosta ed eterna di Dio.

98. Signore!, concedimi di essere cosм tuo che non entrino nel mio cuore neppure gli affetti piщ santi, se non attraverso il tuo Cuore piagato.

99. Cerca di essere delicato, persona di buone maniere. Non essere grossolano!
– Delicato sempre, il che non vuol dire manierato.

100. La caritа ottiene tutto. Senza caritа non si puт far nulla.
Amore!, dunque: и il segreto della tua vita... Ama! Soffri con gioia. Irrobustisci la tua anima. Virilizza la tua volontа. Vincola la tua donazione al volere di Dio e, con questo, verrа l'efficacia.

101. Sii semplice e devoto come un bambino, ma vigoroso e forte come un condottiero.

102. La pace, che porta con sй la gioia, il mondo non la puт dare.
– Gli uomini stanno sempre facendo la pace, e sempre si trovano invischiati in guerre, perchй hanno dimenticato il consiglio di lottare al di dentro, di ricorrere all'aiuto di Dio, perchй sia Lui a vincere, e cosм ottenere la pace nel proprio io, nella propria famiglia, nella societа e nel mondo.
– Se ci comportiamo in questo modo, la gioia sarа tua e mia, perchй и retaggio di quelli che vincono; e con la grazia di Dio – che non perde battaglie – ci chiameremo vittoriosi, se siamo umili.

103. La tua vita, il tuo lavoro, non deve essere opera negativa, non deve essere «antiqualcosa». И, deve essere!, affermazione, ottimismo, gioventщ, allegria e pace.

104. Ci sono due punti di capitale importanza nella vita dei popoli: le leggi sul matrimonio e le leggi sull'istruzione; e lм, i figli di Dio devono essere risoluti, lottare bene e nobilmente, per amore verso tutte le creature.

105. La gioia и un bene cristiano, che possediamo finchй lottiamo, poichй и conseguenza della pace. La pace и frutto dell'aver vinto la guerra, e la vita dell'uomo sulla terra – lo leggiamo nella Sacra Scrittura – и lotta.

106. La nostra guerra divina и una meravigliosa semina di pace.

107. Chi smette di lottare causa un danno alla Chiesa, alla propria impresa soprannaturale, ai propri fratelli, a tutte le anime.
– Esаminati: non puoi mettere piщ vibrazione di amore a Dio, nella tua lotta spirituale? – Io prego per te... e per tutti. Tu fa' lo stesso.

108. Gesщ, se in me c'и qualcosa che ti dispiace, dimmelo, che lo sradichiamo.

109. C'и un nemico della vita interiore, piccolo, sciocco; ma molto efficace, purtroppo: il poco impegno nell'esame di coscienza.

110. Nell'ascetica cristiana, l'esame di coscienza risponde a una necessitа di amore, di sensibilitа.

111. Se qualcosa non va d'accordo con lo spirito di Dio, lascialo immediatamente!
Pensa agli Apostoli: non valevano nulla, ma nel nome del Signore facevano miracoli. Solo Giuda, che forse operт anche lui dei miracoli, perse il cammino per essersi allontanato volontariamente da Cristo, per non avere tagliato, con violenza e coraggiosamente, ciт che non andava d'accordo con lo spirito di Dio.

112. Dio mio, quando mi convertirт?

113. Non attendere la vecchiaia per essere santo: sarebbe un grande sbaglio!
– Comincia adesso, seriamente, di buon grado, con gioia, attraverso i tuoi doveri, il tuo lavoro, la tua vita quotidiana...
Non attendere la vecchiaia per essere santo, perchй, oltre a essere un grande sbaglio – insisto –, non sai se per te arriverа.

114. Chiedi al Signore di concederti tutta la sensibilitа necessaria per renderti conto della malizia del peccato veniale; per considerarlo come un autentico e radicale nemico della tua anima; e per evitarlo con la grazia di Dio.

115. Con serenitа, senza scrupoli, devi pensare alla tua vita, e chiedere perdono, e fare il proposito fermo, concreto e ben deciso, di migliorare in questo e in quel punto: in questo particolare che ti costa, e in quello che abitualmente non porti a compimento come devi, e lo sai.

116. Riйmpiti di buoni desideri, che и cosa santa, e Dio la loda. Ma non accontentarti di questo! Devi essere anima – uomo, donna – di realtа concrete. Per realizzare questi buoni desideri, devi formulare propositi chiari, precisi.
– E, dopo, figlio mio, аpplicati a lottare, per metterli in pratica, con l'aiuto di Dio!

117. Come farт perchй il mio amore per il Signore continui, perchй aumenti?, mi domandi con ardore.
– Figlio, abbandonando man mano l'uomo vecchio, dando volentieri anche quelle cose, buone in sй stesse, che perт impediscono il distacco dal tuo io...; dicendo al Signore, con i fatti e continuamente: «Eccomi qua, per tutto ciт che vuoi».

118. Santo! Il figlio di Dio dovrа esagerare in virtщ, se di esagerazione si puт parlare..., perchй gli altri si guarderanno in lui come in uno specchio, e soltanto puntando lui molto in alto, essi potranno mantenere la media.

119. Non ti vergognare di scoprire che nel cuore hai il «fomes peccati» – l'inclinazione al male, che ti farа compagnia finchй vivi, poichй nessuno и libero da questo peso.
Non ti vergognare, poichй il Signore, che и onnipotente e misericordioso, ci ha dato tutti i mezzi idonei per superare questa inclinazione: i Sacramenti, la vita di pietа, il lavoro santificato.
– Impiegali con perseveranza, disposto a cominciare e a ricominciare, senza scoraggiarti.

120. Signore, liberami da me stesso!

121. L'apostolo senza l'orazione abituale e sistematica cade necessariamente nella tiepidezza... e cessa di essere apostolo.

122. Signore, che da adesso io sia un altro: che non sia «io», ma «colui» che Tu desideri.
– Che io non ti neghi nulla di ciт che mi chiedi. Che sappia pregare. Che sappia soffrire. Che niente mi preoccupi, al di fuori della tua gloria. Che senta di continuo la tua presenza.
– Che io ami il Padre. Che desideri Te, mio Gesщ, in una permanente Comunione. Che lo Spirito Santo mi infiammi.

123. «Meus es tu» – sei mio, ti ha dichiarato il Signore.
– Che Dio stesso, che и tutta la bellezza e tutta la sapienza, tutta la grandezza e tutta la bontа, ti dica che sei suo!... e che tu non gli sappia rispondere!

124. Non puoi sorprenderti se senti, nella tua vita, il peso di cui parlava San Paolo: «Nelle mie membra vedo un'altra legge che muove guerra alla legge della mia mente».
– Ricordati allora che sei di Cristo, e va' dalla Madre di Dio, che и Madre tua: non ti abbandoneranno.

125. Ricevi i consigli che ti danno nella direzione spirituale come se venissero da Cristo stesso.

126. Mi hai chiesto un suggerimento per vincere nelle tue battaglie quotidiane, e ti ho risposto: nell'aprire la tua anima, racconta in primo luogo ciт che non vorresti che si sapesse. Cosм il diavolo finisce sempre sconfitto.
– Apri la tua anima con chiarezza e semplicitа, spalancala, perchй entri – fin nell'ultimo cantuccio – il sole dell'Amore di Dio!

127. Se il demonio muto – di cui ci parla il Vangelo – si insinua nell'anima, manda tutto in rovina. Invece, se lo si scaccia immediatamente, tutto riesce bene, si va avanti felici, tutto funziona.
– Proposito fermo: «sinceritа selvaggia» nella direzione spirituale, unita a una delicata educazione... e che tale sinceritа sia immediata.

128. Ama e cerca l'aiuto di chi guida la tua anima. Nella direzione spirituale, metti a nudo il tuo cuore, completamente – marcio, se fosse marcio! –, con sinceritа, con voglia di guarire; se no, questo marciume non scomparirа mai.
Se ti rivolgi a una persona che puт pulire la ferita soltanto in superficie..., sei un codardo, perchй in fondo stai per nascondere la veritа, a tuo danno.

129. Non aver mai paura di dire la veritа, senza dimenticare che talvolta и meglio tacere, per caritа verso il prossimo. Perт non tacere mai per negligenza, per comoditа o per codardia.

130. Il mondo vive di menzogna; e sono venti secoli che la Veritа и venuta fra gli uomini.
– Bisogna dire la veritа!, e noi, figli di Dio, dobbiamo assumerci questo compito. Quando gli uomini si abitueranno a proclamarla e ad ascoltarla, ci sarа piщ comprensione su questa nostra terra.

131. Sarebbe falsa caritа, diabolica, bugiarda caritа, cedere in questioni di fede. «Fortes in fide» – forti nella fede, incrollabili, come esige San Pietro.
– Non si tratta di fanatismo, ma semplicemente di vivere la fede: che non comporta disamore per nessuno. Cediamo in tutto ciт che и accidentale, ma nella fede non si puт cedere: non possiamo dare l'olio delle nostre lampade, perchй poi viene lo Sposo e le trova spente.

132. Umiltа e obbedienza sono condizioni indispensabili per ricevere la buona dottrina.

133. Accogli la parola del Papa, con un'adesione religiosa, umile, interna ed efficace: fagli eco!

134. Amalo, veneralo, prega, mortмficati – ogni giorno con piщ affetto – per il Romano Pontefice, pietra basilare della Chiesa, che prolunga tra tutti gli uomini, nel corso dei secoli e sino alla fine dei tempi, il lavoro di santificazione e di governo che Gesщ ha affidato a Pietro.

135. Il tuo piщ grande amore, la tua massima stima, la tua piщ profonda venerazione, la tua obbedienza piщ sottomessa, il tuo massimo affetto, devono essere anche per il Vice-Cristo in terra, per il Papa.
Noi cattolici dobbiamo pensare che, dopo Dio e nostra Madre la Vergine Santissima, nella gerarchia dell'amore e dell'autoritа viene il Santo Padre.

136. La considerazione quotidiana del duro peso che grava sul Papa e sui vescovi, ti spinga a venerarli, ad amarli con vero affetto, ad aiutarli con la tua preghiera.

137. Rendi piщ vivo, piщ soprannaturale il tuo amore per la Vergine.
– Non andare da Maria soltanto per chiedere. Va' anche a dare!, a darle affetto; a darle amore per il suo Figlio divino; a manifestarle questo affetto con opere di servizio nei rapporti con gli altri, che sono essi pure figli suoi.

138. Gesщ и il modello: imitiamolo! – Imitiamolo, servendo la Chiesa Santa e tutte le anime.

139. Nel contemplare la scena dell'Incarnazione, rafforza nella tua anima la decisione dell'«umiltа pratica». Guarda che Lui si и abbassato, prendendo la nostra povera natura.
– Per questo, ogni giorno, devi reagire, immediatamente!, con la grazia di Dio, accettando – amando – le umiliazioni che il Signore ti offre.

140. Vivi con naturalezza la vita cristiana! Insisto: fa' conoscere Cristo nella tua condotta, cosм come riproduce l'immagine uno specchio normale, che non deforma, nй fa caricature. – Se sei normale, come un simile specchio, rifletterai la vita di Cristo, e la mostrerai agli altri.

141. Se sei fatuo, se ti preoccupi solo della tua personale comoditа, se incentri su te stesso l'esistenza degli altri e anche quella del mondo, non hai il diritto di chiamarti cristiano, nй di considerarti discepolo di Cristo: poichй Egli ha segnalato il limite dell'esigenza nell'offrire per ciascuno «et animam suam», l'anima stessa, la vita intera.

142. Fa' in modo che l'«umiltа dell'intelligenza» sia, per te, un principio assiomatico.
Pensaci bene e... non и vero che non si comprende come ci possano essere dei «superbi dell'intelligenza»? Lo spiegava bene un santo dottore della Chiesa: «И un disordine detestabile che l'uomo, vedendo Dio fatto bambino, voglia, proprio lui, insistere a sembrar grande sulla terra».

143. Ogni volta che ti trovi qualcuno accanto – chiunque egli sia – cerca il modo, senza fare cose strane, di contagiargli la tua gioia di essere figlio di Dio e di vivere da figlio di Dio.

144. Grande e bella и la missione di servire affidataci dal Divino Maestro. – Pertanto, questo buono spirito – grande signorilitа! – и perfettamente compatibile con l'amore per la libertа, che deve impregnare il lavoro dei cristiani.

145. Tu non puoi trattare nessuno senza misericordia: e, se ti sembra che una persona non sia degna di misericordia, devi pensare che neppure tu meriti nulla.
– Non meriti di essere stato creato, nй di essere cristiano, nй di essere figlio di Dio, nй di appartenere alla tua famiglia...

146. Non trascurare la pratica della correzione fraterna, manifestazione chiara della virtщ soprannaturale della caritа. Costa; и piщ comodo non immischiarsi; piщ comodo!, ma non и soprannaturale.
– E di queste omissioni renderai conto a Dio.

147. La correzione fraterna, quando devi farla, deve essere piena di delicatezza – di caritа! – nella forma e nella sostanza, poichй in quel momento sei strumento di Dio.

148. Se sai voler bene agli altri e diffondi questo affetto – caritа di Cristo, fine, delicata – fra tutti, vi appoggerete gli uni agli altri: e chi stia per cadere si sentirа sostenuto – e sollecitato – da questa fraterna fortezza, per essere fedele a Dio.

149. Fomenta il tuo spirito di mortificazione nei dettagli di caritа, col desiderio di rendere amabile a tutti il cammino di santitа in mezzo al mondo: un sorriso puт essere, a volte, la migliore manifestazione dello spirito di penitenza.

150. Sappi, ogni giorno e con generositа, prenderti qualche disturbo, allegramente e discretamente, per servire e per rendere piacevole la vita agli altri.
– Questo modo di agire и vera caritа di Cristo.

151. Devi fare in modo che, lм dove sei, ci sia il «buon umore» – l'allegria –, che и frutto della vita interiore.

152. Abbimi cura di praticare una mortificazione davvero interessante: che le tue conversazioni non ruotino attorno a te stesso.

153. Un buon modo di fare l'esame di coscienza:
– Ho accettato come espiazione, in questo giorno, le contrarietа venute dalla mano di Dio?; quelle provocate, con il loro carattere, dai miei compagni?; quelle della mia miseria?
– Ho saputo offrire al Signore, come espiazione, anche il dolore che provo per averlo – tante volte! – offeso?; gli ho offerto la vergogna dei miei interiori rossori e delle mie umiliazioni, nel considerare quanto poco progredisco sulla via delle virtщ?

154. Mortificazioni abituali, usuali: sм!, perт non essere fissato.
– Non devono necessariamente limitarsi alle solite. Costante, usuale, abituale – senza abitudinarismo – deve essere lo spirito di mortificazione.

155. Tu vuoi ricalcare le orme di Cristo, rivestirti delle sue vesti, identificarti con Gesщ: ebbene, la tua fede sia operativa e sacrificata, con opere di servizio, gettando via ciт che intralcia.

156. La santitа possiede la flessibilitа dei muscoli agili. Chi vuole essere santo sa muoversi in modo tale che, mentre fa una cosa che lo mortifica, ne omette – se non c'и offesa a Dio – un'altra che pure gli costa e ringrazia il Signore per questa comoditа. Se noi cristiani agissimo diversamente, correremmo il rischio di diventare rigidi, senza vita, come una bambola di pezza.
La santitа non ha la rigidezza del cartone: sa sorridere, cedere, aspettare. И vita: vita soprannaturale.

157. Non mi lasciare, Madre! Fa' che cerchi tuo Figlio; fa' che trovi tuo Figlio; fa' che ami tuo Figlio... con tutto il mio essere! – Ricтrdati, Madre, ricтrdati.

 «    Sconfitta    » 

158. Quando abbiamo la vista annebbiata, quando gli occhi perdono chiarezza, abbiamo bisogno di volgerci alla luce. E Cristo ci ha detto che и Lui la Luce del mondo e che и venuto per curare gli ammalati.
– Dunque, le tue malattie, le tue cadute – se il Signore le permette –, non ti separino da Cristo: ti avvicinino a Lui!

159. Per la mia miseria, lamentavo con un amico l'impressione che Gesщ non voglia trattenersi... e che mi lasci solo.
– All'istante, ho reagito con dolore, pieno di fiducia: non и cosм, Amore mio: sono io, invece, a essermi allontanato da Te: non lo farт mai piщ!

160. Implora dal Signore la sua grazia, per purificarti con Amore... e con penitenza costante.

161. Rivolgiti alla Vergine, e chiedile di farti il regalo – prova del suo affetto per te – della contrizione, della compunzione per i tuoi peccati, e per i peccati di tutti gli uomini e di tutte le donne di ogni tempo, con dolore d'Amore.
E, con questa disposizione, azzаrdati ad aggiungere: Madre, Vita, Speranza mia, conducimi per mano..., e se in me ora c'и qualcosa che dispiace a mio Padre-Dio, concedimi di vederlo e, insieme a te, di strapparlo.
Continua senza paura: O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!, prega per me, perchй, compiendo l'amabilissima Volontа del tuo Figlio, io sia degno di ottenere e di godere le promesse del nostro Signore Gesщ.

162. Madre mia del Cielo: fa' che io torni al fervore, alla donazione di me, all'abnegazione: in una parola, all'Amore.

163. Non prendertela comoda! Non aspettare l'anno nuovo per formulare decisioni: tutti i giorni sono buoni per le decisioni buone. «Hodie, nunc!» – Oggi, adesso!
Di solito sono dei poveri disfattisti quelli che aspettano l'anno nuovo per cominciare..., perchй poi, per giunta... non cominciano!

164. D'accordo, hai agito male per fragilitа. – Perт non capisco perchй non reagisci con chiarezza di coscienza: non puoi fare cose cattive, e dire – o pensare – che sono sante, o che sono prive d'importanza.

165. Ricтrdatelo sempre: le facoltа spirituali si nutrono di ciт che i sensi offrono loro. – Custodiscili bene!

166. Perdi la pace – e lo sai bene! – quando acconsenti in punti che portano fuori strada.
– Deciditi a essere coerente e responsabile!

167. Il ricordo, incancellabile, dei favori ricevuti da Dio deve essere sempre impulso vigoroso; e piщ ancora al momento della tribolazione.

168. C'и una sola malattia mortale, un solo errore funesto: rassegnarsi alla sconfitta, non saper lottare con spirito di figli di Dio. Se manca questo sforzo personale, l'anima si paralizza e giace abbandonata, incapace di dar frutto...
– Con questa codardмa, la creatura costringe il Signore a pronunciare le parole che Egli udм dal paralitico, nella piscina probatica: «Hominem non habeo!» – mi manca l'uomo!
– Che vergogna se Gesщ non trovasse in te l'uomo, la donna, che si aspetta!

169. La lotta ascetica non и qualcosa di negativo e, quindi, di odioso, bensм affermazione lieta. И uno sport.
Il vero sportivo non lotta per ottenere una sola vittoria, e al primo tentativo. Si prepara, si allena per molto tempo, con fiducia e serenitа: prova una volta e un'altra e, anche se al principio non ha successo, insiste con tenacia, fino a superare l'ostacolo.

170. Spero tutto da Te, Gesщ mio: convertimi!

171. Quando quel sacerdote, nostro amico, si firmava «il peccatore», lo faceva convinto di scrivere la veritа.
– Dio mio, purifica anche me!

172. Se hai commesso un errore, piccolo o grande, torna a Dio di corsa!
– Assapora le parole del salmo: «Cor contritum et humiliatum, Deus, non despicies» – il Signore mai disprezzerа o non ascolterа un cuore contrito e umiliato.

173. Rimeditalo, nella testa e nell'anima: Signore, quante volte, caduto, mi hai risollevato e, perdonato, mi hai stretto sul tuo Cuore!
Rimeditalo..., e non ti separare mai piщ da Lui.

174. Ti vedi come un poveraccio a cui il padrone ha tolto la livrea – soltanto peccatore! –, e comprendi la nuditа sperimentata dai nostri progenitori.
– Dovresti stare sempre a piangere. E molto hai pianto; molto hai sofferto. Eppure sei molto felice. Non faresti a cambio con nessuno. Il tuo «gaudium cum pace» – la tua gioia serena, ormai da molti anni, non la perdi. Ne sei grato a Dio, e vorresti portare a tutti il segreto della felicitа.
– Sм: si capisce perchй molte volte hanno detto – anche se non te ne importa nulla del «che cosa diranno» – che sei «uomo di pace».

175. Alcuni fanno solo ciт che и alla portata di povere creature, e perdono il tempo. Si ripete alla lettera l'esperienza di Pietro: «Praeceptor, per totam noctem laborantes nihil cepimus!» – Maestro, abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla.
– Se lavorano per conto proprio, senza unitа con la Chiesa, senza la Chiesa, che efficacia avrа questo apostolato? Nessuna!
– Devono convincersi che, per conto proprio!, non riusciranno a nulla. Tu devi aiutarli a proseguire nell'ascolto del racconto evangelico: «In verbo autem tuo laxabo rete» – sulla tua parola, getterт la rete. Allora la pesca sarа abbondante ed efficace.
– Com'и bello rettificare, quando si и fatto, per qualsiasi motivo, un apostolato per conto proprio!

176. Scrivi, e trascrivo: «Domine, tu scis quia amo te! – Signore, Tu sai che ti amo! Quante volte, Gesщ, ripeto e torno a ripetere, come una litania agrodolce, queste parole del tuo Cefa: perchй so che ti amo, ma sono cosм poco sicuro di me!, che non oso dirtelo chiaro. Ci sono tante negazioni nella mia vita perversa! Tu scis, Domine! – Tu sai che ti amo! – Che le mie opere, Gesщ, non smentiscano mai questi slanci del mio cuore».
– Insisti in questa tua orazione, che Egli certamente ascolterа.

177. Ripeti con fiducia: Signore, se le mie lacrime fossero state di contrizione!...
– Chiedigli con umiltа di concederti il dolore che desideri.

178. Quanta bassezza nella mia condotta, e quanta infedeltа alla grazia!
– Madre mia, Rifugio dei peccatori, prega per me; che mai piщ io ostacoli l'opera di Dio nella mia anima.

179. Cosм vicino a Cristo, per tanti anni, e... cosм peccatore!
– L'intimitа di Gesщ con te, non ti strappa dei singhiozzi?

180. Non mi manca la vera gioia, anzi... Eppure, di fronte alla conoscenza della propria bassezza, viene logico esclamare con San Paolo: «Me infelice!».
– Cosм cresce la brama di strappare alla radice la barriera innalzata dal proprio io.

181. Non spaventarti, non scoraggiarti, nello scoprire che hai degli errori... e che errori!
– Lotta per strapparli. E, finchй lotti, convinciti che и bene sperimentare tutte queste debolezze, perchй, altrimenti, saresti un superbo: e la superbia allontana da Dio.

182. Riйmpiti di stupore davanti alla bontа di Dio, perchй Cristo vuole vivere in te..., anche quando avverti tutto il peso della povera miseria di questa povera carne, di questa bassezza, di questo povero fango.
– Sм, anche allora, abbi presente la chiamata di Dio: Gesщ Cristo, che и Dio e che и Uomo, mi comprende e ha cura di me perchй и mio Fratello e mio Amico.

183. Vivi contento, molto felice, anche se talvolta avverti l'unghiata della tristezza, e addirittura tocchi con mano, quasi abitualmente, un vero residuo di disgusto.
– Possono coesistere questa allegria e questa angoscia, ciascuna nel suo «uomo»: la prima, nell'uomo nuovo; l'altra, nell'uomo vecchio.

184. L'umiltа nasce come frutto della conoscenza di Dio e della conoscenza di sй stesso.

185. Signore, ti chiedo un regalo: Amore..., un Amore che mi conservi puro. – E un altro regalo ancora: la conoscenza di me, per riempirmi di umiltа.

186. Sono santi coloro che lottano fino alla fine della loro vita: coloro che sanno sempre rialzarsi dopo ogni inciampo, dopo ogni caduta, per proseguire coraggiosamente il cammino con umiltа, con amore, con speranza.

187. Se i tuoi errori ti rendono piщ umile, se ti portano a cercare con piщ forza l'appiglio della mano divina, allora sono cammino di santitа: «Felix culpa!» – colpa benedetta!, canta la Chiesa.

188. L'orazione – perfino la mia! – и onnipotente.

189. L'umiltа porta ogni anima a non scoraggiarsi davanti ai propri errori.
– L'umiltа vera porta... a chiedere perdono!

190. Se io fossi lebbroso, mia madre mi abbraccerebbe. Senza paura e senza alcuna esitazione, mi bacerebbe le piaghe.
– E allora, la Vergine Santissima? Quando sentiamo di avere la lebbra, di essere piagati, dobbiamo gridare: Madre! E la protezione di nostra Madre и come un bacio sulle ferite, che ci ottiene la guarigione.

191. Nel sacramento della Penitenza, Gesщ ci perdona.
– Lм ci vengono applicati i meriti di Cristo, che per amore nostro sta sulla Croce, con le braccia aperte e confitto al legno – piщ che con i chiodi – con l'Amore che ha per noi.

192. Se qualche volta cadi, figlio mio, ricorri subito alla Confessione e alla direzione spirituale: mostra la ferita!, perchй te la curino a fondo, perchй eliminino tutte le possibilitа di infezione, anche se ti fa male come in un'operazione chirurgica.

193. La sinceritа и indispensabile per progredire nell'unione con Dio.
– Se dentro di te, figlio mio, c'и un «rospo», sputalo! Di' subito, come ti consiglio sempre, ciт che non vorresti che si sapesse. Dopo aver sputato il «rospo» nella Confessione, come si sta bene!

194. «Nam, et si ambulavero in medio umbrae mortis non timebo mala» – anche se dovessi camminare fra le ombre della morte, non temerei alcun male. Nй le mie miserie, nй le tentazioni del nemico devono preoccuparmi, «quoniam tu mecum es» – perchй il Signore и con me.

195. Nel considerare proprio ora le mie miserie, Gesщ, ti ho detto: lasciati ingannare da tuo figlio, come quei papа buoni, tenerissimi, che mettono in mano al loro bambino il regalo che vogliono ricevere da lui..., perchй sanno molto bene che i bambini non hanno nulla.
– E che gran festa quella del padre e del figlio, anche se tutti e due conoscono il segreto!

196. Gesщ, Amore, pensare che posso tornare a offenderti!... «Tuus sum ego..., salvum me fac!» – sono tuo: salvami!

197. A te, che ti vedi cosм privo di virtщ, di talento, di condizioni..., non viene voglia di gridare come Bartimeo, il cieco: Gesщ, figlio di Davide, abbi pietа di me!?
– Che bella giaculatoria, da ripetere molte volte: Signore, abbi pietа di me!
– Ti ascolterа e ti curerа.

198. Alimenta nella tua anima il desiderio di riparare, per ottenere ogni giorno una maggiore contrizione.

199. Se sei fedele, potrai dirti vincente.
– Nella tua vita, benchй perda qualche battaglia, non conoscerai sconfitte. Non esistono insuccessi – convincitene –, se agisci con rettitudine di intenzione e col desiderio di compiere la Volontа di Dio.
– Allora, con o senza successo, vincerai sempre, perchй avrai fatto il lavoro con Amore.

200. Sono sicuro che Egli ha accolto la tua supplica umile e infiammata: – Oh, Dio mio!, non mi importa del «che cosa diranno»: perdono, per la mia vita infame: che io sia santo!... Ma solo per Te.

201. Nella vita del cristiano, «tutto» deve essere per Dio: anche le debolezze personali, rettificate!, che il Signore comprende e perdona.

202. Che cosa ti ho fatto, Gesщ, perchй tu mi ami cosм? Offenderti... e amarti.
– Amarti: in questo consisterа la mia vita.

203. Tutte queste consolazioni del Padrone di casa non saranno perchй io stia sempre attento a Lui, servendolo nelle cose piccole, per poterlo cosм servire nelle grandi?
– Proposito: far contento il buon Gesщ nei piщ minuti particolari della vita quotidiana.

204. Bisogna amare Dio, perchй il cuore и fatto per amare. Pertanto, se non lo mettiamo in Dio, nella Vergine, Madre nostra, nelle anime..., con un affetto puro, il cuore si vendica..., e si trasforma in un vermicaio.

205. Di' al Signore, con tutte le fibre dell'anima: nonostante tutte le mie miserie, sono pazzo d'Amore!, sono ubriaco d'Amore!

206. Addolorato per una tale caduta, d'ora innanzi – con l'aiuto di Dio – starт sempre sulla Croce.

207. Ciт che la carne ha perduto, la carne lo ripaghi: fa' una penitenza generosa.

208. Invoca il Signore, implorando da Lui lo spirito di penitenza proprio di chi sa vincersi tutti i giorni, offrendogli silenziosamente e con abnegazione questa vittoria costante.

209. Ripeti nella tua orazione personale, quando senti la debolezza della carne: Signore, Croce per questo mio povero corpo, che si stanca e che si ribella!

210. Che bello il ragionamento di quel sacerdote, che predicava cosм: «Gesщ mi ha perdonato l'enorme quantitа dei miei peccati – che generositа! –, nonostante la mia ingratitudine. E, se a Maria Maddalena furono perdonati molti peccati, perchй aveva molto amato, a me, che sono stato perdonato ancora di piщ, che gran debito d'amore rimane!».
Gesщ, fino alla pazzia e all'eroismo! Con la tua grazia, Signore, anche se mi sarа necessario morire per Te, non ti abbandonerт piщ.

211. Lazzaro risuscitт perchй udм la voce di Dio: e subito volle uscire da quello stato. Se non avesse «voluto» muoversi, sarebbe morto di nuovo.
Proposito sincero: avere sempre fede in Dio; avere sempre speranza in Dio; amare sempre Dio..., che non ci abbandonerа mai, anche se fossimo putrefatti come Lazzaro.

212. Ammira questo amabile paradosso della condizione di cristiano: la nostra stessa miseria ci conduce a rifugiarci in Dio, a «divinizzarci», e con Lui possiamo tutto.

213. Se sei caduto, o ti senti oppresso dal peso delle tue miserie, ripeti con speranza sicura: Signore, guarda che sono ammalato; Signore, Tu, che per amore sei morto sulla Croce per me, vieni a guarirmi.
Abbi fiducia, insisto: continua a bussare al suo Cuore amantissimo. Ti darа la salute, come ai lebbrosi del Vangelo.

214. Riйmpiti di fiducia in Dio e abbi, ogni giorno piщ profondo, un grande desiderio di non fuggire mai da Lui.

215. Vergine Immacolata, Madre!, non abbandonarmi: guarda come si riempie di lacrime il mio povero cuore. – Non voglio offendere il mio Dio!
– So bene, e penso che non lo dimenticherт mai, che non valgo nulla: quanto mi pesa la mia pochezza, la mia solitudine! Perт... non sono solo: tu, Dolce Signora, e mio Padre Dio non mi lasciate.
Davanti alla ribellione della mia carne e ai ragionamenti diabolici contro la mia Fede, amo Gesщ e credo: Amo e Credo.

 «    Pessimismo    » 

216. Con la grazia di Dio, tu devi intraprendere e realizzare l'impossibile..., perchй il possibile lo fa chiunque.

217. Respingi il tuo pessimismo e non ammettere pessimisti al tuo fianco. – И necessario servire Dio con allegria e con abbandono.

218. Allontana da te questa prudenza umana che ti rende tanto cauto, scusami!, tanto codardo.
– Non possiamo essere persone meschine, uomini o donne minorenni, dalla vista corta, senza orizzonte soprannaturale...! Lavoriamo forse per noi stessi? No!
E, allora, diciamo senza paura: Gesщ mio, lavoriamo per Te, e... ci vorrai rifiutare i mezzi materiali? Sai bene che siamo ben poca cosa; tuttavia, io non mi comporterei cosм con un domestico che mi servisse...
Perciт, speriamo, siamo sicuri che ci darai il necessario per servirti.

219. Atto di fede: contro di Lui non si vince! E neanche contro i suoi!
– Non dimenticarlo.

220. Non ti scoraggiare, avanti!, avanti con una ostinazione che и santa e che si chiama, in аmbito spirituale, perseveranza.

221. Dio mio: vieni sempre in aiuto nelle vere necessitа.

222. Non vai peggio. – Il fatto и che adesso hai piщ luce per conoscerti: evita anche il piщ piccolo sintomo di scoraggiamento!

223. Nel cammino della santificazione personale, a volte si puт avere l'impressione che, invece di avanzare, si retroceda; che, invece di migliorare, si peggiori.
Finchй c'и lotta interiore, questo pensiero pessimistico и solo una falsa illusione, un inganno, che conviene respingere.
– Persevera tranquillo: se combatti con tenacia, progredisci nel tuo cammino e ti santifichi.

224. Ariditа interiore non и tiepidezza. Nel tiepido, l'acqua della grazia non impregna, scivola via... Invece, ci sono terreni secchi, apparentemente aridi che, con poche gocce di pioggia, si riempiono quand'и il momento di fiori e di frutti saporiti.
Pertanto – quando ce ne convinceremo? –, quanto и importante la docilitа alle chiamate divine di ogni istante, perchй Dio ci aspetta proprio lм!

225. Abbi questa santa furbizia: non aspettare che il Signore ti invii delle contrarietа; fatti avanti tu, con l'espiazione volontaria. – Allora non le accoglierai con rassegnazione – che и parola vecchia –, ma con Amore: che и parola eternamente giovane.

226. Oggi, per la prima volta, hai avuto la sensazione che tutto diventa piщ semplice, che ti si «scтmplica» tutto: vedi eliminati, finalmente, i problemi che ti preoccupavano. E comprendi che saranno risolti piщ e meglio, quanto piщ ti abbandonerai nelle braccia di tuo Padre Dio.
Che cosa aspetti a comportarti sempre – questa deve essere la ragione della tua vita! – come un figlio di Dio?

227. Rivolgiti alla Vergine – Madre, Figlia, Sposa di Dio, Madre nostra –, e chiedile di ottenerti dalla Trinitа Beatissima piщ grazie: la grazia della fede, della speranza, dell'amore, della contrizione, affinchй, quando nella tua vita sembra che soffi un vento forte, secco, capace di inaridire i fiori dell'anima, non inaridisca i tuoi..., nй quelli dei tuoi fratelli.

228. Riйmpiti di fede, di sicurezza! – Ce lo dice il Signore per bocca di Geremia: «Orabitis me, et ego exaudiam vos» – ogni volta che ricorrerete a Me, ogni volta che pregherete!, Io vi ascolterт.

229. Riferisco tutto a Te, Dio mio. Senza di Te – che sei mio Padre – che cosa sarebbe di me?

230. Lascia che ti dia un consiglio da anima esperta: la tua preghiera – la tua vita dev'essere pregare sempre – deve avere la fiducia della «preghiera di un bambino».

231. Presentano a Gesщ un ammalato, ed Egli lo guarda. – Contempla bene la scena e medita le sue parole: «Confide, fili» – abbi fiducia, figliolo.
Questo ti dice il Signore quando senti il peso degli errori: fede! La fede innanzitutto; poi, lasciarsi guidare come il paralitico: obbedienza interiore e sottomessa!

232. Figliolo, con le tue sole forze, non puoi nulla in campo soprannaturale; ma, facendoti strumento di Dio, potrai tutto!: «Omnia possum in eo qui me confortat!» – tutto posso in Colui che mi dа forza!, poichй Egli vuole, per bontа sua, servirsi di strumenti inetti, come te e me.

233. Ogni volta che fai orazione, sforzati di avere la fede degli ammalati del Vangelo. Devi essere sicuro che Gesщ ti ascolta.

234. Madre mia! Le madri della terra guardano con maggiore predilezione il figlio piщ debole, il piщ ammalato, il meno intelligente, il povero storpio...
– O Maria!, io so che tu sei piщ Madre di tutte le madri insieme... – E, siccome sono tuo figlio... E, siccome sono debole, e ammalato... e storpio... e brutto...

235. Ci manca fede. Il giorno in cui vivremo questa virtщ – confidando in Dio e in sua Madre –, saremo coraggiosi e leali. Dio, che и il Dio di sempre, opererа miracoli per mano nostra.
– Dammi, o Gesщ, questa fede, che desidero davvero! Madre mia e Signora mia, Maria Santissima, fa' che io creda!

236. Una ferma decisione: abbandonarmi in Cristo, con tutte le mie miserie. E ciт che Egli vuole, in ogni istante, «fiat!» – si faccia!

237. Non ti scoraggiare mai, perchй il Signore и sempre disposto a darti la grazia necessaria per la nuova conversione di cui hai bisogno, per la tua ascesa in campo soprannaturale.

238. Dio sia benedetto!, ti dicevi subito dopo la Confessione sacramentale. E pensavi: и come se fossi tornato a nascere.
Poi, hai proseguito con serenitа: «Domine, quid me vis facere?» – Signore, che cosa vuoi che io faccia?
– E tu stesso ti sei dato la risposta: con la tua grazia, al di sopra di tutto e di tutti, compirт la tua Santissima Volontа: «Serviam!» – ti servirт senza condizioni!

239. Narra l'Evangelista che i Magi, «videntes stellam» – nel rivedere la stella –, provarono una grandissima gioia.
– Si rallegrano – figliolo –, con questa gioia immensa, perchй hanno fatto quello che dovevano; e si rallegrano perchй hanno la sicurezza di giungere da quel Re, che mai abbandona coloro che lo cercano.

240. Quando amerai davvero la Volontа di Dio, non mancherai di vedere, anche nei momenti di maggiore trepidazione, che il Padre nostro celeste и sempre vicino, molto vicino, al tuo fianco, con il suo Amore eterno, con la sua tenerezza infinita.

241. Se il panorama della tua vita interiore, della tua anima, и buio, lasciati condurre per mano, come fa chi и cieco.
– Il Signore, con il tempo, premia l'umiliazione di rinunciare al proprio giudizio, dando chiarezza.

242. Aver paura di qualcosa o di qualcuno, e soprattutto di chi dirige la nostra anima, non и da figlio di Dio.

243. Non ti commuove sentire una parola d'affetto per tua madre?
– Anche al Signore capita lo stesso. Non possiamo separare Gesщ da sua Madre.

244. Nei momenti di spossatezza, o di tedio, rivolgiti fiduciosamente al Signore, dicendogli, come quel nostro amico: «Gesщ: vedi Tu che cosa ci puoi fare...: io sono giа stanco prima di cominciare la lotta».
– Egli ti darа la sua forza.

245. Se non ci sono difficoltа, le nostre occupazioni non hanno attrattiva umana..., nй soprannaturale. – Se, nel piantare un chiodo nel muro, non trovi resistenza, che cosa ci potrai mai appendere?

246. Pare impossibile che un uomo come te – che sai di essere una nullitа, dici – osi mettere ostacoli alla grazia di Dio.
Questo и ciт che fai con la tua falsa umiltа, con la tua «oggettivitа», con il tuo pessimismo.

247. Dammi la grazia di lasciar perdere tutto ciт che riguarda la mia persona. Io non debbo avere altre preoccupazioni che la tua Gloria..., in una parola, il tuo Amore. – Tutto per Amore!

248. «All'udire queste parole – che il Re и venuto sulla terra –, Erode restт turbato, e con lui tutta Gerusalemme».
И la vita di tutti i giorni! Succede lo stesso anche oggi: davanti alla grandezza di Dio, che si manifesta in mille modi, non mancano persone – anche costituite in autoritа – che si turbano. Perchй... non amano Dio pienamente; perchй non sono persone che desiderano incontrarlo sul serio; perchй non vogliono seguire le sue ispirazioni, e diventano ostacolo sul cammino divino.
– Ritieniti avvisato, continua a lavorare, non preoccuparti, cerca il Signore, prega..., ed Egli vincerа.

249. Non sei solo. – Nй tu nй io possiamo trovarci soli. E meno che mai se andiamo da Gesщ attraverso Maria, poichй и una Madre che non ci abbandonerа mai.

250. Se ti sembra che il Signore ti abbandoni, non rattristarti: cercalo con maggior impegno! Egli, l'Amore, non ti lascia solo.
– Convinciti che «ti lascia solo» per Amore, affinchй tu veda con chiarezza nella tua vita ciт che и suo e ciт che и tuo.

251. Mi dicevi: «Mi vedo non soltanto incapace di andare avanti nel cammino, ma anche incapace di salvarmi – povera anima mia! –, senza un miracolo della grazia. Sono freddo e – peggio – come indifferente: quasi fossi uno spettatore del "mio caso", a cui non importa nulla di ciт che vede. Saranno sterili questi giorni?
E, tuttavia, mia Madre и mia Madre, e Gesщ и – posso osare? – il mio Gesщ! E ci sono delle anime sante, anche adesso, che stanno pregando per me».
– Continua a camminare per mano di tua Madre, ti ho replicato, e «osa» dire a Gesщ che и tuo. Per sua bontа, Egli metterа luci chiare nella tua anima.

252. Dammi, Gesщ, una Croce senza cirenei. Ho detto male: avrт bisogno della tua grazia, del tuo aiuto, come in tutto; sii Tu il mio Cireneo. Con te, Dio mio, non c'и prova di cui abbia paura...
– Ma, e se la Croce fosse il tedio, la tristezza? – Io ti dico, Signore, che, con Te, sarei lietamente triste.

253. Se non perdo Te, per me non ci sarа pena che sia pena.

254. A nessuno Gesщ nega la sua parola, ed и una parola che guarisce, che consola, che illumina.
– Ricordiamocelo sempre, tu e io, anche quando ci sentissimo affaticati per il peso del lavoro o dell'avversitа.

255. Non attenderti l'applauso della gente, per il tuo lavoro.
– Piщ ancora!: non aspettarti neppure, a volte, che ti comprendano altre persone e istituzioni che pure lavorano per Cristo.
– Cerca solo la gloria di Dio e, amando tutti, non ti preoccupare che qualcuno non ti capisca.

256. Se ci sono montagne, ostacoli, incomprensioni, insidie, che satana vuole e il Signore permette, devi avere fede, fede con opere, fede con sacrificio, fede con umiltа.

257. Di fronte all'apparente sterilitа dell'apostolato, ti assalgono le avvisaglie di un'ondata di scoraggiamento, che la tua fede respinge con fermezza... – Perт ti rendi conto d'aver bisogno di piщ fede, umile, viva e operativa.
Tu, che desideri la salvezza delle anime, mettiti a gridare come il padre di quel ragazzo malato, posseduto dal demonio: «Domine, adiuva incredulitatem meam!» – Signore, aiuta la mia incredulitа!
Non dubitare: si ripeterа il miracolo.

258. Com'и bella l'orazione, che dovresti ripetere spesso, di quell'amico che pregava per un sacerdote incarcerato in odio alla religione: «Dio mio, consolalo, poichй patisce persecuzione per Te. Quanti soffrono, per il fatto di servirti!».
– Che gioia dа la Comunione dei Santi!

259. Le misure che alcuni governi prendono per garantirsi la morte della fede nei loro paesi, mi ricordano i sigilli del Sinedrio sul Sepolcro di Gesщ.
– Egli, che non era sottomesso a nulla e a nessuno, nonostante questi intralci, и risuscitato!

260. La soluzione и amare. San Giovanni Apostolo scrive delle parole che mi colpiscono molto: «Qui autem timet, non est perfectus in caritate». Io le traduco cosм, quasi letteralmente: chi ha paura, non sa amare.
– Dunque tu, che sei innamorato e sai amare, non puoi aver paura di nulla! – Avanti!

261. Dio и con te. Nella tua anima in grazia abita la Trinitа Beatissima.
– Pertanto, tu, nonostante le tue miserie, puoi e devi stare in continua conversazione con il Signore.

262. Devi pregare sempre, sempre. – Devi sentire la necessitа di rivolgerti a Dio, dopo ogni successo e dopo ogni scacco, nella vita interiore.

263. La tua orazione sia sempre un sincero e reale atto di adorazione di Dio.

264. Nel chiamarti alla Chiesa, il Signore ha posto nella tua anima un sigillo indelebile, per mezzo del Battesimo: sei figlio di Dio. – Non dimenticarlo.

265. Ringrazia molto Gesщ, poichй per Lui, con Lui e in Lui, tu ti puoi chiamare figlio di Dio.

266. Se ci sentiamo figli prediletti del Padre nostro che sta nei Cieli, e lo siamo!, come non essere sempre allegri? – Pensaci.

267. Mentre distribuiva la Santa Comunione, quel sacerdote aveva voglia di gridare: ti sto dando la Felicitа!

268. Ingigantisci la tua fede nella Sacra Eucaristia. Riйmpiti di stupore davanti a questa ineffabile realtа!: abbiamo Dio con noi, possiamo riceverlo ogni giorno e, se lo vogliamo, parliamo intimamente con Lui, come si parla con l'amico, come si parla con il fratello, come si parla con il Padre, come si parla con l'Amore.

269. Com'и bella la nostra vocazione di cristiani – di figli di Dio! – che ci arreca sulla terra la gioia e la pace che il mondo non puт dare!

270. Dammi, Signore, l'amore con cui vuoi che io ti ami.

271. Quella mattina – per superare l'ombra di pessimismo che ti assaliva – hai continuato a insistere, come fai sempre..., perт «te la sei presa» di piщ con il tuo Angelo. Gli hai rivolto qualche complimento e gli hai detto di insegnarti ad amare Gesщ... almeno almeno come lo ama lui... E ti sei tranquillizzato.

272. A tua Madre Maria, a San Giuseppe, al tuo Angelo Custode... chiedi di parlare al Signore, perchй gli dicano ciт che tu, con la tua goffaggine, non sai esprimere.

273. Riйmpiti di sicurezza: noi abbiamo per Madre la Madre di Dio, la Santissima Vergine Maria, Regina del Cielo e del Mondo.

274. Gesщ nacque a Betlemme in una grotta, dice la Scrittura, «perchй non c'era posto per loro nell'albergo».
– Non mi discosto dalla veritа teologica, se ti dico che Gesщ sta ancora cercando alloggio nel tuo cuore.

275. Il Signore sta sulla Croce e dice: Io patisco perchй gli uomini miei fratelli siano felici, non solo in Cielo, ma anche – nella misura del possibile – sulla terra, se si sottomettono alla Santissima Volontа del Padre mio celeste.

276. И vero che di tuo tu non metti nulla, che nella tua anima и Dio a far tutto.
– Perт, non sia cosм dal punto di vista della tua corrispondenza.

277. Esиrcitati nella virtщ della speranza, perseverando – per il Signore, e anche se ti costa – nel tuo lavoro ben rifinito, con la convinzione che il tuo sforzo non и inutile al cospetto di Dio.

278. Quando nella tua lotta quotidiana, composta ordinariamente di molte cose piccole, ci sono desideri e realtа che compiacciono Dio di continuo, te lo assicuro: nulla va perduto!

279. Pensa, perchй и proprio cosм: quanto и buono il Signore, che mi ha cercato, che mi ha fatto conoscere questo cammino santo per essere efficace, per amare le creature tutte e dar loro la pace e la gioia!
– Questo pensiero deve poi concretarsi in propositi.

280. Sai che non ti mancherа la grazia di Dio, perchй Egli ti ha scelto fin dall'eternitа. E, se ti ha trattato cosм, ti concederа tutti gli aiuti, perchй tu gli sia fedele, come figlio suo.
– Cammina, dunque, con sicurezza e corrispondenza attuale.

281. Chiedo alla Madre di Dio che sappia, che voglia sorriderci..., e ci sorriderа.
E, inoltre, sulla terra premierа la nostra generositа con il mille per uno: il mille per uno, le chiedo!

282. Pratica una caritа allegra, dolce e forte, umana e soprannaturale; una caritа affettuosa, che sappia accogliere tutti con un sincero sorriso abituale; che sappia comprendere le idee e i sentimenti degli altri.
– Cosм, soavemente e fortemente, senza cedere nella condotta personale nй nella dottrina, la caritа di Cristo – ben vissuta – ti darа lo spirito di conquista: ogni giorno avrai piщ fame di lavorare per le anime.

283. Figliolo, ti dicevo con sicurezza: per appiccare la nostra «pazzia» ad altri apostoli, non mi sono ignoti gli «ostacoli» che incontreremo. Alcuni potranno sembrare insuperabili..., ma «inter medium montium pertransibunt aquae» – le acque passeranno attraverso le montagne: lo spirito soprannaturale e l'impeto del nostro zelo trapasseranno i monti, e supereremo gli ostacoli.

284. «Dio mio, Dio mio! Tutti ugualmente amati, per Te, in Te e con Te: e, adesso, tutti dispersi», ti lamentavi, vedendoti di nuovo solo e senza mezzi umani.
– Ma immediatamente il Signore mise nella tua anima la sicurezza che Egli avrebbe risolto ogni cosa. E gli dicesti: Tu provvederai!
– E davvero, il Signore sistemт tutto prima, piщ e meglio di come tu speravi.

285. И giusto che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo incoronino la Vergine come Regina e Signora di tutto il creato.
– Giтvati del suo potere! e, con ardimento filiale, unisciti alla festa del Cielo. – Io, la Madre di Dio e Madre mia, la incorono con le mie miserie purificate, poichй non posseggo pietre preziose, nй virtщ.
– Coraggio!

 «    Tu puoi!    » 

286. Voglio metterti in guardia di fronte a una difficoltа che forse si puт presentare: la tentazione della stanchezza, dello scoraggiamento.
– Non и ancora fresco il ricordo di una vita – la tua – senza rotta, senza meta, senza gusto, che la luce di Dio e la tua donazione hanno orientato e riempito di gioia?
– Non cambiare scioccamente questa con quella.

287. Se ti accorgi che non ce la fai, per qualsiasi motivo, digli, abbandonandoti in Lui: Signore, confido in Te, mi abbandono in Te, ma Tu aiuta la mia debolezza!
E, pieno di fiducia, ripetigli: guardami, Gesщ, sono uno straccio sporco; l'esperienza della mia vita и tanto triste, non merito di essere tuo figlio. Diglielo...; e diglielo molte volte.
– Non tarderai a sentire la sua voce: «Ne timeas!» – non avere paura!; oppure: «Surge et ambula!» – alzati e cammina!

288. Mi facevi osservare, ancora indeciso: come si notano i momenti in cui il Signore mi chiede di piщ!
– Mi limitai soltanto a ricordarti: mi avevi assicurato di volerti unicamente identificare con Lui; perchй opponi resistenza?

289. Magari riuscissi a compiere il proposito che ti sei prefisso: «Morire un poco a me stesso, ogni giorno».

290. La gioia, l'ottimismo soprannaturale e umano, sono compatibili con la stanchezza fisica, col dolore, con le lacrime – perchй abbiamo un cuore –, con le difficoltа nella vita interiore o nel lavoro apostolico.
Egli, «perfectus Deus, perfectus Homo» – perfetto Dio e perfetto Uomo –, che possedeva tutta la felicitа del Cielo, volle provare la fatica e la stanchezza, il pianto e il dolore..., perchй comprendessimo che essere soprannaturali implica essere molto umani.

291. Gesщ ti chiede orazione... Lo vedi chiaramente.
– Eppure, che mancanza di corrispondenza! Tutto ti costa molto: sei come il bambino che non ha voglia di imparare a camminare. Perт, nel tuo caso, non и solo pigrizia. И anche paura, mancanza di generositа.

292. Ripeti con frequenza: Gesщ, se talvolta mi si insinua nell'anima il dubbio tra ciт che Tu mi chiedi o il seguire altre ambizioni nobili, fin da ora ti dico che preferisco il tuo cammino, a qualunque costo. Non mi lasciare!

293. Cerca l'unione con Dio e riempiti di speranza – virtщ sicura! –, perchй Gesщ ti illuminerа, anche nella notte piщ oscura, con le luci della sua misericordia.

294. Cosм ragionavi nell'orazione: «Le mie miserie mi pesano, ma non mi opprimono perchй sono figlio di Dio. Espiare. Amare... E – aggiungevi – voglio avvalermi della mia debolezza, come San Paolo, persuaso che il Signore non abbandona chi in Lui confida».
– Continua cosм, ti confermai, perchй – con la grazia di Dio – ce la farai, e supererai le tue miserie e le tue meschinitа.

295. Qualunque momento и propizio per fare un proposito efficace, per dire credo, per dire spero, per dire amo.

296. Impara a lodare il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Impara ad avere una speciale devozione alla Santissima Trinitа: credo in Dio Padre, credo in Dio Figlio, credo in Dio Spirito Santo; spero in Dio Padre, spero in Dio Figlio, spero in Dio Spirito Santo; amo Dio Padre, amo Dio Figlio, amo Dio Spirito Santo. Credo, spero, amo la Trinitа Beatissima.
– Questa devozione и necessaria come un esercizio soprannaturale dell'anima, che si esprime in atti del cuore, anche se non sempre si traduce in parole.

297. Il sistema, il metodo, il procedimento, l'unica maniera per avere vita – abbondante e feconda di frutti soprannaturali – и seguire il consiglio dello Spirito Santo, che ci giunge attraverso gli Atti degli Apostoli: «Omnes erant perseverantes unanimiter in oratione» – tutti perseveravano unanimi nell'orazione.
– Senza orazione, niente!

298. Il mio Signore Gesщ ha un cuore piщ sensibile di tutti i cuori di tutti gli uomini buoni, messi insieme. Se un uomo buono (mediamente buono) sa che una certa persona gli vuol bene, senza aspettarsi soddisfazione o premio (ama per amare); e sa anche che questa persona desidera solo che egli non si opponga a essere amato, anche se da lontano..., non tarderа a corrispondere a un amore cosм disinteressato.
– Se l'Amato и cosм potente da potere tutto, sono sicuro che, oltre a finire coll'arrendersi all'amore fedele della creatura (nonostante le miserie di questa povera anima), darа all'amante la bellezza, la scienza e il potere sovrumani che siano necessari, perchй gli occhi di Gesщ non si macchino, rivolgendosi al povero cuore che l'adora.
– Bambino, ama: ama e spera.

299. Se con sacrificio semini Amore, raccoglierai Amore.

300. Bambino: non ardi dal desiderio di far sм che tutti lo amino?

301. Gesщ-bambino, Gesщ-adolescente: mi piace vederti cosм, Signore, perchй... mi sento piщ audace. Mi piace vederti piccolino, quasi indifeso, per illudermi che hai bisogno di me.

302. Ogni volta che entro in oratorio, dico al Signore – sono tornato bambino – che lo amo piщ di chiunque altro.

303. Com'и stupenda l'efficacia della Sacra Eucaristia, nell'azione – e ancor prima nello spirito – delle persone che la ricevono con frequenza e devozione.

304. Se quegli uomini, per un pezzo di pane – per quanto il miracolo della moltiplicazione sia molto grande – si entusiasmano e ti acclamano, che cosa dovremo fare noi per i molti doni che ci hai concesso e specialmente perchй ti dai a noi senza riserve nell'Eucaristia?

305. Bambino buono: gli innamorati, su questa terra, come baciano i fiori, la lettera, il ricordo di chi amano!...
– E tu, potrai forse dimenticarti che lo hai sempre accanto... Lui!? – Ti dimenticherai... che lo puoi mangiare?

306. Affаcciati molte volte in oratorio, per dire a Gesщ:... mi abbandono nelle tue braccia.
– Lascia ai suoi piedi ciт che hai: le tue miserie!
– In questo modo, nonostante il turbinмo di cose che ti porti dietro, non mi perderai mai la pace.

307. Prega sicuro col Salmista: «Signore, Tu sei mio rifugio e mia fortezza, in Te confido!».
Ti garantisco che Egli ti preserverа dalle insidie del «demonio meridiano» – nelle tentazioni e... nelle cadute! –, quando l'etа e le virtщ dovrebbero essere mature, quando dovresti sapere a memoria che soltanto Lui и la Fortezza.

308. Pensi che si possa mai gradire un servizio prestato malvolentieri? Evidentemente, no. E si arriva persino a concludere: sarebbe meglio che non lo si facesse.
– E tu pensi di poter servire Dio con la faccia scura? No! – Devi servirlo con gioia, nonostante le tue miserie, che elimineremo poi con l'aiuto divino.

309. Ti assalgono dubbi, tentazioni dall'elegante parvenza.
– Mi piace ascoltarti: si vede che il demonio ti considera nemico, e che la grazia di Dio non ti abbandona. Continua a lottare!

310. La maggior parte di coloro che hanno problemi personali, «li hanno» per l'egoismo di pensare a sй stessi.

311. Sembra che sia tutto tranquillo. Ma il nemico di Dio non dorme...
– Anche il Cuore di Gesщ vigila! Questa и la mia speranza.

312. La santitа consiste nella lotta, nel sapere che abbiamo difetti e nel cercare eroicamente di evitarli.
La santitа – insisto – consiste nel superare questi difetti..., perт arriveremo alla morte con difetti: altrimenti, te l'ho giа detto, saremmo dei superbi.

313. Grazie, Signore, perchй – mentre permetti la tentazione – ci dai anche la bellezza e la forza della tua grazia, affinchй siamo vincitori! Grazie, Signore, delle tentazioni, che permetti affinchй siamo umili!

314. Non mi abbandonare, Signore mio: non vedi in che abisso senza fondo andrebbe a finire questo tuo povero figlio?
– Madre mia: sono anche figlio tuo.

315. Non si puт condurre una vita pura senza l'aiuto divino. Dio vuole la nostra umiltа, vuole che chiediamo il suo aiuto, attraverso la Madre nostra e sua.
Devi dire alla Vergine, proprio adesso, nella solitudine piena di compagnia del tuo cuore, parlando senza rumore di parole: Madre mia, questo mio povero cuore qualche volta si ribella... Ma se tu mi aiuti... – E ti aiuterа, affinchй tu lo custodisca puro e prosegua per il cammino a cui Dio ti ha chiamato: la Vergine ti aiuterа sempre a compiere la Volontа di Dio.

316. Per custodire la santa purezza, la pulizia di vita, devi amare e praticare la mortificazione quotidiana.

317. Quando senti lo stimolo della povera carne, che a volte incalza con violenza, bacia il Crocifisso, bacialo molte volte!, con volontа efficace, anche se ti sembra di farlo senza amore.

318. Mettiti ogni giorno davanti al Signore e, come quel povero bisognoso del Vangelo, digli piano, con tutto lo slancio del tuo cuore: «Domine, ut videam!» – Signore, che io veda!; che io veda ciт che ti aspetti da me e lotti per esserti fedele.

319. Dio mio, com'и facile perseverare, sapendo che Tu sei il Buon Pastore, e noi – tu e io... – pecore del tuo gregge!
– Perchй sappiamo bene che il Buon Pastore dа tutta la sua vita per ciascuna delle sue pecore.

320. Oggi, nella tua orazione, ti sei confermato nel proposito di farti santo. Ti capisco quando aggiungi, per concretare: so che ci riuscirт: non perchй sia sicuro di me, Gesщ, ma perchй... sono sicuro di Te.

321. Tu, da solo, senza contare sulla grazia, non potrai fare nulla di utile, perchй avrai interrotto la strada del rapporto con Dio.
– Con la grazia, invece, puoi tutto.

322. Vuoi imparare da Cristo e prendere esempio dalla sua vita? – Apri il Santo Vangelo, e ascolta il dialogo di Dio con gli uomini..., con te.

323. Gesщ sa bene che cosa conviene..., e io amo e amerт sempre la sua Volontа. И lui che fa muovere «i burattini» e, se и un mezzo per il nostro fine, benchй gli uomini senza Dio si impegnino a mettere ostacoli, mi darа ciт che chiedo.

324. La fede vera si rivela nell'umiltа. «Dicebat enim intra se» – diceva dentro di sй quella povera donna: «Si tetigero tantum vestimentum eius, salva ero» – se riesco anche solo a toccare l'orlo del suo vestito, sarт guarita.
– Che umiltа la sua, frutto e segno della sua fede!

325. Se Dio ti dа il peso, Dio ti darа la forza.

326. Invoca lo Spirito Santo nell'esame di coscienza, affinchй tu conosca di piщ Dio, e conosca te stesso, e cosм possa convertirti ogni giorno.

327. Direzione spirituale. Non ti opporre se, con senso soprannaturale e con santa sfacciataggine, frugano nella tua anima, per verificare fino a che punto puoi – e vuoi! – dar gloria a Dio.

328. «Quomodo fiet istud quoniam virum non cognosco?» – come potrа operarsi questo prodigio, se non conosco uomo? Domanda di Maria all'Angelo, che и riflesso del suo Cuore sincero.
Osservando la Vergine Santa, mi sono rinsaldato in una norma chiara: per avere pace e vivere in pace, dobbiamo essere molto sinceri con Dio, con coloro che dirigono la nostra anima e con noi stessi.

329. Il bimbo sciocco piange e pesta i piedi, quando sua madre, con affetto, gli infila la punta di un ago nel dito per togliere la spina che vi si и conficcata... Il bimbo giudizioso, forse con gli occhi colmi di lacrime – perchй la carne и debole –, guarda con gratitudine la mamma buona, che lo fa soffrire un poco, per evitare mali peggiori.
– Gesщ, che io sia un bimbo giudizioso.

330. Bambino, povero somarello: se, con Amore, il Signore ha pulito la tua nera groppa, abituata allo sterco, e ti addossa una bardatura di raso e su di essa mette fulgidi gioielli, povero somarello!, non dimenticare che «puoi», per colpa tua, gettare il bel carico al suolo..., perт che tu da solo «non puoi» caricartelo di nuovo.

331. Riposa nella filiazione divina. Dio и un Padre – tuo Padre! – pieno di tenerezza, di infinito amore.
– Chiamalo Padre molte volte, e digli – a tu per tu – che gli vuoi bene, che gli vuoi bene moltissimo!: che senti l'orgoglio e la forza di essere figlio suo.

332. La gioia и conseguenza necessaria della filiazione divina, del saperci amati con predilezione da nostro Padre Dio, che ci accoglie, ci aiuta e ci perdona.
– Ricтrdatelo bene e sempre: anche se qualche volta sembra che tutto crolli, non crolla niente!, perchй Dio non perde battaglie.

333. La migliore manifestazione di gratitudine a Dio и amare appassionatamente la nostra condizione di figli suoi.

334. Sei come il poveretto che improvvisamente scopre di essere figlio del Re! – Perciт ormai sulla terra ti preoccupa soltanto la Gloria – tutta la Gloria – di tuo Padre Dio.

335. Bambino amico, digli: Gesщ, sapendo che ti voglio bene e che mi vuoi bene, il resto non mi importa nulla: tutto va bene.

336. – Ho supplicato molto la Madonna, mi assicuravi. E ti correggevi: ho detto male, ho fatto presente molte cose alla Madonna.

337. «Tutto posso in colui che mi dа la forza!». Con Lui non c'и possibilitа di sconfitta, e da questa persuasione nasce il santo «complesso di superioritа» per affrontare le occupazioni con morale di vittoria, perchй Dio ci concede la sua fortezza.

338. Davanti alla tela, con ansia di superamento, un artista esclamava: Signore, voglio dipingerti trentotto cuori, trentotto angeli che si consumano d'amore per Te: trentotto meraviglie ricamate nel tuo cielo, trentotto astri sul tuo manto, trentotto fuochi, trentotto amori, trentotto pazzie, trentotto allegrie...
Poi, umile, ammetteva: questo nell'immaginazione, nel desiderio. In realtа sono trentotto figure mal riuscite che, piщ che dare soddisfazione, mortificano la vista.

339. Non possiamo avere la pretesa che gli Angeli ci obbediscano... Perт, abbiamo l'assoluta sicurezza che i Santi Angeli ci ascoltano sempre.

340. Lаsciati guidare da Dio. Ti porterа per «la sua strada», servendosi di innumerevoli avversitа..., e forse anche della tua poltroneria, perchй si veda che il tuo lavoro lo fa Lui.

341. Chiedigli senza paura, insisti. Ricordati della scena evangelica della moltiplicazione dei pani. – Guarda con quanta magnanimitа risponde agli Apostoli: quanti pani avete? cinque?... Che cosa mi chiedete?... Ed Egli dа sei, cento, mille... Perchй?
– Perchй Cristo vede i nostri bisogni con una sapienza divina, e con la sua onnipotenza puт giungere, e giunge, piщ lontano dei nostri desideri.
Il Signore vede ben oltre la nostra povera logica ed и infinitamente generoso!

342. Quando si lavora per Dio, bisogna avere «complesso di superioritа», ti ho ricordato.
Ma questa, mi domandavi, non и una manifestazione di superbia? – No! И una conseguenza dell'umiltа, di un'umiltа che mi fa dire: Signore, Tu sei colui che и. Io sono la negazione. Tu hai tutte le perfezioni: la potenza, la fortezza, l'amore, la gloria, la sapienza, il dominio, la dignitа... Se io mi unisco a Te, come un figlio che si mette nelle forti braccia di suo padre o nel grembo dolce di sua madre, sentirт il calore della tua divinitа, sentirт le luci della tua sapienza, sentirт scorrere nel mio sangue la tua fortezza.

343. Se hai presenza di Dio, al di sopra della tempesta assordante, nel tuo sguardo brillerа sempre il sole; e, al di sotto dei flutti tumultuosi e devastanti, regneranno nella tua anima la calma e la serenitа.

344. Per un figlio di Dio, ogni giornata dev'essere occasione per rinnovarsi, sicuro che, con l'aiuto della grazia, giungerа al termine del cammino, che и l'Amore.
Perciт, se cominci e ricominci, vai bene. Se hai morale di vittoria, se lotti, con l'aiuto di Dio, vincerai! Non c'и difficoltа che tu non possa superare!

345. Spingiti fino a Betlemme, avvicinati al Bambino, cullalo, digli tante cose ardenti, stringitelo al cuore...
– Non parlo di bambinate: parlo di amore! E l'amore si manifesta con i fatti: nell'intimitа della tua anima, lo puoi ben abbracciare!

346. Facciamo presente a Gesщ che siamo bambini. E i bambini, i bambini piccolini e impacciati, che fatica fanno per salire un gradino! Se ne stanno lм, sembra, a perdere tempo. Alla fine, ce l'hanno fatta. Adesso, un altro gradino. Con le mani e con i piedi, e con la spinta di tutto il corpo, ottengono un nuovo trionfo: un altro gradino. E si torna a cominciare. Che sforzi! Ormai ne mancano pochi..., ma, proprio allora, un ruzzolone... e, ahi!, giщ di nuovo. Pieno di lividi, inondato di lacrime, il povero bimbo comincia, ricomincia a salire.
Cosм и di noi, Gesщ, quando siamo soli. Prendici Tu nelle tue braccia amabili, come un Amico grande e buono del bambino impacciato; non lasciarci finchй non siamo arrivati in cima; e allora – oh, allora! – sapremo corrispondere al tuo Amore Misericordioso, con audacia infantile, dicendoti, dolce Signore, che, a parte Maria e Giuseppe, non c'и stato nй ci sarа alcun mortale – e ce ne sono stati di molto pazzi – che ti ami come ti amo io.

347. Non esitare a fare piccole bambinate, ti ho consigliato: se questi atti non diventano abitudinari, non saranno sterili.
– Un esempio: supponiamo che un'anima che segue la via dell'infanzia spirituale, si senta mossa ad ammantare ogni sera, al momento di dormire, una statuetta in legno della Santissima Vergine.
L'intelligenza si ribella contro un'azione del genere, perchй le sembra chiaramente inutile. Ma l'anima piccola, toccata dalla grazia, vede perfettamente che un bambino, per amore, agirebbe cosм.
Allora la volontа virile, che hanno tutti coloro che sono spiritualmente bambini, insorge, costringendo l'intelligenza alla resa... E se quell'anima infantile continua ogni giorno ad ammantare la statuetta della Madonna, ogni giorno fa anche una piccola bambinata feconda agli occhi di Dio.

348. Quando sarai sinceramente bambino e seguirai cammini di infanzia – se il Signore ti ci conduce –, sarai invincibile.

349. Preghiera fiduciosa da figlio piccino: vorrei, Signore, una compunzione come quella di coloro che piщ hanno saputo piacerti.

350. Bambino, cesserai di esserlo se qualcuno o qualcosa si frappone fra Dio e te.

351. Non debbo chiedere nulla a Gesщ: mi limiterт a compiacerlo in tutto e a raccontargli le cose, come se Egli non le sapesse, proprio come fa un bimbo piccolo con suo padre.

352. Bambino, di' a Gesщ: con meno di Te, non mi accontento.

353. Nella tua orazione di infanzia spirituale, quante cose puerili dici al tuo Signore! Con la fiducia di un bimbo che parla all'Amico grande, del cui amore и sicuro, gli confidi: che io viva soltanto per la tua Gloria!
Ricordi e lealmente riconosci che fai tutto male: questo, Gesщ mio – aggiungi –, non puт sorprenderti: и impossibile che io ne combini una giusta. Aiutami Tu, fa' Tu per me e vedrai come tutto riesce bene.
Poi, audacemente e senza discostarti dalla veritа, continui: imbevimi, inebriami del tuo Spirito, e cosм farт la tua Volontа. Voglio farla. Se non la faccio..., и perchй non mi aiuti. Ma sм, Tu mi aiuti!

354. Devi sentire la necessitа urgente di vederti piccolo, sprovvisto di tutto, debole. Allora ti abbandonerai sul grembo della nostra Madre del Cielo, con giaculatorie, con sguardi d'amore, con esercizi di devozione mariana..., che sono radicati nel tuo spirito filiale.
– Ella ti proteggerа.

355. Succeda quel che succeda, persevera nel tuo cammino; persevera, allegro e ottimista, perchй il Signore si impegna a spazzare via tutti gli ostacoli.
– Ascoltami bene: sono sicuro che, se lotti, sarai santo!

356. I primi Apostoli, quando il Signore li chiamт, stavano accanto alla vecchia barca e alle reti rotte, a rammendarle. Il Signore disse loro di seguirlo; ed essi, «statim» – immediatamente, «relictis omnibus» – abbandonando ogni cosa, tutto!, lo seguirono...
E capita talvolta che noi – che desideriamo imitarli – non abbandoniamo proprio tutto, e ci resta un attaccamento nel cuore, un errore nella nostra vita, che non vogliamo tagliare per offrirlo al Signore.
– Esaminerai per bene il tuo cuore fino in fondo? – Non deve restarvi nulla che non sia Suo; altrimenti, non lo amiamo bene, nй tu nй io.

357. Fa' presente al Signore, con sinceritа e costanza, i tuoi desideri di santitа e di apostolato..., e allora non si romperа il povero vaso della tua anima; o, se si rompe, si potrа ricomporre con eleganza nuova, e continuerа a servire per la santitа tua propria e per l'apostolato.

358. La tua orazione deve essere di figlio di Dio; non quella degli ipocriti, che dovranno ascoltare da Gesщ queste parole: «Non chiunque mi dice Signore, Signore!, entrerа nel Regno dei Cieli».
La tua orazione, il tuo gridare: «Signore, Signore!», deve essere unito, in mille forme diverse durante la giornata, al desiderio e allo sforzo efficace di compiere la Volontа di Dio.

359. Bambino, digli: o Gesщ, io non voglio che il demonio si impadronisca delle anime!

360. Se sei stato scelto, chiamato dall'Amore di Dio, per seguirlo, hai l'obbligo di rispondergli..., e hai anche il dovere, non meno forte, di guidare gli altri, di contribuire alla santitа e al giusto cammino degli uomini tuoi fratelli.

361. Coraggio!..., anche quando il cammino si fa duro. Non ti rallegra sapere che la fedeltа ai tuoi impegni di cristiano dipende in buona parte da te?
Riйmpiti di gioia, e rinnova liberamente la tua decisione: Signore, anch'io lo voglio, conta sulla mia pochezza!

362. Dio non ti strappa dal tuo ambiente, non ti allontana dal mondo, nй dal tuo stato, nй dalle tue nobili ambizioni umane, nй dal tuo lavoro professionale... perт, lм, ti vuole santo!

363. Con la fronte prostrata a terra e alla presenza di Dio, considera (perchй и cosм) che sei cosa piщ sudicia e spregevole della spazzatura raccolta dalla scopa.
– E, nonostante tutto, il Signore ti ha scelto.

364. Quando ti deciderai...! Molti, attorno a te, conducono una vita sacrificata per un motivo meramente umano; queste povere creature non si ricordano di essere figli di Dio, e si comportano cosм forse soltanto per superbia, per emergere, per raggiungere in futuro una vita piщ comoda: si privano di tutto!
E tu, che hai il dolce peso della Chiesa, dei tuoi cari, dei tuoi colleghi e amici, motivi per i quali vale la pena di spendersi, che fai?, con quale senso di responsabilitа reagisci?

365. Oh, Signore, perchй hai cercato me – che sono la negazione –, quando ci sono tante persone sante, sapienti, ricche e piene di prestigio?
– Hai ragione...; proprio per questo, ringrazialo con opere e con amore.

366. Gesщ, che nella tua Chiesa Santa tutti perseverino nel cammino, seguendo la loro vocazione cristiana, come i Magi seguirono la stella: sdegnando i consigli di Erode..., che non mancheranno.

367. Chiediamo a Gesщ Cristo che il frutto della sua Redenzione cresca abbondante nelle anime: ancora di piщ, di piщ, piщ abbondante!, divinamente abbondante!
E per questo, che ci renda buoni figli della sua Madre benedetta.

368. Vuoi un segreto per essere felice? Dтnati agli altri e servili, senza attenderti che te ne siano grati.

369. Se agisci – vivi e lavori – al cospetto di Dio, per ragioni d'amore e di servizio, con anima sacerdotale, anche se non sei sacerdote, tutto il tuo agire acquista un genuino senso soprannaturale, che mantiene tutta la tua vita unita alla fonte di tutte le grazie.

370. Di fronte all'immenso panorama di anime che ci attende, di fronte a questa magnifica e tremenda responsabilitа, forse ti viene da pensare quello che a volte penso anch'io: con me, tutto questo lavoro?, con me, che sono cosм poca cosa?
– Dobbiamo allora aprire il Vangelo, e contemplare come Gesщ guarisce il cieco nato: con fango fatto di polvere della terra e di saliva. E questo и il collirio che dа la luce a degli occhi ciechi!
Questo siamo tu e io. Consapevoli della nostra debolezza, del nostro non valere nulla, tuttavia – con la grazia di Dio e con la nostra buona volontа – siamo collirio!, per illuminare, per offrire la nostra fortezza agli altri e a noi stessi.

371. Gli diceva un'anima apostolica: Gesщ, vedrai Tu che cosa fare..., io non lavoro per me...

372. Dio nostro Signore, se perseveri nell'orazione con «perseveranza personale», ti darа i mezzi di cui hai bisogno, per essere piщ efficace e per estendere il suo dominio nel mondo.
– Ma и necessario che tu permanga fedele: chiedi, chiedi, chiedi... Pensi che ti stai comportando cosм?

373. Il Signore vuole i suoi figli, in tutti i cammini onesti della terra, a spargere il seme della comprensione, del perdono, della convivenza, della caritа, della pace.
– Tu, che cosa fai?

374. La Redenzione si sta compiendo, anche in questo momento..., e tu sei – devi essere! – corredentore.

375. Essere cristiano nel mondo non significa isolarsi, al contrario! – Significa amare tutti gli uomini, e desiderare di infiammarli con il fuoco dell'amore di Dio.

376. Maria, Madre di Dio e Madre mia, neanche per sogno voglio che tu smetta di essere Signora e Imperatrice di tutto il creato.

 «    Lottare ancora    » 

377. Segui il consiglio di San Paolo: «Hora est iam nos de somno surgere!» – и ora di lavorare! –. Di lavorare di dentro, nell'edificazione della tua anima; e di fuori, dal tuo posto, nell'edificazione del Regno di Dio.

378. Mi dici, contrito: «Quanta miseria vedo in me! Mi sento, tale и la mia ottusitа e tale il bagaglio delle mie concupiscenze, come se non avessi fatto mai nulla per avvicinarmi a Dio. Cominciare, cominciare: oh, Signore, sempre all'inizio! Cercherт, tuttavia, di sforzarmi con tutta l'anima ogni giorno».
– Che Egli benedica questi tuoi aneliti.

379. Padre, mi hai confidato: io mi porto addosso molti sbagli, molti errori.
– Lo so bene, ti ho risposto. Ma Dio nostro Signore, che pure lo sa e ci fa conto, ti chiede solo l'umiltа di riconoscerlo, e la lotta per rettificare, per servirlo ogni giorno meglio, con piщ vita interiore, con un'orazione continua, con la devozione e con l'impiego dei mezzi adeguati per santificare il tuo lavoro.

380. Magari conseguissi – le vuoi raggiungere – le virtщ del somarello!: umile, indurito nel lavoro e perseverante, cocciuto!, fedele, sicurissimo nel passo, forte e – se ha un buon padrone – riconoscente e obbediente.

381. Continua a riflettere sulle qualitа dell'asinello, e osserva che l'asino, per combinare qualcosa di utile, deve lasciarsi dominare dalla volontа di chi lo conduce...: da solo, non farebbe altro che... asinerie. Di certo non gli passa per la testa niente di meglio che rotolarsi per terra, correre alla mangiatoia... e ragliare.
Ah, Gesщ! – diglielo anche tu –: «Ut iumentum factus sum apud te!» – hai fatto di me il tuo somarello; non mi lasciare, «et ego semper tecum!» – e starт sempre con Te. Conducimi fortemente legato con la tua grazia: «Tenuisti manum dexteram meam...» – mi hai preso per la cavezza; «et in voluntate tua deduxisti me...» – e fammi compiere la tua Volontа. E cosм ti amerт per i secoli infiniti! – «et cum gloria suscepisti me!».

382. Anche la mortificazione piщ insignificante ti sembra un'epopea. A volte, Gesщ si serve delle tue «estrositа», delle tue minuzie, affinchй ti mortifichi, facendo di necessitа virtщ.

383. Gesщ mio, voglio corrispondere al tuo Amore, ma sono fiacco.
– Con la tua grazia, ce la farт!

384. La vita spirituale – lo ripeto con insistenza, a bella posta – и un continuo cominciare e ricominciare.
– Ricominciare? Sм!: ogni volta che fai un atto di contrizione – e giornalmente dovremmo farne molti – tu ricominci, perchй dai a Dio un nuovo amore.

385. Non possiamo essere soddisfatti di ciт che facciamo nel nostro servizio a Dio, cosм come un artista non и mai contento del quadro o della statua che vien fuori dalle sue mani. Tutti gli dicono: и una meraviglia; ma lui pensa: no, non ci siamo; avrei voluto di piщ. Cosм dovremmo reagire anche noi.
Inoltre, il Signore ci dа molto, e ha diritto alla nostra corrispondenza piщ completa..., e bisogna camminare al suo passo.

386. Ti manca fede..., e ti manca amore. Altrimenti, ricorreresti immediatamente e piщ spesso a Gesщ, pregandolo per questo e per quest'altro.
– Non aspettare oltre, invocalo, e sentirai Cristo che ti dice: «Che cosa vuoi che ti faccia?», come ascoltт quel povero cieco che, dal ciglio della strada, non si stancт di insistere.

387. Scriveva quel nostro amico: «Molte volte ho chiesto perdono al Signore per i miei grandissimi peccati; gli ho detto che lo amavo, baciando il Crocifisso, e l'ho ringraziato per la sua paterna provvidenza di questi giorni. Mi sono sorpreso, come anni fa, a dire – rendendomene conto soltanto dopo –: Dei perfecta sunt opera – tutte le opere di Dio sono perfette. Nel contempo mi и rimasta la sicurezza completa, senza ombra di dubbio, che questa и la risposta del mio Dio alla sua creatura peccatrice, ma che Lo ama. Mi attendo tutto da Lui! Sia benedetto!!».
Mi affrettai a rispondergli: «Il Signore si comporta sempre come un Padre buono, e ci offre prove continue del suo Amore: riponi in Lui tutta la tua speranza..., e continua a lottare».

388. Oh, Gesщ! Se, essendo io quello che ero! – povero me! – hai fatto ciт che hai fatto...; se io corrispondessi, che cosa faresti?
Questa veritа ti deve portare a una generositа senza tregua.
Piangi, e pйntiti con pena e con Amore, perchй il Signore e la sua Madre benedetta meritano da parte tua un diverso comportamento.

389. Anche se a volte ti si mette nell'anima la svogliatezza, e ti sembra di farlo solo con le labbra, rinnova i tuoi atti di fede, di speranza, di amore. Non ti addormentare!, perchй altrimenti, in mezzo al bene, verrа il male e ti trascinerа.

390. Fa' cosм la tua orazione: se devo fare qualcosa di utile, Gesщ, devi farla Tu per me. Si compia la tua Volontа: la amo, anche se la tua Volontа permette che io stia sempre come ora, a cadere penosamente, e Tu a risollevarmi!

391. Fammi santo, Dio mio, anche a bastonate. Non voglio essere di remora alla tua Volontа. Voglio corrispondere, voglio essere generoso... Ma che volontа и la mia?

392. Sei pieno di preoccupazioni perchй non ami come devi. Tutto ti infastidisce. E il nemico fa quanto и in suo potere perchй il tuo cattivo carattere si metta in luce.
– Capisco che tu sia molto umiliato, e proprio per questo devi reagire con efficacia e senza ritardo.

393. Non и vera santitа – nel migliore dei casi ne sarа la caricatura – quella che costringe a pensare che «per sopportare un santo, ce ne vogliono due».

394. Il diavolo cerca di allontanarci da Dio e, se ti lasci dominare da lui, le persone oneste «si allontaneranno» da te, perchй «si allontanano» dagli amici di satana o da chi ne и posseduto.

395. Quando parli con il Signore, anche se ti sembra che le tue siano tutte chiacchiere, chiedigli una maggiore donazione, un progresso piщ deciso nella perfezione cristiana: che ti infiammi di piщ!

396. Rinnova il tuo fermo proposito di vivere con «volontarietа attuale» la tua vita di cristiano: a tutte le ore e in tutte le circostanze.

397. Non mettere ostacoli alla grazia: devi convincerti che, per essere lievito, devi essere santo, devi lottare per identificarti con Lui.

398. Di' adagio, con animo sincero: «Nunc coepi!» – adesso comincio!
– Non ti scoraggiare se, purtroppo, non vedi in te il mutamento, frutto della destra del Signore...: dalla tua bassezza, puoi gridare: aiutami, Gesщ mio, perchй voglio compiere la tua Volontа..., la tua amabilissima Volontа!

399. D'accordo: «loro» devono essere la tua preoccupazione. Ma la tua prima preoccupazione devi essere tu stesso, la tua vita interiore; perchй, altrimenti, non potrai servirli.

400. Quanto ti costa questa mortificazione che lo Spirito Santo ti suggerisce! Guarda con calma un Crocifisso..., e amerai questa espiazione.

401. Inchiodarsi alla Croce! Questa aspirazione, come una luce nuova, affiorava all'intelligenza, al cuore e alle labbra di quell'anima, molte volte.
– Inchiodarsi alla Croce?: quanto costa!, si diceva. E dire che sapeva molto bene il cammino: «Agere contra» – rinnegare sй stesso. Per questo supplicava: aiutami, Signore!

402. Situаti sul Calvario, dove Gesщ и morto, l'esperienza dei nostri peccati personali deve condurci al dolore: a una decisione piщ matura e piщ profonda di non tornare a offenderlo.

403. Ogni giorno un po' di piщ – come quando si scolpisce una pietra o un pezzo di legno –, bisogna limare le ruvidezze, togliere i difetti della nostra vita personale, con spirito di penitenza, con piccole mortificazioni, che sono di due tipi: quelle attive – che noi cerchiamo, come piccoli fiori che raccogliamo durante la giornata –, e quelle passive, che vengono dall'esterno, e che ci costa accettare. Poi, Gesщ provvede a ciт che manca.
– Che Crocifisso meraviglioso diventerai, se corrispondi con generositа, con gioia, completamente!

404. Il Signore, con le braccia aperte, ti chiede una continua elemosina d'amore.

405. Avvicмnati a Gesщ morto per te, avvicмnati alla Croce che si staglia sulla cima del Golgota...
Ma avvicмnati con sinceritа, con il raccoglimento interiore che и segno di maturitа cristiana: affinchй gli episodi divini e umani della Passione ti penetrino nell'anima.

406. Dobbiamo accettare la mortificazione con gli stessi sentimenti che Cristo ebbe nella sua Passione Santa.

407. La mortificazione и premessa necessaria per tutti gli apostolati, e per il perfetto compimento di ogni apostolato.

408. Lo spirito di penitenza consiste principalmente nel mettere a frutto tutte le numerose minuzie – azioni, rinunce, sacrifici, servizi... – in cui ci imbattiamo ogni giorno lungo la strada, trasformandole in atti d'amore, di contrizione, in mortificazioni, e facendone un mazzolino di fiori alla fine della giornata: un bel mazzetto, che offriamo a Dio!

409. Il miglior spirito di sacrificio и la perseveranza nel lavoro intrapreso: sia quando lo si fa con slancio, sia quando lo si fa con riluttanza.

410. Sottoponi alla valutazione del tuo Direttore spirituale il tuo piano di mortificazioni, perchй egli le regoli.
– Ma regolarle non vuol dire necessariamente diminuirle, bensм anche aumentarle, se lo ritiene conveniente. – E, sia come sia, tu accetta!

411. Possiamo dire, come Sant'Agostino, che le passioni cattive ci tirano per il vestito, verso il basso. Al tempo stesso, avvertiamo nel cuore desideri grandi, nobili, puri, e c'и lotta.
– Se tu, con la grazia di Dio, impieghi i mezzi ascetici: la ricerca della presenza di Dio, la mortificazione – non spaventarti: la penitenza –, andrai avanti, avrai pace e otterrai la vittoria.

412. La custodia del cuore. – Cosм pregava quel sacerdote: «Gesщ, che il mio povero cuore sia un giardino recintato; che il mio povero cuore sia un paradiso, dove Tu possa abitare; che il mio Angelo Custode lo difenda, con spada di fuoco, con cui purifichi tutti gli affetti prima che entrino in me; Gesщ, col divino sigillo della tua Croce, sigilla il mio povero cuore».

413. Vita pura, con coraggio!, ciascuno nel proprio stato: bisogna saper dire di no, per il grande Amore con la maiuscola.

414. C'и un proverbio molto eloquente: tra santa e santo, un muro di cemento.
– Dobbiamo custodire il cuore e i sensi, stando sempre alla larga dall'occasione. И necessario evitare la passione, per quanto santa ci sembri!

415. Mio Dio!, trovo grazia e bellezza in tutto ciт che vedo: custodirт la vista in ogni momento, per Amore.

416. Tu, cristiano e, in quanto cristiano, figlio di Dio, devi sentire la grave responsabilitа di corrispondere alle misericordie ricevute dal Signore, mediante un atteggiamento di vigilante e amorosa fermezza, perchй niente e nessuno possa deformare i lineamenti peculiari dell'Amore, che Egli ha impresso nella tua anima.

417. Sei giunto a una grande intimitа con il nostro Dio, che ti и cosм vicino, cosм dentro l'anima..., ma fai in modo che aumenti, che diventi piщ profonda? Eviti che si mettano di mezzo piccinerie che possono intorbidire questa amicizia?
– Sii coraggioso! Non rifiutarti di tagliare tutto ciт che, sia pur lievemente, provochi dolore a Chi tanto ti ama.

418. La vita di Gesщ Cristo, se gli siamo fedeli, si ripete in qualche modo in quella di ciascuno di noi, tanto nel suo processo interno – la santificazione – quanto nella condotta esterna.
– Sii riconoscente per la sua bontа.

419. Mi sembra molto opportuno che tu esprima al Signore con frequenza un desiderio ardente, grande, di essere santo, anche se ti vedi pieno di miserie...
– Fallo, proprio per questo!

420. Tu, che hai visto chiaramente la tua condizione di figlio di Dio, quand'anche non ritornassi piщ a vederla – non succederа! –, devi andare avanti nel tuo cammino, per sempre, per senso di fedeltа, senza voltarti indietro.

421. Proposito: essere fedele – eroicamente fedele, e senza scuse – all'orario, nella vita ordinaria e nelle occasioni straordinarie.

422. Avrai pensato, qualche volta, con santa invidia, all'Apostolo adolescente, Giovanni, «quem diligebat Iesus» – quello che Gesщ amava.
– Non ti piacerebbe meritare di essere chiamato «quello che ama la Volontа di Dio»? Impiega i mezzi, giorno per giorno.

423. Abbi questa certezza: il desiderio – con opere! – di comportarti da buon figlio di Dio, dа giovinezza, serenitа, gioia e pace permanenti.

424. Se torni ad abbandonarti nelle mani di Dio, riceverai, dallo Spirito Santo, luci nell'intelligenza e vigore nella volontа.

425. Ascolta dalle labbra di Gesщ la parabola che San Giovanni racconta nel suo Vangelo: «Ego sum vitis, vos palmites» – Io sono la vite; voi, i tralci.
Hai giа nell'immaginazione, nell'intelligenza, l'intera parabola. E vedi che un tralcio separato dal ceppo, dalla vite, non serve a nulla, non si riempirа di frutti, farа la fine di un pezzo di legno secco, che gli uomini o le bestie calpesteranno, o che verrа gettato nel fuoco...
– Tu sei il tralcio: deducine tutte le conseguenze.

426. Oggi sono tornato a pregare pieno di fiducia, con questa richiesta: Signore, non ci inquietino le nostre miserie passate giа perdonate, e neppure la possibilitа di miserie future; vogliamo abbandonarci nelle tue mani misericordiose; presentarti i nostri desideri di santitа e di apostolato, che palpitano come braci sotto le ceneri di un'apparente freddezza...
– Signore, so che ci ascolti. Diglielo anche tu.

427. Quando apri la tua anima sii sincero! e, senza indorare la pillola, che a volte и infantilismo, parla.
Poi, con docilitа, va' avanti: sarai piщ santo, piщ felice.

428. Non cercare consolazioni al di fuori di Dio. – Guarda che cosa scriveva quel sacerdote: niente sfoghi del cuore, senza necessitа, con nessun altro amico!

429. La santitа si raggiunge con l'ausilio dello Spirito Santo – che viene a inabitare nelle nostre anime –, mediante la grazia che ci и concessa nei Sacramenti, e con una lotta ascetica costante.
Figlio mio, non facciamoci illusioni: tu e io – non mi stancherт di ripeterlo – dovremo lottare sempre, sempre, sino alla fine della nostra vita. Cosм ameremo la pace, e daremo la pace, e riceveremo il premio eterno.

430. Non limitarti a parlare al Paraclito, ascoltalo!
Nella tua orazione, considera che la vita di infanzia, facendoti scoprire in profonditа che sei figlio di Dio, ti ha riempito di amore filiale per il Padre; pensa che, prima, sei arrivato attraverso Maria a Gesщ, che adori da amico, da fratello, da amante suo quale sei...
Poi, nel ricevere questo consiglio, hai compreso che, fino a ora, sapevi che lo Spirito Santo abitava nella tua anima, per santificarla... ma non avevi «afferrato» la veritа della sua presenza. И stato necessario questo suggerimento: ora avverti l'Amore dentro di te; e vuoi stare con Lui, essere suo amico, suo confidente..., facilitargli il lavoro di pulire, di strappare, di infiammare...
Non saprт farlo!, pensavi. – Ascoltalo, insisto. Egli ti darа forza, farа tutto Lui, se tu lo vuoi..., e certo che lo vuoi!
– Pregalo: Ospite Divino, Maestro, Luce, Guida, Amore: che io sappia onorarti, e ascoltare le tue lezioni, e infiammarmi, e seguirti e amarti.

431. Per avvicinarti a Dio, per volare fino a Dio, hai bisogno delle ali forti e generose dell'Orazione e dell'Espiazione.

432. Per evitare l'abitudinarismo nelle preghiere vocali, fa' in modo di recitarle con lo stesso amore con cui l'innamorato parla per la prima volta... e come se fosse l'ultima occasione in cui potessi rivolgerti al Signore.

433. Se sei orgoglioso di essere figlio di Santa Maria, domandati: quante sono le mie manifestazioni di devozione alla Vergine durante la giornata, dalla mattina alla sera?

434. Ci sono due ragioni, tra le altre, diceva tra sй quell'amico, per riparare, tutti i sabati e in ogni vigilia delle sue feste, le offese fatte alla mia Madre Immacolata.
– La seconda и che le domeniche e le feste della Madonna (che, in genere, sono feste paesane) la gente, invece di dedicarle alla preghiera, le dedica – basta aprire gli occhi e vedere – a offendere il nostro Gesщ, con peccati pubblici e crimini scandalosi.
La prima: che noi, che vogliamo essere buoni figli, non viviamo, forse spinti da satana, con l'attenzione dovuta i giorni dedicati al Signore e a sua Madre.
– Ti sei giа reso conto che, disgraziatamente, queste ragioni sono sempre molto attuali, e tali da indurre anche noi a riparare.

435. Ho sempre inteso l'orazione del cristiano come una conversazione amorosa con Gesщ, che non si deve interrompere neppure nei momenti in cui siamo fisicamente lontani dal Tabernacolo, perchй tutta la nostra vita и fatta di strofe d'amore umano, rivolte a Dio..., e sempre siamo in grado di amare.

436. И cosм grande l'Amore di Dio per le sue creature, e cosм grande dovrebbe essere la nostra corrispondenza che, durante la Santa Messa, gli orologi dovrebbero fermarsi.

437. I tralci, uniti alla vite, maturano e producono frutti.
– Che cosa dobbiamo fare tu e io? Stare molto uniti, per mezzo del Pane e della Parola, a Gesщ, che и la nostra vite..., dicendogli parole affettuose per tutto il giorno. Gli innamorati fanno cosм.

438. Ama molto il Signore. Custodisci e alimenta, nella tua anima, questa urgenza di volergli bene. Ama Dio, proprio ora, quando forse parecchi di quelli che lo tengono fra le mani non lo amano, lo maltrattano e lo trascurano.
Trattami molto bene il Signore, nella Santa Messa e durante tutta la giornata!

439. L'orazione и l'arma piщ potente del cristiano. L'orazione ci rende efficaci. L'orazione ci rende felici. L'orazione ci dа la forza necessaria per compiere i comandi di Dio.
– Sм!, tutta la tua vita puт e deve essere orazione.

440. La santitа personale non и una entelechмa, ma una realtа precisa, divina e umana, che si manifesta costantemente in opere quotidiane di Amore.

441. Lo spirito di preghiera che anima tutta la vita di Gesщ Cristo in mezzo agli uomini, ci insegna che tutte le opere – grandi e piccole – devono essere precedute, accompagnate e seguite dalla preghiera.

442. Contempla e vivi la Passione di Cristo, con Lui: offri – con frequenza quotidiana – la tua schiena quando lo flagellano; porgi il tuo capo alla corona di spine.
– Nella mia terra dicono: «Amore con amor si paga».

443. Chi ama non si lascia sfuggire neppure un particolare. L'ho visto in tante anime; queste minuzie sono una cosa molto grande: Amore!

444. Ama Dio per quelli che non lo amano: devi far diventare carne della tua carne questo spirito di espiazione e di riparazione.

445. Se in qualche momento la lotta interiore si fa piщ difficile, sarа l'occasione buona per dimostrare che il nostro и Amore per davvero.

446. Hai la certezza che и stato Dio a farti vedere, con chiarezza, che devi ritornare alle piccolezze infantili della tua antica vita interiore; e perseverare per mesi, e anche per anni, in queste minuzie eroiche (la sensibilitа, tante volte addormentata riguardo al bene, non conta), con la tua volontа forse fredda, ma decisa a compierle per Amore.

447. Persevera, volontariamente e con Amore – anche se fossi arido – nella tua vita di pietа. E non preoccuparti se ti sorprendi a contare i minuti o i giorni che mancano per finire una data norma di pietа o un certo lavoro, con il fosco godimento che prova, in un calcolo del genere, il ragazzo poco studioso, che sogna la fine dell'anno scolastico; o il recluso, che spera di tornare alle sue furfanterie non appena gli si aprano le porte del carcere.
Persevera – insisto – con volontа efficace e attuale, senza smettere neppure per un istante di voler compiere e mettere a frutto i mezzi della vita di pietа.

448. Vivi la fede, allegro, unito a Gesщ. – Amalo davvero – ma davvero, davvero! –, e sarai protagonista della grande Avventura dell'Amore, perchй sarai ogni giorno piщ innamorato.

449. Di' con calma al Maestro: Signore, voglio solo servirti! Voglio solo compiere i miei doveri, e amarti con anima innamorata! Fammi sentire al mio fianco il tuo passo sicuro. Sii Tu il mio unico appoggio.
– Diglielo adagio..., e diglielo per davvero!

450. Hai bisogno di vita interiore e di formazione dottrinale. Sii esigente con te stesso! – Tu – uomo cristiano, donna cristiana – devi essere sale della terra e luce del mondo, perchй sei obbligato a dare esempio con santa sfacciataggine.
– Ti deve spingere la caritа di Cristo e, nel sentirti e nel saperti un altro Cristo dal momento in cui gli hai detto che lo segui, non ti separerai dai tuoi uguali – i tuoi famigliari, i tuoi amici, i tuoi colleghi –, come il sale non si separa dall'alimento a cui dа sapore.
La tua vita interiore e la tua formazione includono la vita di pietа e il criterio che un figlio di Dio deve avere, per insaporire tutto con la sua presenza attiva.
Chiedi al Signore di essere sempre un buon condimento nella vita degli altri.

451. Noi cristiani siamo chiamati a raccogliere, con spirito di gioventщ, il tesoro del Vangelo – che и sempre nuovo –, per farlo arrivare a tutti gli angoli della terra.

452. Devi imitare Gesщ Cristo, e farlo conoscere con la tua condotta. Non mi dimenticare che Cristo assunse la nostra natura per far entrare tutti gli uomini nella vita divina, in modo che – unendoci a Lui – viviamo individualmente e socialmente i comandamenti del Cielo.

453. Tu, per la tua condizione di cristiano, non puoi volgere le spalle ad alcuna inquietudine, ad alcuna necessitа degli uomini tuoi fratelli.

454. Con quanta insistenza l'Apostolo San Giovanni predicava il «mandatum novum»! – «Amatevi gli uni gli altri!».
– Mi metterei in ginocchio, senza far scena – me lo grida il cuore –, per chiedervi per amor di Dio di volervi bene, di aiutarvi, di darvi la mano, di sapervi perdonare.
– Pertanto, respingete la superbia, siate compassionevoli, abbiate caritа; prestatevi mutuamente l'aiuto della preghiera e dell'amicizia sincera.

455. Sarai buono solo se saprai vedere le cose buone e le virtщ degli altri.
– Pertanto, se devi correggere, fallo con caritа, nel momento opportuno, senza umiliare... e con la disposizione di imparare e di migliorare tu stesso in ciт che correggi.

456. Ama e pratica la caritа, senza limiti e senza discriminazioni, perchй и la virtщ che ci caratterizza come discepoli del Maestro.
– Tuttavia, la caritа non puт portarti – non sarebbe piщ una virtщ – ad attenuare la fede, a togliere gli spigoli che la definiscono, ad addolcirla fino a trasformarla, come alcuni pretendono, in qualcosa di amorfo che non ha la forza e il potere di Dio.

457. Devi convivere, devi comprendere, devi essere fratello dei tuoi fratelli gli uomini, devi – come dice il mistico castigliano – mettere amore dove non c'и amore, per raccogliere amore.

458. La critica, quando ti tocchi esercitarla, deve essere positiva, con spirito di collaborazione, costruttiva, e mai alle spalle dell'interessato.
– Se no, и tradimento, mormorazione, diffamazione – calunnia, forse – ... e, sempre, mancanza di onestа e di rettitudine.

459. Quando vedi che la gloria di Dio e il bene della Chiesa ti esigono di parlare, non stare zitto.
– Pensa: chi non sarebbe coraggioso al cospetto di Dio, con l'eternitа davanti a sй? Non c'и niente da perdere e, invece, molto da guadagnare. E allora, perchй non ti lanci?

460. Non siamo buoni fratelli dei nostri fratelli, gli uomini, se non siamo disposti a mantenere una condotta retta, anche quando chi ci sta accanto interpreta male il nostro comportamento, e reagisce in modo spiacevole.

461. Il tuo amore e il tuo servizio alla Santa Chiesa non possono essere condizionati dalla maggiore o minore santitа personale di coloro che la compongono, anche se desideriamo ardentemente la perfezione cristiana in tutti.
– Devi amare la Sposa di Cristo, tua Madre, che и, e sarа sempre, pura e senza macchia.

462. Il lavoro della nostra santificazione personale si ripercuote sulla santitа di tante anime e su quella della Chiesa di Dio.

463. Persuaditi! Se lo vuoi – dal momento che Dio ti ascolta, ti ama, ti promette la gloria –, tu, protetto dalla mano onnipotente del Padre tuo celeste, puoi essere una persona piena di fortezza, disposta a rendere testimonianza della sua amabile e vera dottrina dappertutto.

464. Il campo del Signore и fertile e buona la sua semente. Pertanto, quando in questo nostro mondo compare la zizzania, non dubitare: и mancata la corrispondenza degli uomini, dei cristiani in special modo, che si sono addormentati e hanno lasciato campo libero al nemico.
– Non ti lamentare: lamentarsi non porta frutto; ed esamina, invece, la tua condotta.

465. Farа pensare anche te questo commento che mi addolorт molto: «Vedo con chiarezza la mancanza di resistenza o l'inefficacia della resistenza alle leggi infami, perchй in alto, in basso e in mezzo sono molti, ma molti!, gli intruppati».

466. I nemici di Dio e della sua Chiesa, manovrati dall'odio imperituro di satana, si danno da fare e si organizzano senza riposo.
Con una costanza «esemplare», preparano i loro quadri, mantengono scuole, dirigenti e agitatori e, con un'azione nascosta – ma efficace –, propagano le loro idee, e portano – nelle famiglie e nei posti di lavoro – la loro semente che distrugge ogni idea religiosa.
– Che cosa non dovremo fare noi cristiani, per servire il nostro Dio, sempre nella veritа?

467. Non confondere la serenitа con la pigrizia, con la trascuratezza, con il ritardo nelle decisioni o nello studio dei problemi.
La serenitа и sempre complementare alla diligenza, virtщ necessaria per studiare e risolvere, senza ritardi, le questioni aperte.

468. – Figliolo, dov'и il Cristo che le anime cercano in te? nella tua superbia? nella tua voglia di importi agli altri? nelle meschinitа di carattere che non vuoi vincere? in questa testardaggine?... И lм Cristo? – No!!
– D'accordo: devi avere personalitа, ma la tua deve cercare di identificarsi con Cristo.

469. Ti propongo una buona norma di condotta per vivere la fraternitа, lo spirito di servizio: fa' in modo che, in tua assenza, gli altri possano portare avanti il lavoro che hai tra le mani, grazie all'esperienza che generosamente trasmetti loro, evitando di renderti indispensabile.

470. Su di te ricade – nonostante le tue passioni – la responsabilitа della santitа, della vita cristiana degli altri, della loro efficacia.
Tu non sei un ingranaggio isolato. Se ti fermi, quanti altri puoi frenare o danneggiare!

471. Pensa a tua Madre la Santa Chiesa, e considera che, se un membro soffre, tutto il corpo soffre.
– Il tuo corpo ha bisogno di ciascuna delle sue membra, ma ciascun membro ha bisogno dell'intero corpo. – Guai, se la mia mano smettesse di compiere il suo dovere..., o se il cuore cessasse di battere!

472. Lo hai visto con chiarezza: c'и tanta gente che non lo conosce, e Dio ha posato lo sguardo su di te. Vuole che tu sia fondamento, pietra angolare su cui poggi la vita della Chiesa.
Medita questa realtа, e ne trarrai molte conseguenze pratiche per la tua condotta ordinaria: il fondamento, la pietra angolare – forse senza splendore, nascosta – deve essere solida, senza incrinature; deve servire di base per la stabilitа dell'edificio...; se no, resta isolata.

473. Poichй ti senti fondamento scelto da Dio per corredimere – non ti dimenticare che sei... miseria su miseria –, la tua umiltа ti deve portare a metterti sotto i piedi – al servizio – di tutti. – Come le fondamenta degli edifici.
Ma il fondamento deve avere fortezza, che и virtщ indispensabile in chi deve sostenere o spingere altri.
– Gesщ – diglielo con forza –, che non tralasci mai, per falsa umiltа, di esercitare la virtщ cardinale della fortezza. Concedimi, Dio mio, di saper distinguere l'oro dalle scorie.

474. Madre nostra, Speranza nostra!, come si sta sicuri, ben stretti a Te, anche se tutto vacilla!

 «    Risorgere    » 

475. Senti la necessitа di convertirti: Egli ti chiede di piщ... e tu gli dai sempre di meno!

476. Per ciascuno di noi, come per Lazzaro, fu proprio un «veni foras» – vieni fuori, a metterci in movimento.
– Come fanno pena quelli che ancora permangono morti, e non conoscono il potere della misericordia di Dio!
– Rinnova la tua santa gioia perchй, di fronte all'uomo che si decompone senza Cristo, si alza l'uomo che и risorto con Lui.

477. Gli affetti della terra, anche quando non sono concupiscenza sudicia e cruda, solitamente comportano qualche egoismo.
Pertanto, senza disprezzare questi affetti – che possono essere molto santi –, rettifica sempre l'intenzione.

478. Non cercare di essere compatito: molte volte и segno di orgoglio o di vanitа.

479. Quando parli delle virtщ teologali, della fede, della speranza e dell'amore, pensa che sono virtщ da vivere, prima che da teorizzare.

480. C'и nella tua vita qualcosa che non va d'accordo con la tua condizione di cristiano e che ti induce a non volerti purificare?
– Esаminati e cambia.

481. Considera attentamente la tua condotta. Vedrai che sei pieno di errori, che danneggiano te e forse anche coloro che ti stanno accanto.
– Ricorda, figliolo, che i microbi non sono meno importanti delle bestie feroci. E tu coltivi questi errori, questi sbagli – come si coltivano i microbi in un laboratorio –, con la tua mancanza di umiltа, con la tua mancanza di orazione, con le tue omissioni nel compimento del dovere, con la poca conoscenza di te stesso... E, poi, questi focolai infettano l'ambiente.
– Hai bisogno di un buon esame di coscienza quotidiano, che ti conduca a propositi concreti di miglioramento, affinchй tu senta un vero dolore per le tue mancanze, per le tue omissioni e per i tuoi peccati.

482. Dio Onnipotente, Sommo, Sapientissimo, doveva scegliere sua Madre.
Tu, che avresti fatto, se avessi dovuto sceglierla? Penso che tu e io avremmo scelto quella che abbiamo, colmandola di tutte le grazie. Dio ha fatto proprio cosм. Pertanto, dopo la Santissima Trinitа, viene Maria.
– I teologi enunciano un'argomentazione logica per quella profusione di grazie, per quel suo non poter essere soggetta a satana: conveniva, Dio poteva farlo, dunque lo fece. И la grande prova. La prova piщ chiara che Dio ha dotato sua Madre di tutti i privilegi, fin dal primo istante. E cosм и: bella, e pura, e senza macchia nell'anima e nel corpo!

483. Aspetti la vittoria, la fine della lotta..., e non arriva?
– Ringrazia il Signore, come se avessi giа raggiunto la meta, e offrigli la tua impazienza: «Vir fidelis loquetur victoriam» – la persona fedele canterа la gioia della vittoria.

484. Vi sono momenti in cui – privo di quell'unione con il Signore che ti consentiva un'orazione continua, anche nel sonno – sembra che tu faccia resistenza alla Volontа di Dio.
– И debolezza, lo sai bene: ama la Croce; la mancanza di tante cose che tutti ritengono necessarie; gli ostacoli per intraprendere o... continuare il cammino; la tua stessa piccolezza e la tua miseria spirituale.
– Offri – con volontа efficace – ciт che и tuo e ciт che и dei tuoi: visto umanamente, non и poco; visto con luci soprannaturali, и niente.

485. A volte, qualcuno mi ha detto: Padre, io mi sento stanco e freddo; quando prego o compio qualche norma di pietа, mi sembra di star facendo una commedia...
A questo amico, e a te – se ti trovi nella stessa situazione –, rispondo: una commedia? – Gran cosa, figlio mio! Fa' la commedia! Il Signore и il tuo spettatore!: il Padre, e il Figlio, e lo Spirito Santo; la Trinitа Beatissima ci starа contemplando, nei momenti in cui «facciamo la commedia».
– Agire cosм davanti a Dio, per amore, per fargli piacere, quando si vive contropelo, com'и bello! Essere giullare di Dio! Come и stupenda questa recita compiuta per Amore, con sacrificio, senza alcuna soddisfazione personale, per compiacere il nostro Signore!
– Questo sм che и vivere d'Amore.

486. Un cuore che ama disordinatamente le cose della terra и come legato a una catena o a un «filo sottile», che gli impedisce di volare verso Dio.

487. «Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione...»: и impressionante l'esperienza di come si possa abbandonare un'impresa divina, per un inganno passeggero!

488. L'apostolo tiepido, questo и il grande nemico delle anime.

489. Prova evidente di tiepidezza и la mancanza di «ostinazione» soprannaturale, di fortezza per perseverare nel lavoro, per non fermarsi finchй non si и messa l'«ultima pietra».

490. Vi sono cuori duri, ma nobili, che – avvicinandosi al calore del Cuore di Gesщ – si sciolgono come il bronzo in lacrime di amore, di riparazione. Si infiammano!
Invece, i tiepidi hanno il cuore di creta, di carne miserabile... e si sgretolano. Sono polvere. Fanno pena.
Di' con me: Gesщ nostro, lungi da noi la tiepidezza! Tiepidi, no!

491. Tutta la bontа, tutta la leggiadria, tutta la maestа, tutta la bellezza, tutta la grazia adornano nostra Madre. – Non ti innamora avere una Madre cosм?

492. Siamo innamorati dell'Amore. Perciт il Signore non ci vuole aridi, rigidi, come una cosa senza vita: ci vuole imbevuti del suo affetto!

493. Vedi se capisci questa apparente contraddizione. – Nel compiere trent'anni, quel tale scrisse nel suo diario: «Non sono piщ giovane». – E, superati i quaranta, tornт ad annotare: «Resterт giovane finchй non arrivo a ottant'anni: se muoio prima, mi riterrт acerbo».
– Procedeva sempre, nonostante gli anni, con la matura giovinezza dell'Amore.

494. Come capisco la domanda che si poneva un'anima innamorata di Dio: c'и stato qualche gesto di disappunto, c'и stato in me qualcosa che possa dispiacere a Te, Signore, Amore mio?
– Chiedi a tuo Padre Dio di concederci questa costante esigenza d'amore.

495. Hai visto con quanto affetto, con quanta fiducia trattavano Cristo i suoi amici? Con tutta naturalezza le sorelle di Lazzaro gli rinfacciano la sua assenza: te lo avevamo fatto sapere! Se Tu fossi stato qui!...
– Confidagli piano piano: insegnami a trattarti con l'amore di amicizia di Marta, di Maria, di Lazzaro; e come ti trattavano i primi Dodici, anche se in un primo tempo forse ti seguivano per motivi non molto soprannaturali.

496. Quanto mi piace contemplare Giovanni che reclina il capo sul petto di Cristo! – И come arrendere amorosamente l'intelligenza, anche se costa, per infiammarla al fuoco del Cuore di Gesщ.

497. Dio mi ama... E l'Apostolo Giovanni scrive: «Amiamo, dunque, Dio, poichй Egli ci ha amati per primo». – Come se non bastasse, Gesщ si rivolge a ciascuno di noi, nonostante le nostre innegabili miserie, per domandarci come domandт a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu piщ di costoro?»...
– И il momento di rispondere: «Signore, Tu sai tutto; Tu sai che ti amo», aggiungendo con umiltа: aiutami ad amarti di piщ, aumenta il mio amore!

498. «Le opere sono amore, e non le belle parole». Opere, opere! – Proposito: continuerт a dirti molte volte che ti amo – quante volte te l'ho ripetuto oggi! –; ma, con la tua grazia, sarа soprattutto il mio comportamento, saranno le piccole cose di ogni giorno – con la loro eloquenza muta – a gridare davanti a Te, dimostrandoti il mio amore.

499. Noi uomini non sappiamo avere per Gesщ le squisite delicatezze che dei poveracci rozzi, ma cristiani, hanno ogni giorno per qualche meschina creaturella – la moglie, il figlio, l'amico –, povera anch'essa come loro.
– Questa realtа ci dovrebbe servire da incitamento.

500. L'Amore di Dio и cosм attraente e suggestivo, che non ha limiti la sua crescita nella vita di un cristiano.

501. Non puoi comportarti come un bambino turbolento o come un pazzo.
– Devi essere una persona forte, un figlio di Dio; sereno nel tuo lavoro professionale e nella tua vita di relazione, con una presenza di Dio che ti faccia curare la perfezione anche nei minimi dettagli.

502. Se si fa giustizia e basta, и possibile che la gente ne resti ferita.
– Pertanto, muoviti sempre per amore di Dio, che alla giustizia aggiungerа il balsamo dell'amore verso il prossimo; e che purifica e pulisce l'amore terreno.
Quando c'и di mezzo Dio, tutto diventa soprannaturale.

503. Ama appassionatamente il Signore. Amalo alla follia!, perchй se c'и amore – solo allora! – mi azzardo ad affermare che non c'и neppure bisogno dei propositi. I miei genitori – tu pensa ai tuoi – non avevano bisogno di fare il proposito di volermi bene, eppure che profusione di attenzioni affettuose e quotidiane avevano per me!
Con questo stesso cuore umano, possiamo e dobbiamo amare Dio.

504. L'amore и sacrificio; e il sacrificio, per Amore, и piacere.

505. Risponditi: quante volte al giorno la volontа ti chiede di mettere il cuore in Dio, per dargli i tuoi affetti e le tue opere?
И una buona misura per verificare l'intensitа e la qualitа del tuo amore.

506. Convinciti, figliolo, che Dio ha il diritto di chiederci: pensi a Me? vivi la mia presenza? mi cerchi come tuo appoggio? mi cerchi come Luce della tua vita, come corazza..., come tutto?
– Pertanto, riconfйrmati in questo proposito: nelle ore che la gente di questo mondo considera buone, invocherт: Signore! Nelle ore che chiama cattive, ripeterт: Signore!

507. Non perdermi mai il senso del soprannaturale. Anche se vedi in tutta la loro crudezza le tue miserie, le tue cattive inclinazioni – il fango di cui sei fatto –, Dio conta su di te.

508. Vivi come chi ti sta accanto, con naturalezza, ma rendendo soprannaturale ogni istante della giornata.

509. Per poter giudicare con rettitudine di intenzione, occorrono un cuore puro, zelo per le cose di Dio e amore per le anime, senza pregiudizi.
– Pensaci!

510. Sentii alcuni conoscenti parlare dei loro impianti radio. Quasi senza rendermene conto, portai l'argomento al piano soprannaturale: abbiamo molta presa di terra, troppa, e abbiamo dimenticato l'antenna della vita interiore...
– Questa и la ragione per cui sono cosм poche le anime che si tengono in rapporto con Dio: non ci manchi mai, davvero, l'antenna del soprannaturale.

511. Minuzie e meschinitа, cui nulla devo, da cui nulla spero, mi occupano l'attenzione piщ del mio Dio? Con chi sto, quando non sto con Dio?

512. Digli: Signore, non voglio nient'altro che quello che Tu vuoi. Persino ciт che in questi giorni ti sto chiedendo, se mi allontana di un millimetro dalla tua Volontа, non darmelo.

513. Il segreto della tua efficacia si radica nella tua vita di pietа, di pietа sincera: cosм tutta la tua giornata trascorrerа con Lui.

514. Proposito: «frequentare», possibilmente senza interruzione, l'amicizia e il rapporto amoroso e docile con lo Spirito Santo. – «Veni Sancte Spiritus...!» – Vieni, Spirito Santo, a dimorare nella mia anima!

515. Ripeti di tutto cuore e con amore sempre piщ grande, soprattutto quando sei vicino al Tabernacolo o quando hai il Signore nel tuo petto: «Non est qui se abscondat a calore eius» – che io non fugga da te, che il fuoco del tuo Spirito mi invada.

516. «Ure igne Sancti Spiritus!» – bruciami con il fuoco del tuo Spirito!, invochi. E aggiungi: и necessario che quanto prima la mia povera anima ricominci a volare..., e non smetta di volare fino a quando non riposi in Lui!
– I tuoi desideri mi sembrano ottimi. Ti raccomanderт molto al Paraclito; lo invocherт incessantemente, perchй si insedi nel centro del tuo essere e presieda tutte le tue azioni, parole, pensieri e desideri, e dia a essi tono soprannaturale.

517. Nel celebrare la festa dell'Esaltazione della Santa Croce, supplicasti il Signore, con tutte le fibre dell'anima, di concederti la sua grazia per «esaltare» la Croce Santa nelle tue facoltа e nei tuoi sensi... Una vita nuova! Un sigillo: per dare soliditа all'autenticitа del tuo messaggio..., tutto il tuo essere sulla Croce!
– Vedremo, vedremo.

518. La mortificazione deve essere continua, come il battito del cuore: cosм avremo dominio su noi stessi, e vivremo con gli altri la caritа di Gesщ Cristo.

519. Amare la Croce и sapersi creare volentieri dei fastidi per amore di Cristo, anche se costa e perchй costa...: non ti manca l'esperienza che le due cose sono compatibili.

520. La gioia cristiana non и fisiologica: il suo fondamento и soprannaturale, ed и al di sopra della malattia e della contrarietа.
– Gioia non и tripudio di sonagli o di ballo popolare.
La gioia vera и qualcosa di piщ intimo: qualcosa che ci fa stare sereni anche se a volte il viso rimane serio.

521. Ti scrivevo: anche se capisco che и un modo di dire comune, provo dispiacere quando sento chiamare croci le contrarietа che nascono dalla superbia personale. Questi pesi non sono la Croce, la vera Croce, perchй non sono la Croce di Cristo.
Lotta, dunque, contro queste avversitа inventate, che nulla hanno a che vedere con il sigillo di Cristo: distаccati da tutti i travestimenti del tuo io!

522. Anche nelle giornate in cui sembra di perdere il tempo, attraverso la prosa dei mille piccoli particolari, quotidiani, vi и poesia piщ che sufficiente per sentirsi sulla Croce: su una Croce che non dа spettacolo.

523. Non mettere il cuore in nulla che sia caduco: imita Cristo, che si fece povero per noi, e non aveva dove posare il capo.
– Chiedigli di concederti, in mezzo al mondo, un distacco effettivo, senza attenuanti.

524. Un chiaro segno di distacco и non considerare – per davvero – cosa alcuna come propria.

525. Chi vive sinceramente la fede, sa che i beni temporali sono mezzi, e li usa con generositа, in modo eroico.

526. Cristo risorto, glorioso, si и spogliato di tutto ciт che и terreno, affinchй noi uomini suoi fratelli pensiamo di che cosa dobbiamo spogliarci.

527. Bisogna amare la Santissima Vergine: non l'ameremo mai abbastanza!
– Amala molto! – Non accontentarti di collocare delle sue immagini, e salutarle, e dire giaculatorie, ma sappi offrire – nella tua vita piena di fortezza – qualche piccolo sacrificio ogni giorno, per dimostrarle il tuo amore, e quello che vogliamo le professi l'umanitа intera.

528. Questa и la veritа del cristiano: donazione e amore – amore di Dio e, per Lui, del prossimo –, fondati sul sacrificio.

529. Gesщ, mi metto con fiducia nelle tue braccia, il capo nascosto nel tuo petto amoroso, il mio cuore unito al tuo Cuore: voglio, in tutto, ciт che Tu vuoi.

530. Oggi, quando l'ambiente и pieno di disobbedienza, di mormorazione, di intrighi, di inganni, dobbiamo amare piщ che mai l'obbedienza, la sinceritа, la lealtа, la semplicitа: il tutto, con senso soprannaturale, che ci renderа piщ umani.

531. Mi dici di sм, che sei fermamente deciso a seguire Cristo.
– Allora devi camminare al passo di Dio; non al tuo!

532. Vuoi sapere qual и il fondamento della nostra fedeltа?
– Ti direi, a grandi linee, che si basa sull'amore di Dio, che fa vincere tutti gli ostacoli: l'egoismo, la superbia, la stanchezza, l'impazienza...
– Un uomo che ama, calpesta sй stesso; sa che, pur amando con tutta l'anima, non sa ancora amare abbastanza.

533. Mi hanno detto – e lo trascrivo, perchй и molto bello – che una suorina aragonese, riconoscente per la bontа paterna di Dio, si esprimeva cosм: «Che "occhio"!: non gli sfugge niente».

534. Tu – come tutti i figli di Dio – hai bisogno anche dell'orazione personale: di questa intimitа, di questo rapporto diretto con nostro Signore – dialogo a due, faccia a faccia –, senza nasconderti nell'anonimato.

535. La prima condizione dell'orazione и la perseveranza; la seconda, l'umiltа.
– Sii santamente testardo, con fiducia. Pensa che il Signore, quando gli chiediamo qualcosa di importante, vuole forse una supplica di molti anni. Insisti!..., ma insisti con sempre maggiore fiducia.

536. Persevera nell'orazione, come consiglia il Maestro. Questo punto fermo sarа l'origine della tua pace, della tua gioia, della tua serenitа e, pertanto, della tua efficacia soprannaturale e umana.

537. In un posto dove la gente conversava e ascoltava musica, l'orazione scaturм nella tua anima, con una consolazione inspiegabile. Terminasti dicendo: Gesщ, non voglio la consolazione, voglio Te.

538. La tua vita deve essere orazione costante, dialogo continuo con il Signore: davanti a ciт che и piacevole e a ciт che и spiacevole, davanti a ciт che и facile e a ciт che и difficile, a ciт che и ordinario e a ciт che и straordinario...
In tutte le occasioni deve venirti in mente, subito, il colloquio con tuo Padre Dio, cercandolo nel centro della tua anima.

539. Raccogliersi in orazione, in meditazione, и cosм facile...! Gesщ non ci fa aspettare, non ci impone anticamere: и Lui ad attenderci.
Basta che tu gli dica: Signore, voglio fare orazione, voglio stare con Te!, ed eccoti alla presenza di Dio, a parlare con Lui.
E come se non bastasse, non ti lesina il tempo: lo lascia al tuo piacimento. E non per dieci minuti o un quarto d'ora. No!, per ore, per l'intera giornata! Ed Egli и quello che и: l'Onnipotente, il Sapientissimo.

540. Nella vita interiore, come nell'amore umano, и necessario essere perseverante.
Sм, devi meditare molte volte gli stessi argomenti, insistendo fino a scoprire una nuova America.
– E come mai non avevo visto prima questa cosa cosм chiara?, ti domanderai con sorpresa. – Semplicemente perchй a volte siamo come le pietre, che lasciano scorrere l'acqua, senza assorbirne neanche una goccia.
– Pertanto, и necessario tornare a riflettere sulla stessa cosa, che non и mai la stessa!, per impregnarci delle benedizioni di Dio.

541. Nel Santo Sacrificio dell'altare, il sacerdote prende il Corpo del nostro Dio e il Calice con il suo Sangue, e li innalza sopra tutte le cose della terra, dicendo: «Per Ipsum, et cum Ipso, et in Ipso» – per il mio Amore, con il mio Amore, nel mio Amore!
Unisciti a questo gesto. Piщ ancora: incorpora questa realtа nella tua vita.

542. Racconta l'Evangelista che Gesщ, dopo aver operato il miracolo, quando vogliono incoronarlo re, si nasconde.
– Signore, che ci fai partecipare al miracolo dell'Eucaristia: ti chiediamo di non nasconderti, di vivere con noi, di poterti vedere, toccare, sentire, di voler stare sempre vicino a Te, di essere il Re delle nostre vite e del nostro lavoro.

543. Frequenta le tre Persone, Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. E per arrivare alla Trinitа Beatissima, passa attraverso Maria.

544. Non ha fede «viva» chi non si dona in modo attuale a Gesщ Cristo.

545. Ogni cristiano deve cercare e frequentare Cristo, per poterlo amare sempre di piщ. – Succede come nel fidanzamento: frequentarsi и necessario, perchй se due persone non si frequentano, non possono arrivare a volersi bene. E la nostra vita и vita d'Amore.

546. Soffйrmati a considerare l'ira santa del Maestro, quando vede che, nel Tempio di Gerusalemme, trattano male le cose di suo Padre.
– Che lezione, perchй tu non sia mai indifferente, nй codardo, quando non trattano con rispetto ciт che и di Dio!

547. Innamrati della Santissima Umanitа di Cristo.
– Non ti rallegra che abbia voluto essere come noi? Sii riconoscente a Gesщ per questo colmo di bontа!

548. И arrivato l'Avvento. Che tempo opportuno per ringiovanire il desiderio, la nostalgia, l'anelito sincero per la venuta di Cristo!, per la sua venuta quotidiana nella tua anima con l'Eucaristia! – «Ecce veniet!» – ecco sta per arrivare!, ci incoraggia la Chiesa.

549. Natale. – Cantano: «Venite, venite...». – Andiamo, Egli и nato.
E, dopo aver contemplato come Maria e Giuseppe si prendono cura del Bambino, mi azzardo a suggerirti: guardalo di nuovo, guardalo senza sosta.

550. Anche se ci pesa – e chiedo al Signore di aumentare in noi questo dolore –, tu e io non siamo estranei alla morte di Cristo, perchй furono i peccati degli uomini le martellate che lo inchiodarono al legno.

551. San Giuseppe: non si puт amare Gesщ e amare Maria senza amare il Santo Patriarca.

552. Guarda quanti motivi per venerare San Giuseppe e per imparare dalla sua vita: fu un uomo forte nella fede...; mandт avanti la sua famiglia – Gesщ e Maria – con il suo lavoro gagliardo...; custodм la purezza della Vergine, che era sua Sposa...; e rispettт – amт! – la libertа di Dio, che non solo scelse la Vergine come Madre, ma scelse anche lui come Sposo della Madonna.

553. San Giuseppe, Padre e Signore nostro, castissimo, limpidissimo, che hai meritato di portare in braccio Gesщ Bambino, e di lavarlo e abbracciarlo: insegnaci a trattare il nostro Dio, a essere puri, degni di essere altri Cristi.
E aiutaci a percorrere e a indicare, come Cristo, i cammini divini – nascosti e luminosi –, dicendo agli uomini che, sulla terra, possono avere costantemente un'efficacia spirituale straordinaria.

554. Ama molto San Giuseppe, amalo con tutta l'anima, perchй и la persona, assieme a Gesщ, che ha amato di piщ la Madonna e che piщ и stato in rapporto con Dio: colui che piщ lo ha amato, dopo nostra Madre.
– Merita il tuo affetto, e ti conviene frequentarlo, perchй и Maestro di vita interiore, ed и molto potente presso il Signore e presso la Madre di Dio.

555. La Vergine. Chi puт essere miglior Maestra di Amore di Dio di questa Regina, di questa Signora, di questa Madre, che и nel rapporto piщ intimo con la Trinitа: Figlia di Dio Padre, Madre di Dio Figlio, Sposa di Dio Spirito Santo, e che и al tempo stesso Madre nostra?
– Ricorri personalmente alla sua intercessione.

556. Arriverai a essere santo se hai caritа, se sai fare le cose che gli altri gradiscono e che non offendono Dio, anche se ti costano.

557. San Paolo ci dа una ricetta di fine caritа: «Alter alterius onera portate et sic adimplebitis legem Christi» – portate gli uni i pesi degli altri, cosм adempirete la legge di Cristo.
– La si adempie nella tua vita?

558. Gesщ nostro Signore ha tanto amato gli uomini, che si и incarnato, ha preso la nostra natura ed и vissuto in contatto quotidiano con poveri e ricchi, con giusti e peccatori, con giovani e vecchi, con gentili e giudei.
Ha dialogato costantemente con tutti: con quelli che gli volevano bene e con quelli che cercavano solo il modo di travisare le sue parole, per condannarlo.
– Cerca di comportarti anche tu come il Signore.

559. L'amore alle anime, per Dio, ci fa voler bene a tutti, comprendere, scusare, perdonare...
Dobbiamo avere un amore che copra le innumerevoli deficienze delle miserie umane. Dobbiamo avere una caritа meravigliosa, «veritatem facientes in caritate», sapendo difendere la veritа, senza ferire.

560. Quando ti parlo del «buon esempio», intendo anche indicarti che devi comprendere e scusare, che devi riempire il mondo di pace e di amore.

561. Domandati spesso: metto ogni cura per affinare nella caritа, verso coloro che vivono con me?

562. Quando predico che bisogna farsi tappeto perchй gli altri possano camminare sul morbido, non intendo dire una bella frase: deve essere una realtа!
– И difficile, come и difficile la santitа; ma и facile, perchй – insisto – la santitа и accessibile a tutti.

563. In mezzo a tanto egoismo, a tanta indifferenza – ognuno ai fatti suoi!–, ricordo quei somarelli di legno, forti, robusti, che trottavano su un tavolo... – Uno aveva perso una zampa. Ma andava avanti, perchй si appoggiava agli altri.

564. Noi cattolici – nel difendere e sostenere la veritа, senza transigere – dobbiamo sforzarci di creare un clima di caritа, di convivenza, che soffochi tutti gli odii e i rancori.

565. In un cristiano, in un figlio di Dio, amicizia e caritа formano una cosa sola: luce divina che dа calore.

566. La pratica della correzione fraterna – che ha radici evangeliche – и una prova di affetto soprannaturale e di fiducia.
Ringrazia quando la ricevi e non tralasciare di praticarla con chi vive con te.

567. Nel correggere, perchй lo si ritiene necessario e si vuol compiere il proprio dovere, bisogna mettere in conto il dolore altrui e il proprio.
Ma questa realtа non ti sia mai di scusa, per astenerti.

568. Mettiti molto vicino alla Vergine, tua Madre. – Tu devi essere sempre unito a Dio: cerca l'unione con Lui, accanto alla sua Madre benedetta.

569. Ascoltami bene: stare nel mondo ed essere del mondo non vuol dire essere mondani.

570. Devi comportarti come una brace ardente, che appicca fuoco ovunque si trovi; o, per lo meno, fa' in modo di innalzare la temperatura spirituale di quanti ti stanno intorno, portandoli a vivere un'intensa vita cristiana.

571. Dio vuole che le sue opere, affidate agli uomini, vadano avanti a forza di orazione e di mortificazione.

572. Il fondamento di tutta la nostra attivitа di cittadini – di cittadini cattolici – consiste in un'intensa vita interiore: nell'essere, efficacemente e realmente, uomini e donne che fanno della loro giornata un dialogo ininterrotto con Dio.

573. Quando sei insieme a una persona, devi vedere un'anima: un'anima da aiutare, un'anima da comprendere, un'anima con cui convivere e che va salvata.

574. Ti ostini a camminare da solo, facendo la tua volontа, guidato esclusivamente dal tuo giudizio... e, lo vedi!, il frutto si chiama «infeconditа».
Figlio mio, se non sottometti il tuo giudizio, se sei superbo, se ti dedichi al «tuo» apostolato, lavorerai tutta la notte – tutta la tua vita sarа una notte! –, e alla fine farai giorno con le reti vuote.

575. Il pensare alla Morte di Cristo si tramuta in un invito a metterci di fronte ai nostri compiti quotidiani con assoluta sinceritа, e a prendere sul serio la fede che professiamo.
Deve essere un'occasione per tuffarci nella profonditа dell'Amore di Dio, per poterlo cosм mostrare – con la parola e con le opere – agli uomini.

576. Fa' in modo che sulle tue labbra di cristiano – perchй lo sei e lo devi essere in ogni momento – vi sia l'«imperiosa» parola soprannaturale che smuova, che inciti, che sia espressione della tua disposizione vitale di donazione.

577. Una grande comoditа – e a volte una grande mancanza di responsabilitа – si nasconde in coloro che, costituiti in autoritа, rifuggono dal dolore di correggere, con la scusa di risparmiare la sofferenza agli altri.
Forse si risparmiano dei dispiaceri in questa vita..., ma mettono in gioco la felicitа eterna – propria e altrui – a causa delle loro omissioni, che sono veri peccati.

578. Il santo, per la vita di tanti, и «scomodo». Ma questo non vuol dire che debba essere insopportabile.
– Il suo zelo non deve mai essere amaro; la sua correzione non deve mai essere tagliente; il suo esempio non deve mai essere uno schiaffo morale, arrogante, sulla faccia del prossimo.

579. Quel giovane sacerdote era solito rivolgersi a Gesщ con le parole degli Apostoli: «Edissere nobis parabolam» – spiegaci la parabola. E aggiungeva: Maestro, metti nelle nostre anime la chiarezza della tua dottrina, perchй questa non manchi mai nella nostra vita e nelle nostre opere..., e perchй la si possa dare agli altri.
– Dillo anche tu al Signore.

580. Abbi sempre il coraggio, che и umiltа e servizio di Dio, di presentare le veritа della fede cosм come sono, senza cedimenti o ambiguitа.

581. Non puт esservi altra disposizione in un cattolico: difendere «sempre» l'autoritа del Papa; ed essere «sempre» docilmente deciso a rettificare la propria opinione, di fronte al Magistero della Chiesa.

582. Molto tempo fa una persona, con poco tatto, mi domandт se noi, che seguiamo la carriera sacerdotale, abbiamo la pensione, il trattamento di quiescenza, quando diventiamo vecchi... Siccome non gli rispondevo, l'importuno insisteva.
– Allora mi venne la risposta che, secondo me, non ammette replica: il sacerdozio – gli dissi – non и una carriera, и un apostolato!
– Cosм la penso. E ho voluto scriverlo in queste note, perchй – con l'aiuto del Signore – non ci dimentichiamo mai della differenza.

583. L'avere spirito cattolico comporta che deve gravare sulle nostre spalle la sollecitudine per tutta la Chiesa, non solo di questa o quella porzione concreta; ed esige che la nostra preghiera si estenda da nord a sud, da est a ovest, con generosa supplica.
Comprenderai cosм l'esclamazione – la giaculatoria – di quell'amico, di fronte al disamore di tanti verso la nostra Santa Madre: mi duole la Chiesa!

584. «Pesa su di me la sollecitudine per tutte le chiese», scriveva San Paolo; e questo sospiro dell'Apostolo ricorda a tutti i cristiani – anche a te! – la responsabilitа di mettere ai piedi della Sposa di Cristo, della Santa Chiesa, ciт che siamo e ciт che possiamo, amandola fedelissimamente, anche a costo dei propri averi, dell'onore e della vita.

585. Non ti spaventare – e, nella misura del possibile, reagisci – di fronte alla congiura del silenzio, con cui vogliono imbavagliare la Chiesa. Alcuni impediscono che si oda la sua voce; altri non permettono che si veda l'esempio di coloro che predicano con le opere; altri cancellano ogni traccia di buona dottrina..., e moltissimi non la sopportano.
Non ti spaventare, ripeto, ma non stancarti di fare da altoparlante agli insegnamenti del Magistero.

586. Fatti ogni giorno piщ «romano», ama questa condizione benedetta che adorna i figli dell'unica e vera Chiesa, dato che Cristo ha voluto cosм.

587. La devozione alla Vergine risveglia, nelle anime cristiane, l'impulso soprannaturale a operare come «domestici Dei» – come membri della famiglia di Dio.

 «    Vittoria    » 

588. Imita la Vergine Santa: soltanto il pieno riconoscimento del nostro nulla puт renderci preziosi agli occhi del Creatore.

589. Sono persuaso che Giovanni, l'Apostolo giovane, rimane accanto a Cristo sulla Croce perchй la Madre lo attrae: tanto puт l'Amore della Madonna!

590. Non otterremo mai l'autentica gioia soprannaturale e umana, il «vero» buonumore, se non imitiamo «davvero» Gesщ; se non siamo umili, come Lui.

591. Il darsi sinceramente agli altri и di tale efficacia, che Dio lo premia con un'umiltа piena di allegria.

592. L'umiliazione, l'annientamento, il nascondersi e scomparire, devono essere totali, assoluti.

593. Umiltа sincera: che cosa potrа turbare lui che reputa diletto le ingiurie, poichй sa di non meritare altro trattamento?

594. Gesщ mio: ciт che и mio и tuo, perchй ciт che и tuo и mio, e ciт che и mio lo abbandono in Te.

595. Sei capace di passare per queste umiliazioni, che Dio ti chiede, in cose che non hanno importanza, che non offuscano la veritа? – No?: allora non ami la virtщ dell'umiltа!

596. La superbia intorpidisce la caritа. – Chiedi ogni giorno al Signore – per te e per tutti – la virtщ dell'umiltа, perchй con gli anni la superbia aumenta, se non la si corregge in tempo.

597. C'и qualcosa di piщ antipatico di un bambino che si atteggia a uomo adulto? Di che simpatia potrа godere dinnanzi al suo Dio un poveruomo – un bambino –, che fa il grande, gonfio di superbia, convinto del proprio valore, che confida solo in sй stesso?

598. Certamente tu puoi dannarti. Ne sei giustamente convinto, perchй nel tuo cuore ci sono i germi di ogni malvagitа.
Perт, se ti fai bambino davanti a Dio, questo fatto ti porterа a unirti a tuo Padre-Dio e a tua Madre Santa Maria. E, vedendoti bambino, San Giuseppe e il tuo Angelo Custode non ti lasceranno senza protezione.
– Abbi fede, fa' quello che puoi, penitenza e Amore!, e saranno Loro a mettere quello che manca.

599. Quanto costa vivere l'umiltа!, perchй – afferma la saggezza popolare cristiana – «la superbia muore ventiquattr'ore dopo la morte della persona».
Pertanto, quando – contrariamente a ciт che ti dice chi ha ricevuto grazia speciale da Dio per orientare la tua anima – pensi di aver ragione tu, convinciti che «non hai affatto ragione».

600. Servire i bambini e dare loro formazione; assistere con affetto i malati.
Per farsi capire dalle anime semplici, bisogna umiliare l'intelligenza; per comprendere i poveri malati, bisogna umiliare il cuore. E cosм, messe in ginocchio l'intelligenza e la carne, и facile arrivare a Gesщ, per il cammino sicuro della miseria umana, della propria miseria, che porta ad annullarsi, per lasciare che Dio costruisca sul nostro nulla.

601. Proposito: senza una vera necessitа, non parlerт mai delle mie cose personali.

602. Sii grato al Signore per la sicurezza che Egli ti dа! Perchй non и testardaggine: и luce di Dio, che ti fa sentire saldo, come sulla roccia, mentre altri, a cui tocca fare una parte ingrata – pur essendo molto buoni –, sembrano sprofondare nella sabbia..., privi del fondamento della fede.
Chiedi al Signore che le esigenze della virtщ della fede si compiano nella tua vita e in quella di tutti.

603. Se io fossi fatto diversamente, se dominassi di piщ il mio temperamento, se ti fossi piщ fedele, Signore, in che modo meraviglioso ci aiuteresti!

604. Gli aneliti di riparazione, che tuo Padre Dio mette nella tua anima, saranno soddisfatti, se unisci la tua povera espiazione personale ai meriti infiniti di Gesщ.
– Rettifica l'intenzione, ama il dolore in Lui, con Lui e per Lui.

605. Non sai se hai fatto progressi, nй quanti... – A che ti servirebbe questo calcolo?...
– L'importante и che perseveri, che il tuo cuore arda di fuoco, che tu veda piщ luce e piщ ampio orizzonte...: che ti prodighi per le nostre intenzioni, che le intuisca – anche se non le conosci – e che per tutte preghi.

606. Digli: Gesщ, non vedo neppure un fiore fresco nel mio giardino: tutti hanno difetti..., sembra che tutti abbiano perduto il colore e il profumo. Povero me! Prono nel letame, nella polvere: cosм. Questo и il posto adatto a me.
– In questo modo – umiliandoti –, Egli vincerа in te, e otterrai la vittoria.

607. Ti ho capito bene, quando concludevi: decisamente non arrivo quasi neppure all'altezza di un somarello..., del somarello che fu il trono di Gesщ quando entrт in Gerusalemme: resto nel vile mucchietto di stracci sporchi, che perfino il piщ povero straccivendolo disprezza.
Ma ti ho fatto notare: eppure, il Signore ti ha scelto e vuole che tu sia suo strumento. Pertanto, il fatto – reale – di vederti cosм miserabile, deve diventare una ragione in piщ per essere grato a Dio della sua chiamata.

608. Il canto umile e gioioso di Maria, nel Magnificat, ci ricorda l'infinita generositа del Signore con quanti si fanno come bambini, con quanti si abbassano e sanno sinceramente di essere nulla.

609. И molto gradito a Dio il riconoscimento della sua bontа attraverso la recita di un Te Deum di ringraziamento, ogni volta che succede qualcosa di straordinario, senza badare se и – come dice il mondo – favorevole o avverso: perchй, anche se il colpo di scalpello ferisce la carne, venendo dalle sue mani di Padre, и pur sempre una prova di Amore, che elimina le nostre spigolositа per avvicinarci alla perfezione.

610. Gli uomini, quando vogliono realizzare un certo lavoro, cercano di usare i mezzi appropriati.
Se io fossi vissuto secoli fa, avrei usato una penna d'oca per scrivere; oggi uso una penna stilografica.
Dio, invece, quando vuole compiere un'opera, sceglie mezzi sproporzionati, perchй si veda – quante volte me lo avrai sentito dire! – che l'opera и sua.
Pertanto, tu e io, che conosciamo il peso enorme delle nostre miserie, dobbiamo dire al Signore: sebbene io sia miserabile, non dimentico di essere strumento divino nelle tue mani.

611. Dedicheremo tutte le aspirazioni della nostra vita – grandi e piccole – alla gloria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
– Ricordo con commozione il lavoro di quei brillanti universitari – due di ingegneria e due di architettura –, impegnati con gioia nell'istallazione materiale di una residenza di studenti. Non appena ebbero collocata la lavagna in un'aula, la prima cosa che scrissero quei quattro artisti fu: «Deo omnis gloria» – a Dio tutta la gloria.
– Lo so, Gesщ, che ne provasti piacere.

612. Dovunque ti trovi, ricordati che il Figlio dell'uomo non и venuto per essere servito, ma per servire, e convinciti che chi vuole seguirlo non dovrа pretendere altra linea di condotta.

613. Dio ha su di noi, suoi figli, un diritto speciale: il diritto alla nostra corrispondenza al suo amore, nonostante i nostri errori personali. Questa convinzione, mentre ci impone una responsabilitа, che non possiamo sfuggire, ci dа piena sicurezza: siamo strumenti nelle mani di Dio, strumenti su cui Egli conta ogni giorno e, per questo, ogni giorno, ci sforziamo di servirlo.

614. Il Signore si aspetta che gli strumenti facciano il possibile per essere ben disposti: e tu devi fare in modo che non manchi mai la tua buona disposizione.

615. Capisco che ogni Avemaria, ogni saluto alla Vergine, и un nuovo palpito di un cuore innamorato.

616. La nostra vita – di noi cristiani – deve essere molto usuale: cercare di far bene, tutti i giorni, le stesse cose che siamo obbligati a vivere; realizzare nel mondo la nostra missione divina, compiendo il piccolo dovere di ogni istante.
– O, meglio: sforzandoci di compierlo, perchй, a volte, non ci riusciremo e, alla sera, nell'esame, dovremo dire al Signore: non ti offro virtщ; oggi ti posso offrire solo difetti, ma – con la tua grazia – arriverт a dichiararmi vincitore.

617. Desidero di tutto cuore che, per la misericordia di Dio, Egli – nonostante i tuoi peccati (mai piщ offendere Gesщ!) – ti faccia «vivere abitualmente la vita felice di amare la sua Volontа».

618. Nel servizio di Dio, non ci sono mansioni di scarso rilievo: tutte sono molto importanti.
– L'importanza della mansione dipende dal livello spirituale di chi la svolge.

619. Non ti rallegra la sicura certezza che Dio si interessa perfino delle cose piщ piccole che riguardano le sue creature?

620. Dichiaragli di nuovo che vuoi efficacemente essere suo: oh, Gesщ, aiutami, fammi tuo per davvero: che io arda e mi consumi, a forza di piccole cose, non notate da nessuno.

621. Santo Rosario. – Le gioie, i dolori e le glorie della vita della Vergine intessono una corona di lodi, ininterrottamente ripetute dagli Angeli e dai Santi del Cielo..., e da chi ama nostra Madre qui sulla terra.
– Pratica quotidianamente questa devozione santa, e diffondila.

622. Il battesimo ci rende «fideles» – fedeli, parola che, come l'altra, «sancti» – santi, i primi seguaci di Gesщ usavano per indicarsi tra di loro, e che ancor oggi и in uso: si parla dei «fedeli» della Chiesa.
– Pensaci!

623. Dio non si lascia superare in generositа, e – tienilo per certo! – concede la fedeltа a chi gli si arrende.

624. Sii esigente con te stesso, senza paura. Nella loro vita nascosta, molte anime fanno cosм, perchй brilli solo il Signore.
Vorrei che tu e io reagissimo come quella persona – che voleva essere tutta di Dio – nella festa della Sacra Famiglia, che allora si celebrava durante l'ottava dell'Epifania.
– «Non mi mancano piccole croci. Una di ieri – mi и costata, fino alle lacrime – mi ha fatto riflettere, oggi, che San Giuseppe, mio Padre e Signore, e mia Madre Santa Maria non hanno voluto lasciare "il loro bambino" senza il regalo dell'Epifania. E il regalo mi и servito di luce per riconoscere la mia ingratitudine verso Gesщ, a causa della poca corrispondenza alla grazia, e l'enorme errore che commetto nell'oppormi, con il mio comportamento grossolano, alla Santissima Volontа di Dio che mi vuole come suo strumento».

625. Quando le sante donne giunsero al sepolcro, si avvidero che la pietra era stata rimossa.
Succede sempre cosм!: quando ci decidiamo a fare ciт che dobbiamo, le difficoltа si superano facilmente.

626. Convinciti che, se non impari a obbedire, non sarai efficace.

627. Quando ricevi un ordine, nessuno ti superi nel saper obbedire!, sia che faccia caldo o freddo, che te la senta o che sia stanco, che tu sia giovane o non piщ tanto.
Una persona che «non sa obbedire», non imparerа mai a comandare.

628. Sciocchezza madornale se il Direttore si accontenta che un'anima dia quattro, quando puт dare dodici.

629. Tu devi obbedire – o devi comandare – mettendoci sempre molto amore.

630. Io vorrei – aiutami con la tua preghiera – che, nella Santa Chiesa, ci sentissimo tutti membra di un solo corpo, come ci chiede l'Apostolo; e vivessimo a fondo, senza indifferenze, le gioie, le tribolazioni, l'espansione della nostra Madre, una, santa, cattolica, apostolica, romana.
Vorrei che vivessimo l'identitа degli uni con gli altri, e di tutti con Cristo.

631. Persuaditi, figliolo, che disunirsi, nella Chiesa, и morire.

632. Chiedi a Dio che nella Santa Chiesa, nostra Madre, i cuori di tutti siano, come nella primitiva cristianitа, un solo cuore, perchй fino alla fine dei secoli si compiano davvero le parole della Scrittura: «Multitudinis autem credentium erat cor unum et anima una» – la moltitudine dei fedeli aveva un cuore solo e un'anima sola.
– Ti parlo molto sul serio: che per causa tua non venga lesa questa santa unitа. Portalo alla tua orazione!

633. La fedeltа al Romano Pontefice implica un obbligo chiaro e determinato: conoscere il pensiero del Papa, espresso nelle Encicliche o in altri documenti, e fare quanto и in noi perchй tutti i cattolici diano ascolto al magistero del Santo Padre, e adeguino a questi insegnamenti il loro agire nella vita.

634. Chiedo ogni giorno, con tutto il cuore, che il Signore ci conceda il dono delle lingue. Un dono delle lingue che non consiste nella conoscenza di vari idiomi, ma nel sapersi adattare alle capacitа di chi ascolta.
– Non si tratta di «parlare sciocco perchй il volgo intenda», bensм di parlare da sapiente, da cristiano, ma in modo accessibile a tutti.
– Questo и il dono delle lingue che chiedo al Signore e alla sua Madre benedetta per i suoi figli.

635. La malizia di alcuni e l'ignoranza di molti: ecco il nemico di Dio, della Chiesa.
– Confondiamo il malvagio, illuminiamo l'intelligenza dell'ignorante... Con l'aiuto di Dio, e con il nostro sforzo, salveremo il mondo.

636. Dobbiamo fare in modo che, in tutte le attivitа intellettuali, vi siano persone rette, di autentica coscienza cristiana, dalla vita coerente, che impieghino le armi della scienza al servizio dell'umanitа e della Chiesa.
Perchй non mancheranno mai nel mondo, come accadde quando Gesщ venne sulla terra, nuovi Erodi che cerchino di sfruttare le conoscenze scientifiche, persino falsandole, per perseguitare Cristo e quanti sono di Cristo.
Che grande lavoro ci attende!

637. Nel tuo lavoro di anime – lavoro di anime deve essere ogni tua occupazione –, riempiti di fede, di speranza, di amore, perchй tutte le difficoltа si superano.
Per confermarci in questa veritа, il salmista ha scritto: «Et Tu, Domine, deridebis eos: ad nihilum deduces omnes gentes» – Tu, Signore, ti burlerai di loro: li ridurrai in niente.
Queste parole ratificano il «non praevalebunt» – i nemici di Dio non prevarranno: non hanno potere alcuno contro la Chiesa e contro quanti – strumenti di Dio – servono la Chiesa.

638. La nostra Santa Madre Chiesa, in magnifica espansione di amore, va spargendo la semente del Vangelo per tutto il mondo. Da Roma alla periferia.
– Collaborando a questa espansione, per l'orbe intero, porta al Papa la periferia, perchй tutta la terra sia un solo gregge e un solo Pastore: un solo apostolato!

639. «Regnare Christum volumus!» – vogliamo che Cristo regni. «Deo omnis gloria!» – a Dio tutta la gloria.
Questo ideale di combattere – e vincere – con le armi di Cristo, si farа realtа solamente per mezzo dell'orazione e del sacrificio, della fede e dell'Amore.
– Forza, dunque..., a pregare, e credere, e soffrire, e Amare!

640. Il lavoro della Chiesa, ogni giorno, и come un grande arazzo, che offriamo al Signore, perchй tutti noi battezzati siamo Chiesa.
– Se adempiamo il nostro compito – con fedeltа e dedizione – questo grande arazzo sarа bello e senza difetti. – Se perт qualcuno allenta un filo qua, un altro lа, un altro dall'altra parte..., invece di un bell'arazzo avremo uno straccio ridotto a brandelli.

641. Perchй non ti decidi a fare una correzione fraterna? – Si soffre nel riceverla, perchй umiliarsi costa, almeno all'inizio. Ma, farla, costa sempre. Tutti lo sanno perfettamente.
L'esercizio della correzione fraterna и il miglior modo di aiutare, dopo la preghiera e il buon esempio.

642. Per la fiducia che Egli ripone in te, avendoti chiamato nella Chiesa, devi avere la misura, la serenitа, la fortezza, la prudenza – umana e soprannaturale – della persona matura, che molti acquistano col passare degli anni.
Non dimenticare che cristiano significa, come abbiamo imparato nel Catechismo, uomo – donna – che possiede la fede di Cristo.

643. Vuoi essere forte? – Per prima cosa, renditi conto che sei molto debole; e, poi, confida in Cristo, che и Padre e Fratello e Maestro, e che ci rende forti, dandoci i mezzi per vincere: i sacramenti. Vivili!

644. Ti capivo bene quando mi confidavi: voglio lasciarmi imbevere dalla liturgia della Messa.

645. Valore della pietа nella Santa Liturgia!
Non mi meravigliт affatto il commento di una persona che giorni fa parlava di un sacerdote esemplare, morto di recente: che santo era!
– Lei lo conosceva bene?, gli domandai.
– No – mi rispose –, ma una volta l'ho visto celebrare la Santa Messa.

646. Tu che ti dici cristiano, devi vivere la Santa Liturgia della Chiesa, mettendo vero interesse nel pregare e mortificarti per i sacerdoti – specialmente per i nuovi sacerdoti –, nei giorni indicati per questa intenzione, e quando sai che ricevono il Sacramento dell'Ordine.

647. Offri l'orazione, l'espiazione e l'azione per questo fine: «Ut sint unum!» – perchй tutti noi cristiani abbiamo una sola volontа, un solo cuore, un solo spirito: perchй «omnes cum Petro ad Iesum per Mariam!» – tutti, ben uniti al Papa, andiamo a Gesщ, per mezzo di Maria.

648. Mi domandi, figlio mio, che cosa puoi fare perchй io sia veramente contento di te.
– Se il Signore и soddisfatto di te, lo sono anch'io. E tu puoi sapere se Egli и contento di te, dalla pace e dalla gioia nel tuo cuore.

649. Caratteristica evidente di un uomo di Dio, di una donna di Dio, и la pace della sua anima: ha «la pace» e dа la pace alle persone che frequenta.

650. Abмtuati a rispondere alle sassate dei poveri «odiatori» con una sassaiola di Avemarie.

651. Non ti preoccupare se il tuo lavoro adesso sembra sterile. Quando la semina и di santitа, non va perduta; altri raccoglieranno il frutto.

652. Anche se ottieni poche luci nell'orazione, anche se ti sembra stentata, arida..., devi considerare, con sguardo sempre nuovo e sicuro, la necessitа di perseverare in tutti i particolari della tua vita di pietа.

653. Ti rincuoravi dinanzi alle difficoltа dell'apostolato, pregando cosм: «Signore, Tu sei sempre lo stesso. Dammi la fede di quegli uomini che seppero corrispondere alla tua grazia e che operarono – nel tuo Nome – grandi miracoli, veri prodigi...». – E concludevi: «So che lo farai; ma so anche che vuoi che te lo chiediamo, che vuoi che ti cerchiamo, che bussiamo con forza alle porte del tuo Cuore».
– Alla fine, rinnovasti la decisione di perseverare nell'orazione umile e fiduciosa.

654. Quando ti vedi afflitto..., e anche nell'ora del trionfo, ripeti: Signore, non lasciarmi, non abbandonarmi, aiutami come una creatura inesperta, portami sempre per mano!

655. «Aquae multae non potuerunt exstinguere caritatem!» – la violenza delle acque non ha potuto spegnere il fuoco della caritа. – Ti offro due interpretazioni di queste parole della Sacra Scrittura. – La prima: la moltitudine dei tuoi peccati passati – e tu ne sei ben pentito – non ti separerа dall'Amore del nostro Dio; e l'altra: le acque dell'incomprensione, delle contrarietа, che forse patisci, non dovranno interrompere il tuo lavoro apostolico.

656. Portare a termine!, portare a termine! – Figlio mio, «qui perseveraverit usque in finem, hic salvus erit» – si salverа chi persevera sino alla fine.
– E noi figli di Dio abbiamo a disposizione i mezzi, e tu anche!: completeremo il tetto, perchй tutto possiamo in Colui che ci conforta.
– Con il Signore non ci sono cose impossibili: si superano sempre.

657. A volte il futuro immediato si presenta pieno di preoccupazioni, se perdiamo la visione soprannaturale degli avvenimenti.
– Quindi, figlio mio, ancora una volta, fede..., e piщ opere. Cosм и certo che nostro Padre-Dio continuerа a risolvere i tuoi problemi.

658. La provvidenza ordinaria и un miracolo continuo, ma... Egli impiegherа mezzi straordinari, quando sia necessario.

659. L'ottimismo cristiano non и ottimismo dolciastro, e neppure la fiducia umana che tutto andrа bene.
И un ottimismo che affonda le sue radici nella coscienza della libertа e nella sicurezza del potere della grazia; un ottimismo che porta a essere esigenti con noi stessi, a sforzarci per corrispondere in ogni momento alle chiamate di Dio.

660. Il giorno del trionfo del Signore, della sua Risurrezione, и definitivo. Dove sono i soldati che le autoritа avevano messo di guardia? Dove sono i sigilli che erano stati posti sulla pietra del sepolcro? Dove sono coloro che condannarono il Maestro? Dove sono quelli che crocifissero Gesщ?... Di fronte alla sua vittoria, avviene la grande fuga di quei poveri miserabili.
Riйmpiti di speranza: Gesщ Cristo vince sempre.

661. Se cerchi Maria, «necessariamente» troverai Gesщ, e apprenderai – con profonditа sempre maggiore – che cosa c'и nel Cuore di Dio.

662. Quando ti appresti a fare un lavoro apostolico, applica a te stesso quello che diceva un uomo che cercava Dio: «Oggi comincio a predicare un corso di esercizi per sacerdoti. Dio voglia che ne ricaviamo molto frutto: io, per primo!».
– E piщ tardi: «Sono trascorsi vari giorni di esercizi. I partecipanti sono centoventi. Spero che il Signore faccia un buon lavoro nelle nostre anime».

663. Figliolo, vale la pena che tu sia umile, ubbidiente, leale, che ti impregni dello spirito di Dio, per portarlo – dal posto che occupi, dal tuo luogo di lavoro – a tutte le genti che popolano il mondo!

664. In guerra, servirebbe ben poco il coraggio dei soldati che fronteggiano il nemico, se non vi fossero altre persone che senza prendere parte, in apparenza, al combattimento, forniscono munizioni e viveri e medicinali ai combattenti...
– Senza la preghiera e il sacrificio di tante anime, non ci sarа vero apostolato di azione.

665. Il potere di fare miracoli! Quante anime morte, e persino in putrefazione, risusciterai, se permetti a Cristo di agire dentro di te.
In quei tempi, narrano i Vangeli, il Signore passava ed essi, i malati, lo invocavano e lo cercavano. Anche ora, con la tua vita cristiana, и Gesщ che passa e, se tu lo assecondi, quanti potranno conoscerlo, invocarlo, chiedergli aiuto, e si apriranno loro gli occhi alle luci meravigliose della grazia.

666. Ti ostini ad andare a tuo modo, e il tuo lavoro и sterile.
Obbedisci, sii docile: infatti, come и necessario mettere ogni rotella di una macchina al suo posto (altrimenti si ferma, o se ne deformano i pezzi; e di certo non rende, o il suo rendimento и molto scarso), cosм anche un uomo o una donna, tolti dal loro campo di azione, saranno piщ un ostacolo che uno strumento di apostolato.

667. L'apostolo non ha altro fine che lasciare agire il Signore, rendersi disponibile.

668. Anche i primi Dodici erano stranieri nelle regioni che evangelizzavano, e incappavano in persone che costruivano il mondo su basi diametralmente opposte alla dottrina di Cristo.
– Guarda: aldilа di queste circostanze avverse, si sapevano depositari del messaggio divino della Redenzione. E l'Apostolo esclama: «Guai a me se non predicassi il Vangelo!».

669. L'efficacia corredentrice, eterna!, delle nostre vite puт realizzarsi solo con l'umiltа, scomparendo, perchй gli altri scoprano il Signore.

670. I figli di Dio debbono essere, nella loro azione apostolica, come certe potenti centrali elettriche: riempiranno il mondo di luce, senza che se ne veda la fonte.

671. Gesщ dice: «Chi ascolta voi ascolta me».
– Credi ancora che siano le tue parole a convincere gli uomini?... Inoltre, non dimenticare che lo Spirito Santo puт avvalersi per i suoi piani dello strumento piщ inetto.

672. Come si attagliano mirabilmente ai figli di Dio queste parole di Sant'Ambrogio! Parla del somarello legato all'asina, di cui Gesщ aveva bisogno per il suo trionfo, e commenta: «Solo un ordine del Signore poteva scioglierlo. Lo slegarono le mani degli Apostoli. Per un fatto del genere, si richiedono un modo di vivere e una grazia speciale. Sii anche tu apostolo, per poter liberare quelli che sono prigionieri».
– Consentimi di aggiungere un commento a questo testo: quante volte, per mandato di Gesщ, dovremo sciogliere i legami delle anime, perchй Egli ne ha bisogno per il suo trionfo! Siano di apostolo le nostre mani, e le nostre azioni, e la nostra vita... Allora Dio ci darа anche grazia di apostolo, per rompere i ceppi degli incatenati.

673. Non possiamo mai attribuire a noi stessi il potere di Gesщ, che passa in mezzo a noi. Il Signore passa, e trasforma le anime, quando noi ci mettiamo tutti vicino a Lui, con un solo cuore, con un solo sentire, con un solo desiderio di essere buoni cristiani: perт и Lui, non tu, nй io. И Gesщ che passa!
– E, inoltre, Egli rimane nei nostri cuori – nel tuo e nel mio! –, e nei nostri tabernacoli.
– И Gesщ che passa, e Gesщ che rimane. Rimane in te, in ciascuno di voi e in me.

674. Il Signore ha voluto farci corredentori con Lui.
Per questo, per aiutarci a comprendere questa cosa meravigliosa, muove gli evangelisti a narrare tanti grandi prodigi. Egli poteva trarre il pane da dove voleva..., e invece no! Cerca la cooperazione umana: ha bisogno di un bambino, di un ragazzo, di qualche pezzo di pane e di qualche pesce.
– Ha bisogno di te e di me, ed и Dio! – Questo ci deve spingere a essere generosi, nella nostra corrispondenza alle sue grazie.

675. Se lo aiuti, anche se con un nonnulla, come fecero gli Apostoli, Egli и disposto a operare miracoli, a moltiplicare i pani, a cambiare le volontа, a dar luce alle intelligenze piщ ottenebrate, a far sм – con una grazia straordinaria – che siano capaci di rettitudine quelli che non lo sono mai stati.
Tutto questo... e piщ ancora, se lo aiuti con quello che hai.

676. Gesщ и morto. И cadavere. Le sante donne non speravano piщ nulla. Avevano visto come era stato maltrattato e come era stato crocifisso: com'era ben presente ai loro occhi la violenza della Passione sofferta!
Sapevano anche che i soldati custodivano il luogo, sapevano che il sepolcro era completamente chiuso: chi ci toglierа la pietra dell'ingresso?, si domandavano, perchй era un enorme masso. Tuttavia..., nonostante tutto, accorrono per stare con Lui.
Guarda, le difficoltа – grandi e piccole – si vedono subito..., perт, se c'и amore, non ci si ferma agli ostacoli, e si procede con audacia, con decisione, con coraggio: non ammetti di provare vergogna nel contemplare lo slancio, l'intrepido coraggio di queste donne?

677. Maria, tua Madre, ti porterа all'Amore di Gesщ. E lм starai «cum gaudio et pace» – con gioia e pace, sempre «portato» – perchй da solo cadresti e ti copriresti di fango – a grandi passi, per credere, per amare e per soffrire.

 «    Lavoro    » 

678. Dall'insegnamento paolino, sappiamo che dobbiamo rinnovare il mondo nello spirito di Cristo, che dobbiamo mettere il Signore nell'alto e nel profondo di tutte le cose.
– Ti pare che tu lo stia facendo nella tua occupazione, nel tuo lavoro professionale?

679. Perchй non provi a trasformare in servizio di Dio la tua vita tutta: il lavoro e il riposo, il pianto e il sorriso?
– Lo puoi..., e lo devi!

680. Tutte e singole le creature, tutti gli avvenimenti di questa vita, senza eccezione, devono essere gradini che ti portano a Dio, che ti muovono a conoscerlo e ad amarlo, a ringraziarlo, e a fare in modo che tutti lo conoscano e lo amino.

681. Siamo obbligati a lavorare, e a lavorare coscienziosamente, con senso di responsabilitа, con amore e perseveranza, senza trascuratezze e leggerezze: perchй il lavoro и un comandamento di Dio, e a Dio, come dice il salmista, bisogna obbedire «in laetitia» – con gioia!

682. Dobbiamo conquistare, per Cristo, ogni valore umano nobile.

683. Quando si vive davvero la caritа, non rimane tempo per cercare sй stessi; non c'и spazio per la superbia; non avremo in mente altro che occasioni di servire!

684. Qualsiasi attivitа – umanamente importante o no – deve trasformarsi per te in un mezzo per servire il Signore e gli uomini: и questa la vera misura della sua importanza.

685. Lavora sempre, e in tutto, con sacrificio, per mettere Cristo al vertice di tutte le attivitа umane.

686. La corrispondenza alla grazia sta anche nelle piccole cose della giornata, che sembrano senza importanza e, invece, hanno la trascendenza dell'Amore.

687. Non bisogna dimenticare che il lavoro umanamente degno, nobile e onesto, puт – e deve! – essere elevato all'ordine soprannaturale, e diventare un'occupazione divina.

688. Gesщ, nostro Signore e Modello, crescendo e vivendo come uno di noi, ci rivela che l'esistenza umana – la tua –, le occupazioni comuni e ordinarie, hanno un senso divino, di eternitа.

689. Ammira la bontа di Dio nostro Padre: non ti riempie di gioia la certezza che la tua casa, la tua famiglia, il tuo paese, che ami follemente, sono materia di santitа?

690. Figlia mia, che hai formato una famiglia, mi piace ricordarti che voi donne – lo sai bene! – avete molta fortezza che sapete avvolgere di speciale dolcezza, perchй non venga notata. E, con questa fortezza, potete fare del marito e dei figli strumenti di Dio, o diavoli.
– Tu li farai sempre strumenti di Dio: il Signore conta sul tuo aiuto.

691. Mi commuove che l'Apostolo qualifichi il matrimonio cristiano come «sacramentum magnum» – sacramento grande. Anche da ciт deduco che il lavoro dei genitori и importantissimo.
– Partecipate del potere creatore di Dio e, per questo, l'amore umano и santo, nobile e buono: una gioia del cuore, alla quale il Signore – nella sua provvidenza amorosa – vuole che alcuni di noi liberamente rinunciamo.
– Ogni figlio che Dio vi concede и una grande benedizione divina: non abbiate paura di avere figli!

692. Nelle mie conversazioni con tante coppie di sposi, insisto nel dire che finchй sono in vita loro e i loro figli, devono aiutarli a essere santi, pur sapendo che sulla terra nessuno di noi sarа santo. Non faremo altro che lottare, lottare e lottare.
– E aggiungo: voi, madri e padri cristiani, siete un grande motore spirituale, che manda ai vostri cari la fortezza di Dio per lottare, per vincere, perchй siano santi. Non defraudateli!

693. Non aver paura di amare le anime, per Lui; non ti preoccupare se ami i tuoi sempre di piщ, purchй, pur amandoli tanto, ami Lui milioni di volte di piщ.

694. «Coepit facere et docere» – Gesщ cominciт a fare e poi a insegnare: tu e io dobbiamo dare la testimonianza dell'esempio, perchй non possiamo condurre una doppia vita: non possiamo insegnare quello che non mettiamo in pratica. In altre parole, dobbiamo insegnare quello che, perlomeno, ci sforziamo di mettere in pratica.

695. Cristiano: sei obbligato a essere esemplare in tutti i campi, anche come cittadino, nell'adempimento delle leggi, orientate al bene comune.

696. Visto che sei tanto esigente sul fatto che, persino nei pubblici servizi, gli altri adempiano ai propri obblighi – и un dovere!, affermi –, hai provato a pensare se tu rispetti il tuo orario di lavoro, se lo svolgi coscienziosamente?

697. Adempi a tutti i tuoi doveri civici, senza volerti sottrarre al compimento di alcun obbligo; ed esercita tutti i tuoi diritti, per il bene della collettivitа, senza fare, imprudentemente, eccezione alcuna.
– Anche in questo devi dare testimonianza cristiana.

698. Se vogliamo davvero santificare il lavoro, dobbiamo inevitabilmente soddisfare la prima condizione: lavorare, e lavorare bene!, con serietа umana e soprannaturale.

699. La tua caritа sia amabile: non deve mancare mai sulle tue labbra, con la prudenza e la naturalezza dovute, e anche se piangi interiormente, un sorriso per tutti, un servizio non lesinato.

700. Quel lavoro finito a mezzo и solo una caricatura dell'olocausto che Dio ti chiede.

701. Se affermi che vuoi imitare Cristo..., e ti avanza tempo, vai per strade di tiepidezza.

702. Le attivitа professionali – anche il lavoro domestico и una professione di prim'ordine – sono testimonianze della dignitа della creatura umana; occasioni di sviluppo della personalitа; vincoli di unione con gli altri; fonti di risorse; mezzi per contribuire al miglioramento della societа in cui viviamo, e per promuovere il progresso dell'umanitа tutta...
– Per un cristiano, queste prospettive si allungano e si allargano ancora di piщ, perchй il lavoro – assunto da Cristo come realtа redenta e redentrice – si trasforma in mezzo e cammino di santitа, in concreta occupazione santificabile e santificatrice.

703. Il Signore ha voluto che noi suoi figli, che abbiamo ricevuto il dono della fede, manifestiamo l'originaria visione ottimistica della creazione, l'«amore per il mondo» che palpita nel cristianesimo.
– Pertanto, non deve mai mancare lo slancio nel tuo lavoro professionale, e nel tuo impegno per costruire la cittа terrena.

704. Devi essere vigilante, perchй i tuoi successi professionali o i tuoi insuccessi – che verranno! – non ti facciano dimenticare, neanche solo per un momento, qual и il vero fine del tuo lavoro: la gloria di Dio!

705. La responsabilitа cristiana nel lavoro non si traduce solo nel riempire le ore, ma nel realizzarlo con competenza tecnica e professionale... e, soprattutto, con amore di Dio.

706. Che pena ammazzare il tempo, che и un tesoro di Dio!

707. Poichй tutte le professioni oneste possono e devono essere santificate, nessun figlio di Dio ha il diritto di dire: non posso fare apostolato.

708. Dalla vita nascosta di Cristo devi trarre quest'altra conseguenza: non aver fretta..., pur avendola!
Vuol dire che, prima di tutto, c'и la vita interiore; il resto, l'apostolato, ogni apostolato, и un corollario.

709. Affronta i problemi di questo mondo con senso soprannaturale e secondo le norme morali, che non minacciano e non distruggono la personalitа, pur incanalandola.
– Darai cosм alla tua condotta una forza vitale, trascinante; e ti rafforzerai nel tuo cammino sulla retta via.

710. Dio nostro Signore ti vuole santo, affinchй tu santifichi gli altri. – E per questo и necessario che tu – con coraggio e sinceritа – guardi te stesso, guardi il Signore Dio nostro..., e dopo, soltanto dopo, guardi il mondo.

711. Sviluppa le tue qualitа nobili, umane. Possono essere l'inizio dell'edificio della tua santificazione. Nel contempo, ricorda che – come ti ho giа detto un'altra volta – nel servizio di Dio bisogna bruciare tutto, anche il «che cosa diranno», anche la cosiddetta reputazione, se necessario.

712. Hai bisogno di formazione, perchй devi avere un profondo senso di responsabilitа, che promuova e incoraggi l'azione dei cattolici nella vita pubblica, nel rispetto dovuto alla libertа di ciascuno e ricordando a tutti che devono essere coerenti con la propria fede.

713. Attraverso il tuo lavoro professionale, portato a termine con tutta la perfezione soprannaturale e umana possibile, puoi – devi! – dar criterio cristiano nei posti dove eserciti la tua professione o il tuo mestiere.

714. In quanto cristiano, hai il dovere di intervenire, di non astenerti, di prestare la tua collaborazione per servire con lealtа, e con libertа personale, il bene comune.

715. Noi figli di Dio, cittadini della stessa specie degli altri, dobbiamo prendere parte «senza paura» a tutte le attivitа e organizzazioni oneste degli uomini, perchй Cristo vi si renda presente.
Se, per trascuratezza o comoditа, ciascuno di noi, liberamente, non fa in modo di intervenire nelle opere e nelle decisioni umane, da cui dipendono il presente e il futuro della societа, nostro Signore ce ne chiederа strettamente conto.

716. Con senso di profonda umiltа – forti, come dice il Salmo, nel nome del Signore nostro Dio e non «vantandoci di carri e di cavalli» – dobbiamo fare in modo, senza rispetti umani, che non vi siano cantucci della societа nei quali Cristo non sia conosciuto.

717. Con libertа, e secondo le tue inclinazioni o qualitа, prendi parte attiva ed efficace alle associazioni oneste, pubbliche o private, del tuo paese, con una partecipazione piena di senso cristiano: queste organizzazioni non sono mai indifferenti per il bene temporale ed eterno degli uomini.

718. Impйgnati affinchй le istituzioni e le strutture umane, in cui lavori e ti muovi con pieno diritto di cittadinanza, si adeguino ai princмpi che reggono una concezione cristiana della vita.
Cosм, non dubitarne, assicuri agli uomini i mezzi per vivere in modo adeguato alla loro dignitа, e renderai possibile a molte anime di rispondere personalmente, con la grazia di Dio, alla vocazione cristiana.

719. Dovere di cristiano e di cittadino и difendere e valorizzare, per ragioni di devozione e di cultura, i monumenti disseminati per le strade e per i viottoli – crocifissi, immagini mariane, ecc. –, ricostruendo quelli che la barbarie o il tempo abbiano distrutto.

720. И necessario opporsi con ardire alle «libertа di perdizione», figlie del libertinaggio, nipoti delle passioni cattive, bisnipoti del peccato originale..., che, come si vede, discendono in linea diretta dal diavolo.

721. Per obiettivitа, e perchй non facciano altro danno, devo insistere sul fatto che non bisogna fare pubblicitа ai nemici di Dio nй «osannarli»..., neppure dopo morti.

722. Oggi la nostra Madre Chiesa и attaccata in campo sociale dai governi delle nazioni. Per questo Dio invia i suoi figli – te! – a lottare, e a diffondere la veritа in questi аmbiti.

723. Per la tua condizione di comune cittadino, proprio per questa tua «laicitа», uguale – nй piщ, nй meno – a quella dei tuoi colleghi, devi avere il coraggio, che a volte non sarа poco, di rendere «tangibile» la tua fede: siano visibili le tue opere buone e il motivo che ti spinge.

724. Un figlio di Dio – tu – non deve aver paura di vivere nell'ambiente – professionale, sociale... – che gli и proprio: non и mai solo!
– Dio nostro Signore, che ti sta sempre accanto, ti concede i mezzi perchй tu gli sia fedele e porti gli altri fino a Lui.

725. Tutto per Amore! Questo и il cammino della santitа, della felicitа.
Affronta con questo punto di mira il tuo lavoro intellettuale, le occupazioni piщ alte dello spirito e le cose piщ terra terra, quelle che tutti dobbiamo necessariamente compiere, e vivrai contento e in pace.

726. Tu, in quanto cristiano, restando nei limiti del dogma e della morale, puoi cedere in tutto ciт che и tuo, e cedere di tutto cuore...: ma in ciт che и di Gesщ Cristo, non puoi cedere!

727. Quando devi comandare, non umiliare: comportati con delicatezza; rispetta l'intelligenza e la volontа di chi ubbidisce.

728. И logico che tu debba adoperare mezzi materiali. – Metti perт un impegno molto grande per essere distaccato da tutto ciт che и terreno, per utilizzarlo pensando sempre al servizio di Dio e degli uomini.

729. Pianificare tutto? – Tutto!, mi hai detto. – D'accordo; и necessario esercitare la prudenza, perт tieni presente che le imprese umane, ardue o comuni, riservano sempre un margine di imprevisti..., e che un cristiano, inoltre, non deve sbarrare il passo alla speranza, nй prescindere dalla Provvidenza divina.

730. Devi lavorare con tale visione soprannaturale da lasciarti assorbire dalla tua attivitа solo per divinizzarla: cosм ciт che и terreno si fa divino, ciт che и temporale si fa eterno.

731. Le opere al servizio di Dio non vanno mai in rovina per mancanza di denaro: vanno in rovina per mancanza di buono spirito.

732. Non ti rallegra provare cosм da vicino la povertа di Gesщ?... Com'и bello essere privi anche del necessario! Perт come Lui: in modo nascosto e silenzioso.

733. La devozione sincera, il vero Amor di Dio, induce a lavorare, a compiere – anche se costa – il dovere di ogni giorno.

734. И stato messo in rilievo, molte volte, il pericolo delle opere senza vita interiore che le animi: perт si dovrebbe anche sottolineare il pericolo di una vita interiore – ammesso che possa esistere – senza opere.

735. La lotta interiore non ci allontana dalle nostre occupazioni terrene: ci induce a portarle a termine meglio!

736. La tua esistenza non и ripetizione di atti sempre uguali, perchй ogni atto deve essere piщ giusto, piщ efficace, piщ pieno di Amore del precedente. – Ogni giorno nuova luce, nuovo slancio!, per Lui!

737. Ogni giorno, fa' tutto il possibile per conoscere Dio, per «frequentarlo», per innamorarti ogni istante di piщ, senza pensare ad altro che al suo Amore e alla sua gloria.
Realizzerai questo programma, figlio mio, se non tralasci, a nessun costo!, i tuoi tempi di orazione, la tua presenza di Dio (con giaculatorie e comunioni spirituali, per infiammarti), la tua Santa Messa, vissuta con calma, il tuo lavoro ben finito per Lui.

738. Non condividerт mai – anche se la rispetto – l'opinione di chi separa l'orazione dalla vita attiva, come se fossero incompatibili.
Noi figli di Dio dobbiamo essere contemplativi: persone che, in mezzo al frastuono della folla, sanno trovare il silenzio dell'anima in dialogo permanente con il Signore; e sanno guardarlo come si guarda un Padre, come si guarda un Amico, che si ama alla follia.

739. Una persona devota, dalla vita di pietа non bigotta, compie il suo dovere professionale con perfezione, perchй sa che questo lavoro и preghiera innalzata a Dio.

740. La nostra condizione di figli di Dio ci porterа – insisto – ad avere spirito contemplativo in mezzo a tutte le attivitа umane – luce, sale e lievito, attraverso l'orazione, la mortificazione, la cultura religiosa e professionale –, facendo diventare realtа questo programma: quanto piщ siamo immersi nel mondo, tanto piщ dobbiamo essere di Dio.

741. L'oro puro e i diamanti stanno nelle viscere della terra, non sul palmo della mano.
La tua opera di santitа – per te e verso gli altri – dipende dal fervore, dall'allegria, di questo tuo lavoro, oscuro e quotidiano, normale e ordinario.

742. Nel nostro agire quotidiano abbiamo bisogno di un potere molto superiore a quello del leggendario re Mida: egli trasformava in oro tutto ciт che toccava.
– Noi dobbiamo trasformare – con l'amore – il lavoro umano della nostra giornata abituale in opera di Dio, di portata eterna.

743. Nella tua vita, se te lo proponi, tutto puт essere oggetto di offerta al Signore, occasione di colloquio con il Padre tuo celeste, che ha sempre in serbo e concede luci nuove.

744. Lavora con allegria, con pace, alla presenza di Dio.
– In questo modo, inoltre, realizzerai il tuo compito con buon senso: lo porterai a termine anche se stremato dalla stanchezza, lo completerai per bene..., e le tue opere saranno gradite a Dio.

745. Devi intrattenere – nel corso della giornata – una conversazione costante con il Signore, che si alimenti anche delle circostanze in cui si svolge la tua attivitа professionale.
– Va' con il pensiero davanti al Tabernacolo..., e offri al Signore il lavoro che hai tra le mani.

746. Da lм, dal tuo posto di lavoro, fa' che il tuo cuore corra dal Signore, accanto al Tabernacolo, per dirgli, senza fare stranezze: Gesщ mio, ti amo.
– Non aver paura di chiamarlo cosм – Gesщ mio – e di ripeterglielo spesso.

747. Cosм intendeva dedicarsi all'orazione un sacerdote, mentre recitava l'Ufficio divino: «Seguirт la regola di dire, all'inizio: "Voglio pregare come pregano i santi", e poi inviterт il mio Angelo Custode a cantare, con me, le lodi del Signore».
Prova questa via per la tua orazione vocale, e per aumentare la presenza di Dio nel tuo lavoro.

748. Hai ricevuto la chiamata di Dio a un cammino concreto: metterti in tutti i crocevia del mondo, mentre stai – dal tuo lavoro professionale – ben messo in Dio.

749. Non perdermi mai di vista il punto di mira soprannaturale. – Rettifica l'intenzione, come si rettifica la rotta della nave in alto mare: guardando la stella, guardando Maria. E avrai la sicurezza di arrivare sempre in porto.

 «    Crogiolo    » 

750. Non ti dico di togliermi gli affetti, Signore, perchй con essi posso servirti, ma di affinarli nel crogiolo.

751. Di fronte a tutte le meraviglie di Dio, e di fronte a tutti i nostri fallimenti umani, dobbiamo riconoscere: Tu sei tutto per me: serviti di me come vuoi! – E la solitudine piщ non esisterа per te, per noi.

752. Il grande segreto della santitа si riduce ad assomigliare sempre piщ a Lui, che и l'unico e amabile Modello.

753. Quando ti metti a pregare, e non vedi nulla, e ti senti irrequieto e arido, la strada и questa: non pensare a te; volgi invece i tuoi occhi alla Passione di Gesщ Cristo, nostro Redentore.
Convinciti che anche a ciascuno di noi chiede, come a quei tre Apostoli piщ intimi, nell'Orto degli Ulivi: «Vegliate e pregate».

754. Nell'aprire il Santo Vangelo, pensa che ciт che vi si narra – opere e detti di Cristo – non devi soltanto saperlo, ma devi anche viverlo. Tutto, ogni passo riportato, и stato raccolto, particolare per particolare, perchй tu lo incarni nelle circostanze concrete della tua esistenza.
– Il Signore ha chiamato noi cattolici a seguirlo da vicino e, in questo Testo Santo, trovi la Vita di Gesщ; ma, inoltre, vi devi trovare la tua stessa vita.
Anche tu imparerai a domandare, pieno d'amore, come l'Apostolo: «Signore, che cosa vuoi che io faccia?...». – La volontа di Dio!, sentirai nella tua anima in modo perentorio.
Prendi, dunque, il Vangelo ogni giorno, e leggilo e vivilo come guida concreta. – I santi hanno fatto cosм.

755. Se davvero vuoi che il tuo cuore reagisca sicuramente, ti consiglio di metterti in una Piaga del Signore: cosм ne diverrai intimo, ti aggrapperai a Lui, sentirai palpitare il suo Cuore..., e lo seguirai in tutto ciт che ti vorrа chiedere.

756. Per noi che amiamo Gesщ, lo «scacciapensieri» и senza alcun dubbio l'orazione.

757. La Croce simbolizza la vita dell'apostolo di Cristo, con un vigore e una veritа che affascinano l'anima e il corpo, anche se a volte essa costa e se ne nota il peso.

758. Comprendo che, per Amore, tu desideri patire con Cristo: mettere le tue spalle fra Lui e i carnefici che lo flagellano; offrire il tuo capo, e non il suo, alle spine; e i tuoi piedi e le tue mani, ai chiodi;... o, almeno, far compagnia a nostra Madre Santa Maria, sul Calvario, e accusarti di deicidio per i tuoi peccati..., e soffrire e amare.

759. Mi sono proposto di frequentare di piщ il Paraclito, e di chiedere le sue luci, mi hai detto.
– Bene: ricorda perт, figliolo, che lo Spirito Santo и frutto della Croce.

760. L'amore che dа gusto, che rende felice l'anima, si fonda sul dolore: non c'и amore senza rinunzia.

761. Cristo inchiodato sulla Croce, e tu?...: ancora tutto preso dai tuoi gusti! Mi correggo: inchiodato dai tuoi gusti!

762. Non siamo – non possiamo essere! – cristiani sdolcinati: и logico che sulla terra ci siano dolore e Croce.

763. In questa nostra vita bisogna mettere in conto la Croce. Chi non mette in conto la Croce non и cristiano..., e non potrа evitare l'incontro con «la sua croce», sulla quale si dispererа.

764. Ora che la Croce и seria, pesante, Gesщ sistema le cose in modo da colmarci di pace: si fa nostro Cireneo, perchй il carico risulti leggero.
Digli, allora, pieno di fiducia: Signore, che Croce и mai questa? Una Croce senza croce. D'ora in poi, col tuo aiuto, avendo imparato la ricetta di abbandonarmi in Te, tutte le mie croci saranno sempre cosм.

765. Riafferma nella tua anima l'antico proposito di quell'amico: Signore, voglio la sofferenza, non lo spettacolo.

766. Avere la Croce, и avere la gioia: и avere Te, Signore!

767. Ciт che rende veramente infelice una persona – e persino un'intera societа – и la ricerca, affannosa ed egoistica, del benessere: lo sforzo di eliminare tutto ciт che arreca fastidio.

768. La via dell'Amore si chiama Sacrificio.

769. La Croce, la Santa Croce!, pesa. – Da una parte, i miei peccati. Dall'altra, la triste realtа delle sofferenze della Chiesa nostra Madre; l'apatia di tanti cattolici che hanno «un volere senza volere»; la separazione – per motivi diversi – da persone care; le malattie e le afflizioni, proprie e altrui...
La Croce, la Santa Croce!, pesa: «Fiat, adimpleatur...!». – Si faccia, si compia, sia lodata ed eternamente glorificata la giustissima e amabilissima Volontа di Dio su tutte le cose! Amen, Amen.

770. Quando si va dove va Cristo; quando non c'и piщ rassegnazione, ma l'anima si adegua alla Croce – prende forma di Croce –; quando si ama la Volontа di Dio; quando si ama la Croce..., allora, solo allora, la porta Lui.

771. Unisci il dolore – la Croce esterna o interiore – alla Volontа di Dio, mediante un «fiat!» generoso, e ti riempirai di gioia e di pace.

772. Segni certi della vera Croce di Cristo: la serenitа, un profondo senso di pace, un amore disposto a qualunque sacrificio, un'efficacia grande che sgorga dal Costato stesso di Gesщ, e sempre – in modo evidente – la gioia: una gioia che proviene dal sapere che chi si dona davvero и vicino alla Croce e, di conseguenza, и vicino a nostro Signore.

773. Non trascurare di vedere e di gradire la predilezione del Re che, per tutta la tua vita, segna di continuo la tua carne e il tuo spirito con il sigillo regale della Santa Croce.

774. «Porto addosso – scriveva quell'amico – un piccolo Crocifisso, con la figura tutta consumata dall'uso e dai baci, ereditato da mio padre alla morte di sua madre, che lo usava abitualmente.
Siccome и senza pregio ed и molto consumato, non mi azzarderт a regalarlo a nessuno, e cosм – nel guardarlo – aumenterа il mio amore per la Croce».

775. Cosм pregava un sacerdote, in un momento di afflizione: «Venga, Gesщ, la Croce che vuoi Tu: fin da ora la ricevo con gioia, e la benedico con la preziosa benedizione del mio sacerdozio».

776. Quando ricevi qualche colpo violento, qualche Croce, non devi affliggerti. Al contrario, con volto lieto, devi ringraziare il Signore.

777. Ieri ho visto un quadro di Gesщ defunto, che mi ha affascinato. Un angelo, con indicibile compunzione, gli bacia la mano sinistra; un altro, ai piedi del Salvatore, sostiene un chiodo estratto dalla Croce; e, in primo piano, di spalle, un angioletto bambino piange, rivolto al Cristo.
Ho chiesto al Signore che qualcuno mi regali quel quadro: и bello, effonde pietа. – Mi ha rattristato sapere che una persona cui fu mostrata la tela perchй la comprasse, la rifiutт dicendo: «Un cadavere!». Per me, sarai sempre la Vita.

778. Signore – non mi importa ripeterlo mille volte –: voglio farti compagnia, soffrendo con Te, nelle umiliazioni e nelle crudeltа della Passione e della Croce.

779. Trovare la Croce и trovare Cristo.

780. Gesщ, che il tuo Sangue divino penetri nelle mie vene, per farmi vivere, in ogni istante, la generositа della Croce.

781. Di fronte a Gesщ morto sulla Croce, prega affinchй la Vita e la Morte di Cristo siano il modello e lo stimolo della tua vita e della tua risposta alla Volontа divina.

782. Ricordalo nell'ora del dolore e dell'espiazione: la Croce и il segno di Cristo Redentore. Ha smesso di essere il simbolo del male per diventare il segnale della vittoria.

783. Metti, tra gli ingredienti del pasto, quello «squisito» della mortificazione.

784. Non и spirito di penitenza fare in certi giorni grandi mortificazioni, e in altri tralasciarle.
– Spirito di penitenza significa sapersi vincere tutti i giorni, offrendo cose – grandi e piccole – per amore e senza spettacolo.

785. Se uniamo le nostre piccolezze – le contrarietа grandi e quelle insignificanti – alle grandi sofferenze del Signore, Vittima – l'unica Vittima и Lui! –, aumenterа il loro valore, diventeranno un tesoro e, allora, prenderemo volentieri, con eleganza, la Croce di Cristo.
– E cosм non vi sarа pena che non sia vinta con rapiditа; e non vi sarа niente e nessuno a toglierci la pace e l'allegria.

786. Per essere apostolo, devi portare in te – come insegna San Paolo – Cristo crocifisso.

787. И vero! La Santa Croce porta nelle nostre vite la conferma inequivocabile che siamo di Cristo.

788. La Croce non и la pena, nй il dispiacere, nй l'amarezza... И il legno santo su cui Gesщ Cristo trionfa... e su cui trionfiamo noi quando riceviamo con gioia e con generositа ciт che Egli ci manda.

789. Oltre che dal Santo Sacrificio, hai visto che dalla tua Fede e dal tuo Amore – dalla tua penitenza, dalla tua orazione e dalla tua azione – dipende in buona parte la perseveranza dei tuoi e, a volte, persino la loro vita terrena.
– Croce benedetta, che siamo il mio Signore Gesщ – Lui –, e tu, e io a portare.

790. Oh, Gesщ, voglio essere un falт di pazzia d'Amore! Voglio che la mia sola presenza basti a incendiare il mondo, nel raggio di molti chilometri, con un fuoco inestinguibile. Voglio sapere che sono tuo. Poi, venga pure la Croce...
– Magnifico cammino!: soffrire, amare e credere.

791. Quando sei ammalato, offri con amore le tue sofferenze, e si trasformeranno in incenso che si innalza in onore di Dio e che ti santifica.

792. Devi essere, come figlio di Dio e con la sua grazia, uomo o donna forte, di desideri e di opere.
– Non siamo piante di serra. Viviamo in mezzo al mondo, e dobbiamo stare esposti a tutti i venti, al caldo e al freddo, alla pioggia e ai cicloni..., ma fedeli a Dio e alla sua Chiesa.

793. Quanto male fanno gli scherni, anche se la volontа si sforza di amarli!
– Non ti meravigliare: offrili a Dio.

794. Ti ha molto ferito lo scherno!... – Vuol dire che dimentichi troppo in fretta quello che sei.

795. Di fronte alle accuse che riteniamo ingiuste, esaminiamo la nostra condotta, di fronte a Dio, «cum gaudio et pace» – con allegra serenitа, e rettifichiamo, anche se si tratta di cose innocenti, se la caritа ce lo consiglia.
– Lottiamo per essere santi, ogni giorno di piщ: e, poi, «parlino pure», purchй a quelle parole si possa applicare la beatitudine «beati estis cum... dixerint omne malum adversus vos mentientes propter me» – beati quando vi calunnieranno per causa mia.

796. И stato detto – non ricordo da chi, nй dove – che la bufera dell'insidia si accanisce contro coloro che eccellono, come l'uragano sferza i pini piщ alti.

797. Intrighi, interpretazioni meschine – ritagliate a misura del cuore volgare di chi interpreta –, vili mormorazioni... – И una scena che purtroppo si ripete in diversi ambienti: non lavorano, e non lasciano lavorare.
Medita con calma i versetti del salmo: «Dio mio, sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. Poichй mi divora lo zelo per la tua casa, ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta»..., e continua a lavorare.

798. Non si puт fare il bene, anche se tutti sono anime buone, senza la Croce santa dei pettegolezzi.

799. «In silentio et in spe erit fortitudo vestra» – nel silenzio e nella perseveranza sarа la vostra forza..., assicura il Signore ai suoi. Tacere e confidare: due armi fondamentali al momento dell'avversitа, quando ti si negano le risorse umane.
Anche la sofferenza sopportata senza un lamento – guarda Gesщ nella sua Santa Passione e Morte – dа la misura dell'Amore.

800. Un'anima desiderosa di essere tutta di Dio e, per Lui, di tutte le anime, pregava cosм: «Signore, ti chiedo di agire in me peccatore, di rettificare e di purificare e di passare al crogiolo le mie intenzioni».

801. Mi colpм la condiscendenza – la transigenza e l'intransigenza – di quell'uomo dottissimo e santo, che diceva: sono d'accordo su tutto, purchй non sia offesa a Dio.

802. Considera il bene che hanno fatto alla tua anima coloro che, nel corso della tua vita, ti hanno danneggiato o hanno cercato di danneggiarti.
– Altri chiamano nemici questo genere di persone. Tu, cercando almeno in questo di imitare i santi, ed essendo ben poca cosa per avere o aver avuto dei nemici, chiamali «benefattori». E finirа che, a forza di raccomandarli a Dio, ti diventeranno simpatici.

803. Figlio mio, ascoltami bene: sii felice, quando ti maltrattano e ti diffamano; quando molta gente si scatena e diventa di moda sputarti addosso, perchй sei «omnium peripsema» – come spazzatura per tutti...
– Costa, costa molto. И duro, finchй – alla fine – uno si avvicina al Tabernacolo, si vede considerato come tutta la lordura del mondo, come un povero verme, e dice sinceramente: «Signore, se Tu non hai bisogno del mio onore, io che me ne faccio?».
Fino a quel momento, un figlio di Dio non sa che cos'и la felicitа: fino a quando non giunge a questa nuditа, a questa donazione, che и donazione di amore, ma fondata sulla mortificazione, sul dolore.

804. L'opposizione delle persone buone? – Cose del demonio.

805. Quando perdi la calma e diventi nervoso, и come se togliessi ragione alla ragione che hai.
In questi momenti, si ode di nuovo la voce del Maestro rivolta a Pietro che affonda nelle acque della sua mancanza di pace e del suo nervosismo: «Perchй hai dubitato?».

806. L'ordine darа armonia alla tua vita, e ti porterа la perseveranza. L'ordine darа pace al tuo cuore, e compostezza al tuo portamento.

807. Trascrivo queste parole, perchй possono dare pace alla tua anima: «Mi trovo in una situazione economica piщ angosciante che mai. Non perdo la pace. Ho la certezza assoluta che Dio, mio Padre, risolverа finalmente tutta questa faccenda.
Voglio, Signore, abbandonare nelle tue mani generose la cura di tutto ciт che и mio. Nostra Madre – tua Madre! – ti ha giа fatto risuonare all'orecchio, come a Cana: non hanno!... Io credo in Te, spero in Te, Ti amo, Gesщ: per me, niente; per loro».

808. Amo la tua Volontа. Amo la santa povertа, mia grande signora.
– E aborrisco, per sempre, tutto ciт che implichi, anche lontanamente, mancanza di adesione alla tua giustissima, amabilissima e paterna Volontа.

809. Lo spirito di povertа, di distacco dai beni terreni, va a tutto vantaggio dell'efficacia nell'apostolato.

810. Nazaret: cammino di fede, di distacco, in cui il Creatore si sottomette alle creature come al Padre suo Celeste.

811. Gesщ parla sempre con amore..., anche quando ci corregge o quando permette la tribolazione.

812. Identмficati con la Volontа di Dio..., e cosм la contrarietа non и contrarietа.

813. Dio ci ama infinitamente di piщ di quanto tu stesso ti ami... consentigli, dunque, di essere esigente con te!

814. Accetta senza paura la Volontа di Dio; formula senza esitazioni il proposito di edificare, tutta la tua vita, con ciт che ci insegna ed esige da noi la nostra fede.
– In questo modo, sii certo che, anche tra le pene e persino tra le calunnie, sarai felice, di una felicitа che ti spingerа ad amare gli altri, e a farli partecipi della tua gioia soprannaturale.

815. Se vengono le contrarietа, sii certo che sono una prova dell'amore di Padre che il Signore ha per te.

816. Nella forgia di dolore che accompagna la vita di tutte le persone che amano, il Signore ci insegna che chi cammina senza paura – anche se costa – sulle orme del Maestro, trova la gioia.

817. Irrobustisci il tuo spirito con la penitenza, in modo da non scoraggiarti mai quando giunge la contrarietа.

818. Deciditi una buona volta a proporti di identificarti con il Cristo che и la Vita!

819. Per perseverare sulle orme di Gesщ, occorre una libertа continua, una volontа continua, un continuo esercizio della propria libertа.

820. Ti meraviglia scoprire che, in ogni possibilitа di miglioramento, vi sono molti traguardi diversi...
– Sono altre strade, all'interno del «cammino», che evitano l'abitudinarismo, sempre possibile, e ti avvicinano di piщ al Signore.
– Aspira con generositа alle mete piщ alte.

821. Lavora con umiltа, e cioи conta in primo luogo sulle benedizioni di Dio, che non ti mancheranno; poi, sui tuoi buoni desideri; sui tuoi piani di lavoro; e sulle difficoltа!, senza dimenticare che, tra le difficoltа, devi mettere sempre la tua mancanza di santitа.
– Sarai un buono strumento, se lotti ogni giorno per essere migliore.

822. Mi confidasti che, nella tua orazione, aprivi il cuore al Signore con queste parole: «Considero le mie miserie, che sembrano aumentare, nonostante le tue grazie, senza dubbio per la mia mancanza di corrispondenza. Riconosco in me la carenza di qualsiasi preparazione per l'impresa che mi chiedi. E, quando leggo sui giornali che tanti e tanti uomini di prestigio, di talento e con risorse economiche, parlano e scrivono e organizzano per difendere il tuo regno..., guardo me stesso e mi ritrovo cosм nessuno, cosм ignorante e cosм povero, in una parola, cosм piccolo..., che mi riempirei di confusione e di vergogna, se non sapessi che Tu mi vuoi cosм. Oh, Gesщ! D'altra parte, sai bene quanto volentieri abbia messo ai tuoi piedi la mia ambizione... Fede e Amore: Amare, Credere e Soffrire. In questo sм che voglio essere ricco e sapiente, ma non piщ sapiente nй ricco di quanto Tu, nella tua Misericordia senza limiti, hai disposto: perchй tutto il mio prestigio e tutto il mio onore debbo cercarli nel compiere fedelmente la tua giustissima e amabilissima Volontа».
– Ti consigliai di non fermarti solo a questi buoni desideri.

823. L'amore per Dio ci invita ad alzare di peso la Croce..., a sentire sulle nostre spalle il carico dell'umanitа tutta, e a realizzare, nelle circostanze proprie della condizione e del lavoro di ciascuno, i disegni – chiari e amorosi insieme – della Volontа del Padre.

824. Il pazzo piщ grande che ci sia mai stato e che mai ci sarа и Lui. C'и pazzia piщ grande di darsi come e a chi Egli si dа?
Perchй sarebbe giа stata pazzia il farsi e restare Bambino indifeso; perт, in tal caso, anche molti cattivi si sarebbero inteneriti, e non avrebbero osato maltrattarlo. Gli parve poco: volle annichilirsi di piщ e darsi di piщ. E si и fatto cibo, si и fatto Pane.
– Divino Pazzo! Come ti trattano gli uomini?... E io stesso?

825. Gesщ, la tua pazzia d'Amore mi ruba il cuore. Te ne stai inerme e piccolo, per far grandi coloro che si cibano di Te.

826. Devi ottenere che la tua vita sia essenzialmente, totalmente!, eucaristica.

827. Mi piace chiamare il Tabernacolo carcere d'amore!
– Da venti secoli Egli и lм... volontariamente prigioniero!, per me, e per tutti.

828. Hai pensato qualche volta a come ti prepareresti per ricevere il Signore, se si potesse fare la Comunione una sola volta nella vita?
– Siamo riconoscenti a Dio per la facilitа che abbiamo di avvicinarci a Lui, ma... dobbiamo esprimere gratitudine preparandoci molto bene, per riceverlo.

829. Di' al Signore che, d'ora in poi, ogni volta che celebri la Santa Messa o vi assisti, e amministri o ricevi il Sacramento dell'Eucaristia, lo farai con una fede grande, con un amore ardente, come se fosse l'ultima volta della tua vita.
– E addolуrati, per le negligenze passate.

830. Mi spiego la tua ansia di ricevere ogni giorno la Santa Eucaristia, perchй chi si sente figlio di Dio ha un imperioso bisogno di Cristo.

831. Mentre assisti alla Santa Messa, pensa – и cosм! – che stai partecipando a un Sacrificio divino: sull'altare, Cristo torna a offrirsi per te.

832. Quando lo ricevi, digli: Signore, spero in Te; ti adoro, ti amo, aumenta la mia fede. Sii il sostegno della mia debolezza, Tu che sei rimasto nell'Eucaristia, inerme, per porre rimedio alla debolezza delle creature.

833. Dobbiamo far nostre, per assimilazione, queste parole di Gesщ: «Desiderio desideravi hoc Pascha manducare vobiscum» – ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi. In nessun altro modo potremo esprimere meglio il nostro massimo interesse e amore per il Santo Sacrificio, se non rispettando accuratamente anche la piщ piccola delle cerimonie prescritte dalla sapienza della Chiesa.
E, oltre all'Amore, deve sollecitarci la «necessitа» di somigliare a Gesщ Cristo, non solo interiormente, ma anche esternamente, nel muoverci – negli ampi spazi dell'altare cristiano – con il ritmo e l'armonia della santitа obbediente, che si identifica con la Volontа della Sposa di Cristo, e cioи con la Volontа di Cristo stesso.

834. Dobbiamo ricevere il Signore, nell'Eucaristia, come si ricevono i grandi della terra, anzi, meglio!: con ornamenti, luci, vestiti nuovi...
– E se mi domandi che pulizia, che ornamenti e che luci devi avere, ti risponderт: pulizia nei tuoi sensi, uno per uno; ornamenti nelle tue facoltа, una per una; luce in tutta la tua anima.

835. Sii anima di Eucaristia! – Se il centro dei tuoi pensieri e delle tue speranze и il Tabernacolo, come saranno abbondanti, figlio mio, i frutti di santitа e di apostolato!

836. Gli oggetti usati nel culto divino devono essere artistici, tenendo presente che il culto non и per l'arte, ma l'arte и per il culto.

837. Accorri con perseveranza davanti al Tabernacolo, fisicamente o con il cuore, per sentirti sicuro, per sentirti sereno: ma anche per sentirti amato..., e per amare!

838. Trascrivo alcune parole di un sacerdote, rivolte a coloro che lo seguivano nella sua impresa apostolica: «Quando contemplate l'Ostia Santa esposta nell'ostensorio sull'altare, pensate che amore, che tenerezza и quella di Cristo. Io me lo spiego per l'amore che vi porto; se, lavorando lontano, potessi stare allo stesso tempo accanto a ciascuno di voi, come lo farei volentieri!
Cristo, invece, puт farlo! Ed Egli, che ci ama con un amore infinitamente superiore a quello che tutti i cuori della terra possono albergare, и rimasto affinchй possiamo unirci sempre alla sua Santissima Umanitа, e per aiutarci, per consolarci, per fortificarci, affinchй siamo fedeli».

839. Non pensare che sia facile fare della vita un servizio. Tale desiderio, cosм buono, va tradotto in fatti perchй «il regno di Dio non consiste in parole, ma nella virtщ», insegna l'Apostolo; e perchй la pratica di un costante aiuto agli altri non и possibile senza sacrificio.

840. Abbi, sempre e in tutto, il medesimo sentire della Chiesa! – Acquista, perciт, la formazione spirituale e dottrinale necessaria, che faccia di te una persona di retto criterio nelle tue opzioni temporali, umile e pronto a rettificare quando ti accorgi che sbagli.
– La nobile rettifica degli errori personali и un modo, molto umano e molto soprannaturale, di esercitare la libertа personale.

841. Urge la diffusione della luce della dottrina di Cristo.
Fa' provvista di formazione, riempiti di idee chiare, della pienezza del messaggio cristiano, per poterlo poi trasmettere agli altri.
– Non aspettarti illuminazioni da Dio, che non ha motivo di dartene, dal momento che disponi di mezzi umani concreti: lo studio, il lavoro.

842. L'errore non solo ottenebra l'intelligenza, ma divide anche le volontа.
– Invece, «veritas liberabit vos» – la veritа vi libererа dalle fazioni che inaridiscono la caritа.

843. Cerchi di frequentare quel collega che ti saluta appena..., e ti costa.
– Persevera e non giudicarlo; avrа «i suoi motivi», cosм come tu rafforzi i tuoi, per raccomandarlo al Signore ogni giorno di piщ.

844. Se tu stai nel mondo a quattro zampe, come puoi meravigliarti che gli altri non siano angeli?

845. Vigila con amore per vivere la santa purezza..., perchй и piщ facile spegnere una scintilla che un incendio.
Ma tutta la diligenza umana, con la mortificazione e il cilicio e il digiuno – armi necessarie! –, quanto poco valgono senza di Te, Dio mio!

846. Ricorda costantemente che tu collabori alla formazione umana e spirituale di quanti ti circondano, e di tutte le anime – a tanto arriva la benedetta Comunione dei Santi –, in ogni momento: quando lavori e quando riposi; quando ti si vede allegro o preoccupato; quando nel tuo lavoro o in mezzo alla strada fai la tua orazione di figlio di Dio, e traspare all'esterno la pace della tua anima; quando si vede che hai sofferto – che hai pianto –, e sorridi.

847. Una cosa и la santa coazione e ben altra la violenza cieca o la vendetta.

848. Lo ha detto il Maestro: magari noi figli della luce mettessimo, nel fare il bene, almeno lo stesso impegno e l'ostinazione con cui i figli delle tenebre si dedicano alle loro opere!
– Non lamentarti: lavora, invece, per annegare il male nell'abbondanza del bene!

849. И una caritа falsa quella che danneggia l'efficacia soprannaturale dell'apostolato.

850. Dio ha bisogno di donne e di uomini sicuri, solidi, su cui ci si possa appoggiare.

851. Non viviamo per la terra, nй per il nostro onore, ma per l'onore di Dio, per la gloria di Dio, per il servizio di Dio: ecco ciт che ci deve muovere!

852. Da quando nostro Signore Gesщ Cristo ha fondato la Chiesa, questa nostra Madre ha subмto continue persecuzioni. Forse in altri tempi le persecuzioni erano fatte apertamente, e ora sono organizzate molto spesso in modo mascherato; perт, oggi come ieri, si continua a combattere la Chiesa.
– Quanto siamo obbligati a vivere, quotidianamente, da cattolici responsabili!

853. Usa, per la tua vita, questa ricetta: «Non mi ricordo di esistere. Non penso alle mie cose, perchй non me ne resta il tempo».
– Lavoro e servizio!

854. L'ineguagliabile bontа di nostra Madre Santa Maria segue queste linee direttrici: un amore portato all'estremo, nel compiere con accuratezza la Volontа divina, e una completa dimenticanza di sй stessa, contenta di stare lм, dove Dio la vuole.
– Per questo, neppure il piщ piccolo dei suoi gesti и banale. – Impara.

 «    Selezione    » 

855. Impegnato! Quanto mi piace questa parola! Noi figli di Dio ci vincoliamo – liberamente – a vivere dedicati al Signore, facendo sм che Egli domini, in modo sovrano e completo, nella nostra vita.

856. La santitа – quando и vera – trabocca, per riempire altri cuori, altre anime, della sua sovrabbondanza.
Noi figli di Dio ci santifichiamo, santificando. – Fiorisce intorno a te la vita cristiana? Pensaci ogni giorno.

857. Il Regno di Gesщ Cristo. Ecco il nostro scopo! – Pertanto, figlio mio, – generosamente! – non voler sapere nessuna delle molte ragioni che Egli ha per regnare dentro di te.
Se lo guardi, ti basterа contemplare come ti ama..., sentirai la brama di contraccambiare, gridandogli a gran voce che «lo ami in atto», e comprenderai che, se tu non lo abbandoni, Egli non ti abbandonerа.

858. Il primo passo per avvicinare gli altri alle vie di Cristo и che essi ti vedano contento, felice, sicuro nel tuo camminare verso Dio.

859. Un cattolico – uomo o donna – non puт dimenticare questa idea madre: imitare Gesщ Cristo, in tutti gli ambienti, senza respingere nessuno.

860. Nostro Signore Gesщ lo vuole: bisogna seguirlo da vicino. Non c'и altra strada.
Questa и l'opera dello Spirito Santo in ogni anima – nella tua –, e devi essere docile, per non porre ostacoli al tuo Dio.

861. Segno evidente che cerchi la santitа и – lascia che lo chiami cosм – il «sano preconcetto psicologico» di pensare abitualmente agli altri, dimenticandoti di te stesso, per avvicinarli a Dio.

862. Deve restare chiaramente inciso nella tua anima che Dio non ha bisogno di te. – La sua chiamata и amorosissima misericordia del suo Cuore.

863. Tratta con affetto, con delicatezza – con caritа cristiana! – chi и nell'errore, ma senza tollerare compromessi in ciт che и contrario alla nostra santa Fede.

864. Ricorri alla Dolce Signora, a Maria, Madre di Dio e Madre nostra, affidandole la purezza di anima e di corpo di tutti.
Dille che vuoi invocarla – e che la invochino sempre – e che vuoi vincere sempre, nei momenti brutti – o belli, e molto belli – della lotta contro i nemici della nostra condizione di figli di Dio.

865. Egli и venuto sulla terra, perchй «omnes homines vult salvos fieri» – per redimere tutti.
– Mentre lavori gomito a gomito con tante persone, ricordati sempre che non vi и anima che a Cristo non interessi!

866. Signore!, gli assicuravi, mi piace essere riconoscente; voglio esserlo sempre con tutti.
– Ebbene, guarda: non sei un sasso..., nй una quercia..., nй un mulo. Non appartieni a quegli esseri che esauriscono il loro fine quaggiщ. E questo, perchй Dio ha voluto farti uomo o donna – figlio suo – ..., e ti ama «in caritate perpetua» – con amore eterno.
– Ti piace essere riconoscente? E farai un'eccezione con il Signore? – Fa' in modo che il tuo ringraziamento, ogni giorno, sgorghi impetuoso dal tuo cuore.

867. Comprensione, caritа effettiva. Quando l'avrai ottenuta davvero, avrai il cuore grande con tutti, senza discriminazioni, e vivrai – anche con coloro che ti hanno maltrattato – il consiglio di Gesщ: «Venite a me voi tutti che siete affaticati..., e Io vi ristorerт».

868. Tratta con affetto coloro che ignorano le cose di Dio. Perт a maggior ragione devi riservare uguale trattamento a coloro che le conoscono: altrimenti, non sarai in grado di mantenere il primo proposito.

869. Se amassi davvero Dio con tutto il cuore, l'amore verso il prossimo – che a volte ti risulta cosм difficile – sarebbe una conseguenza necessaria del Grande Amore. – E non ti sentiresti nemico di nessuno, e non faresti preferenze di persone.

870. Hai l'anelito, la divina pazzia, che le anime conoscano l'Amore di Dio? Allora, nella tua vita quotidiana, offri mortificazioni, prega, compi il tuo dovere, vinciti in quel particolare cosм piccolo.

871. Digli pian piano: mio buon Gesщ, se debbo essere apostolo – apostolo di apostoli – и necessario che tu mi faccia molto umile.
Fa' che mi conosca: che io conosca me e che conosca te.
– Cosм non perderт mai di vista il mio nulla.

872. «Per Iesum Christum Dominum nostrum» – per Cristo nostro Signore. И cosм che devi fare le cose: per Cristo!
– И bene che tu abbia un cuore umano; ma se ti muovi solo perchй si tratta di una determinata persona, male! – Anche se lo fai per questo tuo fratello, per questo amico, fallo soprattutto per Gesщ Cristo!

873. La Chiesa, le anime – di tutti i continenti, di tutti i tempi presenti e futuri – si aspettano molto da te..., perт – mettitelo bene nella testa e nel cuore! – sarai sterile, se non sei santo: mi correggo, se non lotti per essere santo.

874. Lasciati modellare dai colpi – forti o delicati – della grazia. Sforzati di non essere ostacolo, ma strumento. E, se vuoi, la tua Madre Santissima ti aiuterа, e sarai canale, anzichй pietra che devia il corso delle acque divine.

875. Signore, aiutami a esserti fedele e docile, «sicut lutus in manu figuli» – come la creta nelle mani del vasaio. – E cosм non sarт io a vivere, ma sarai Tu, Amore, a vivere e operare in me.

876. Gesщ ti farа nutrire un affetto grande per tutti coloro che frequenti, un affetto che non offuscherа affatto quello che hai per Lui. Al contrario: quanto piщ amerai Gesщ, tanta piщ gente troverа posto nel tuo cuore.

877. Piщ la creatura si avvicina a Dio, piщ si sente universale: il suo cuore si dilata, perchй vi trovino posto tutti e tutto, nell'unico grande desiderio di porre l'universo ai piedi di Gesщ.

878. Quando morм sulla Croce, Gesщ aveva trentatrй anni. La giovinezza non puт servire da scusa!
Inoltre, ogni giorno che passa, sei sempre meno giovane..., anche se con Lui avrai la sua giovinezza eterna.

879. Respingi il nazionalismo, che rende difficile la comprensione e la convivenza: и una delle barriere piщ perniciose in tante circostanze storiche.
E respingilo con forza ancora maggiore – perchй sarebbe piщ che mai nocivo – se lo si volesse introdurre nel Corpo della Chiesa, dove piщ deve risplendere l'unione di tutto e di tutti nell'amore per Cristo.

880. Tu, figlio di Dio, che cosa hai fatto, fino a questo momento, per aiutare le anime di quanti ti circondano?
– Non puoi rassegnarti a questa passivitа, a questa fiacca: Egli vuole arrivare ad altri attraverso il tuo esempio, la tua parola, la tua amicizia, il tuo servizio...

881. Sacrмficati, donati, e lavora le anime a una a una, come si trattano a una a una le pietre preziose.
– Anzi, devi mettere un impegno anche maggiore, perchй и in gioco qualcosa di valore incomparabile: l'oggetto della tua cura spirituale и preparare per il servizio di Dio dei buoni strumenti, che sono costati a Cristo, ciascuno di loro!, tutto il suo Sangue.

882. Essere cristiano – e in modo particolare essere sacerdote; ricordando anche che tutti noi battezzati partecipiamo al sacerdozio regale – significa stare continuamente in Croce.

883. Se fossi coerente, ora che hai visto la sua luce, desidereresti essere tanto santo, quanto grande peccatore sei stato: e lotteresti per fare diventare realtа questo anelito.

884. Non и superbia, ma fortezza, far sentire il peso dell'autoritа, tagliando ciт che и necessario tagliare, quando il compimento della Santa Volontа di Dio lo richiede.

885. A volte, bisogna legare le mani, con rispetto e misura, senza insolenze nй scortesia. Non per vendetta, ma come rimedio. Non per castigo, ma come medicina.

886. Mi hai guardato molto serio... ma alla fine mi hai capito, quando ti dicevo: «Voglio riprodurre la vita di Cristo nei figli di Dio, a forza di meditarla, per agire come Lui e parlare solo di Lui».

887. Gesщ и rimasto nell'Eucaristia per amore..., per te.
– И rimasto, pur sapendo come l'avrebbero ricevuto gli uomini..., e come lo ricevi tu.
– И rimasto, affinchй te ne cibi, affinchй tu gli faccia visita e gli racconti le tue cose e, frequentandolo nell'orazione accanto al Tabernacolo e nella ricezione del Sacramento, ti innamori ogni giorno di piщ, e faccia in modo che altre anime – molte! – seguano lo stesso cammino.

888. Mi dici che desideri vivere la santa povertа, il distacco dalle cose che usi. – Domandati: in rapporto alla povertа e alle ricchezze, ho lo stesso spirito di Gesщ, e i suoi stessi sentimenti?
E ti ho consigliato: oltre a riposare in tuo Padre Dio, con vero abbandono di figlio..., volgi particolarmente lo sguardo a questa virtщ, per amarla come l'amт Gesщ. Cosм, anzichй vederla come una croce, la considererai come un segno di predilezione.

889. A volte, con il loro modo di agire, alcuni cristiani non danno al comandamento della caritа il supremo valore che gli spetta. Cristo, circondato dai suoi, in quel meraviglioso discorso finale, diceva come testamento: «Mandatum novum do vobis, ut diligatis invicem» – vi dт un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri.
E insistette ancora: «In hoc cognoscent omnes quia discipuli mei estis» – da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.
– Magari ci decidessimo a vivere come Egli vuole!

890. Se manca la pietа – questo laccio che ci lega stretti a Dio e, per Lui, agli altri, perchй negli altri vediamo Cristo –, и inevitabile la disunione, con la perdita di ogni spirito cristiano.

891. Sii grato di tutto cuore al Signore per le facoltа meravigliose..., e terribili, dell'intelligenza e della volontа con cui ha voluto crearti. Meravigliose, perchй ti fanno simile a Lui; terribili, perchй vi sono uomini che le usano contro il loro Creatore.
A me, come sintesi della nostra riconoscenza di figli di Dio, viene da dire, ora e sempre, a questo Padre nostro: «Serviam!» – ti servirт!

892. Senza vita interiore, senza formazione, non vi и vero apostolato, e non vi sono opere feconde: il lavoro и precario e addirittura fittizio.
– Quant'и grande, pertanto, la responsabilitа dei figli di Dio!: dobbiamo avere fame e sete di Lui e della sua dottrina.

893. Dicevano a quel buon amico, per umiliarlo, che la sua anima era di seconda o di terza qualitа.
Convinto del suo nulla, senza arrabbiarsi, egli ragionava cosм: siccome ogni uomo non ha che una sola anima – io la mia, e solo questa – per ciascuno la propria anima sarа... di prima qualitа. Non voglio abbassare la mira! Pertanto, ho un'anima di «primissima» qualitа, e voglio, con l'aiuto di Dio, purificarla e candeggiarla e infiammarla, perchй l'Amato sia molto contento.
– Non dimenticare che nemmeno tu – anche se ti vedi cosм pieno di miserie – «puoi abbassare la mira».

894. Per te, che ti lamenti di essere solo e che l'ambiente и aggressivo: pensa che Cristo Gesщ, il Buon Seminatore, stringe ciascuno di noi suoi figli – come chicchi di grano – nella sua mano piagata; ci inonda del suo Sangue, ci purifica, ci pulisce, ci inebria!...; e poi, generosamente, ci lancia per il mondo a uno a uno: perchй il grano non si semina a sacchi, ma chicco a chicco.

895. Insisto: prega il Signore di concedere ai suoi figli il «dono delle lingue», il dono di farci capire da tutti.
La ragione per cui desidero questo «dono di lingue» la puoi dedurre dalle pagine del Vangelo, ricche di parabole, di esempi che materializzano la dottrina e illustrano ciт che и spirituale, senza svilire nй degradare la parola di Dio.
Per tutti – dotti e meno dotti –, и piщ facile considerare e comprendere il messaggio divino attraverso immagini umane.

896. In questi momenti – e sempre! –, in cui il Signore vuole che si sparga la sua semente, in una divina dispersione nei diversi ambienti, vuole anche che l'ampiezza non vada a scapito dell'intensitа...
E tu hai la missione, chiara e soprannaturale, di contribuire a che l'intensitа non venga meno.

897. Sм, hai ragione: come и profonda la tua miseria! Se fosse dipeso da te, dove saresti ora, fin dove saresti arrivato?
«Soltanto un Amore pieno di misericordia puт continuare ad amarmi», riconoscevi.
– Consуlati: Egli non ti negherа nй il suo Amore, nй la sua Misericordia, se lo cerchi.

898. Devi fare in modo che vi siano, in mezzo al mondo, molte anime che amino Dio con tutto il cuore.
– И ora di tirare le somme: tu, quante ne hai aiutate a scoprire questo Amore?

899. La presenza e la testimonianza dei figli di Dio nel mondo и per trascinare, non per farsi trascinare; per comunicare il proprio ambiente – quello di Cristo –, non per lasciarsi dominare da un altro ambiente.

900. Hai l'obbligo di occuparti di quanti ti circondano, di scuoterli dal loro torpore, di aprire orizzonti diversi e ampi alla loro esistenza imborghesita ed egoista, di complicare loro santamente la vita, di fare in modo che si dimentichino di sй stessi e comprendano i problemi degli altri.
Altrimenti, non sei un buon fratello degli uomini tuoi fratelli, che hanno bisogno del «gaudium cum pace» – della gioia e della pace, che forse non conoscono o hanno dimenticato.

901. Nessun figlio della Santa Chiesa puт vivere tranquillo, senza provare inquietudine di fronte alle masse spersonalizzate: mandria, gregge, branco, scrissi in un'altra occasione. Quante nobili passioni vi sono, sotto le apparenze di indifferenza! Quante potenzialitа!
И necessario servire tutti, imporre a ciascuno le mani – «singulis manus imponens», come faceva Gesщ –, per riportarli alla vita, per illuminare le loro intelligenze e irrobustire le loro volontа, perchй siano utili!

902. Neppure io pensavo che Dio mi afferrasse come ha fatto. Ma il Signore – lascia che te lo ripeta – non ci chiede il permesso per «complicarci la vita». Vi entra... e basta!

903. Signore, confiderт solo in Te. Aiutami a esserti fedele, perchй so che da questa fedeltа nel servirti, lasciando nelle tue mani ogni mia sollecitudine e ogni mia preoccupazione, posso sperare tutto.

904. Ringraziamo molto e con frequenza per la chiamata meravigliosa che abbiamo ricevuto da Dio: sia una gratitudine vera e profonda, strettamente unita all'umiltа.

905. Il privilegio di annoverarci tra i figli di Dio, somma felicitа, и sempre immeritato.

906. Strazia il cuore il grido – sempre attuale! – del Figlio di Dio, che si lamenta perchй la messe и molta e gli operai sono pochi.
– Questo grido и uscito dalla bocca di Cristo, perchй anche tu possa ascoltarlo: come gli hai risposto fino a ora? preghi, almeno ogni giorno, per questa intenzione?

907. Per seguire il Signore и necessario darsi una volta per tutte, senza riserve e virilmente: bruciare le navi senza esitare, perchй non vi siano possibilitа di tornare indietro.

908. Non ti spaventare se Gesщ ti chiede di piщ, persino la felicitа dei tuoi famigliari. Convinciti che, da un punto di vista soprannaturale, Egli ha il diritto di prescindere dai tuoi cari, per la sua Gloria.

909. Affermi di voler essere apostolo di Cristo.
– Mi rallegra molto ascoltarti. Chiedo al Signore di concederti la perseveranza. E ricorda che, dalla nostra bocca, dai nostri pensieri, dal nostro cuore, non devono uscire altro che argomenti divini, fame di anime, temi che in un modo o nell'altro portano a Dio; o, perlomeno, che non ti allontanano da Lui.

910. La Chiesa ha bisogno – e avrа sempre bisogno – di sacerdoti. Chiedili ogni giorno alla Santissima Trinitа, per mezzo della Madonna.
– E chiedi che siano allegri, operosi, efficaci; che siano ben preparati; e che si sacrifichino volentieri per i loro fratelli, senza sentirsi vittime.

911. Ricorri costantemente alla Santissima Vergine, Madre di Dio e Madre dell'umanitа: ed Ella porterа, con soavitа di Madre, l'amore di Dio alle anime che frequenti, perchй si decidano a essere – nel loro lavoro ordinario, nella loro professione – testimoni di Cristo.

 «    Feconditа    » 

912. Per corrispondere all'amore divino, sii fedele, molto fedele!; e, come conseguenza della tua fedeltа, porta ad altri l'Amore che hai ricevuto, perchй anch'essi godano dell'incontro con Dio.

913. Signore mio Gesщ: fa' che io senta, che assecondi a tal punto la tua grazia da svuotare il mio cuore..., perchй lo possa riempire Tu, il mio Amico, il mio Fratello, il mio Re, il mio Dio, il mio Amore!

914. Se non dimostri – con la tua preghiera, con il tuo sacrificio, con la tua azione – una costante preoccupazione apostolica, и segno evidente che non sei felice e che devi aumentare la tua fedeltа.
– Chi possiede la felicitа, il bene, cerca di darlo agli altri.

915. Quando calpesterai davvero il tuo io e vivrai per gli altri, allora sarai strumento idoneo nelle mani di Dio.
Egli ha chiamato – chiama – i suoi discepoli e li invia: «Ut eatis!» – andate a cercare tutti.

916. Deciditi a incendiare il mondo – puoi farlo – di limpidi amori, per rendere felice l'umanitа tutta, avvicinandola davvero a Dio.

917. «In modico fidelis!» – fedele nel poco... – Il tuo lavoro, figlio mio, non consiste solo nel salvare anime, ma nel santificarle, giorno per giorno, dando a ogni istante – anche a quelli apparentemente banali – vibrazione di eternitа.

918. Non si puт separare il seme della dottrina dal seme della pietа.
Il tuo lavoro di seminatore di dottrina potrа evitare i microbi che possono renderlo inefficace, solo se hai vita di pietа.

919. Come i grandiosi macchinari di dozzine di fabbriche si fermano, rimangono senza forza, se la corrente elettrica si interrompe, cosм anche l'apostolato cessa di essere fecondo senza l'orazione e la mortificazione, che smuovono il Cuore Sacratissimo di Cristo.

920. Se sei fedele agli impulsi della grazia, darai buoni frutti: frutti duraturi per la gloria di Dio.
– L'essere santo comporta l'essere efficace, anche se il santo puт non toccare o non vedere l'efficacia.

921. La rettitudine di intenzione consiste nel cercare «solamente e in tutto» la gloria di Dio.

922. L'apostolato – manifestazione evidente di vita spirituale – и il palpito costante che fa soprannaturalizzare ogni particolare – grande o piccolo – della giornata, per l'amore di Dio che si mette in ogni cosa.

923. Aveva sempre, come segnalino nei suoi libri di lettura, una striscia di carta con questo motto, scritto con caratteri grandi ed energici: «Ure igne Sancti Spiritus!» – si poteva dire che, piщ che scritto, l'aveva inciso: brucia con il fuoco dello Spirito Santo!
Questo fuoco divino, o cristiano, vorrei lasciarlo scolpito nella tua anima e acceso sulla tua bocca e ardente nelle tue azioni.

924. Cerca di essere un bambino santamente sfacciato, che «sa» che suo Padre Dio gli dа sempre il meglio.
Per questo, quando gli manca anche ciт che sembra piщ necessario, non se ne affligge; e, pieno di pace, dice: mi resta e posseggo lo Spirito Santo.

925. Fammi tutti i giorni una preghiera per questa intenzione: che tutti noi cattolici siamo fedeli, che ci decidiamo a lottare per essere santi.
– И logico!, che altro possiamo desiderare per coloro che amiamo, per coloro che sono legati a noi con il forte legame della fede?

926. Quando mi dicono che ci sono persone dedicate a Dio che non si impegnano piщ con fervore nella santitа, penso che ciт – se fosse vero – condurrа al grande fallimento della loro vita.

927. «Qui sunt isti, qui ut nubes volant, et quasi columbae ad fenestras suas?» – chi sono costoro che volano come nubi, e come colombe verso i loro nidi?, domanda il Profeta. E un autore commenta: «Le nubi traggono origine dal mare e dai fiumi, e dopo un ciclo o un percorso piщ o meno lungo, tornano di nuovo alla loro fonte».
E io aggiungo per te: cosм devi essere tu: nube che feconda il mondo, facendogli vivere la vita di Cristo... Le acque divine bagneranno – impregnandole – le viscere della terra; e, lungi dall'intorbidirsi, si filtreranno passando attraverso a tante impuritа, e zampilleranno in sorgenti limpidissime, che saranno poi ruscelli e fiumi immensi per saziare la sete dell'umanitа. – Poi, ritмrati nel tuo Rifugio, nel tuo Mare immenso, nel tuo Dio, sapendo che continueranno a far maturare altri frutti, con l'irrigazione soprannaturale del tuo apostolato, con la feconditа delle acque di Dio, che dureranno sino alla fine dei tempi.

928. Bambino: offrigli anche le pene e i dolori degli altri.

929. Dispiaceri? Contrarietа per questa o quella vicenda? Non vedi che и tuo Padre-Dio a volerlo?..., ed Egli и buono..., ed Egli ti ama... – te solo! – piщ di quanto tutte le madri del mondo messe insieme possano amare i propri figli!

930. Esamina con sinceritа il tuo modo di seguire il Maestro. Considera se ti sei dato a Lui in una maniera formale e arida, con una fede priva di vibrazione; se non c'и umiltа, nй sacrificio, nй opere nelle tue giornate; se non c'и in te altro che facciata e se non sei attento al particolare di ogni istante..., in una parola, se ti manca Amore.
Se и cosм, non ti puoi meravigliare della tua inefficacia. Reagisci subito, afferrando la mano della Madonna!

931. Quando hai qualche necessitа, qualche contrarietа – piccola o grande –, invoca il tuo Angelo Custode, perchй la risolva con Gesщ oppure ti presti quel servizio che di volta in volta ti occorre.

932. Dio sta nel centro della tua anima, della mia e di quella di tutti gli uomini in grazia. E non ci sta inutilmente, ma perchй abbiamo piщ sale, e perchй acquisiamo molta luce, e perchй sappiamo dispensare questi doni di Dio, ciascuno dal proprio posto.
E come potremo dispensare i doni di Dio? Con umiltа, con devozione, ben uniti alla Chiesa nostra Madre.
– Ti ricordi della vite e dei tralci? Com'и fecondo il tralcio unito alla vite! Che grappoli copiosi! E com'и sterile il tralcio separato, che inaridisce e perde la vita!

933. Gesщ, fa' che il mio povero cuore si riempia dell'oceano del tuo Amore, con ondate tali da pulire tutta la mia miseria ed espellerla da me... Versa le acque purissime e ardenti del tuo Cuore nel mio, fino a che, soddisfatta la mia brama di amarti, non riuscendo piщ a contenere gli affetti dell'incendio divino, il mio cuore si spezzi – morire d'Amore! –, e il tuo Amore si riversi, in cascate vivificanti e irresistibili e fecondissime, in altri cuori perchй vibrino, al contatto di queste acque, con palpiti di Fede e di Caritа.

934. Vivi la Santa Messa! – Ti aiuterа la considerazione che un sacerdote innamorato faceva tra sй e sй: и mai possibile, Dio mio, partecipare alla Santa Messa e non essere santo?
– E continuava: mi metterт ogni giorno, mantenendo un vecchio proposito, nella Piaga del Costato del mio Signore!
– Deciditi!

935. Quanto bene e quanto male puoi fare!
– Bene, se sei umile e sai darti con gioia e con spirito di sacrificio; bene, per te e per gli uomini tuoi fratelli, per la Chiesa, per questa Madre buona.
– E quanto male, se ti fai guidare dalla tua superbia!

936. Non ti imborghesire, perchй – se sei imborghesito – diventi un ostacolo, un peso morto per l'apostolato e, soprattutto, sei motivo di dolore per il Cuore di Cristo!
Non smettere di fare apostolato, non abbandonare lo sforzo per lavorare nel miglior modo possibile, non trascurare la tua vita di pietа.
– Il resto, lo farа il Signore.

937. Di tanto in tanto, con le anime bisogna fare come si fa con le braci del focolare: si interviene con l'attizzatoio di ferro e si scuote, per rimuovere le scorie che sono ciт che luccica di piщ, e la causa per cui si spegne il fuoco dell'amore di Dio.

938. Andremo da Gesщ, al Tabernacolo, per conoscerlo, per assimilare la sua dottrina, per dare questo alimento alle anime.

939. Quando hai il Signore nel petto e gusti i deliri del suo Amore, promettigli che ti sforzerai di cambiare il corso della tua vita in tutto ciт che occorra, per portarlo alle masse che non lo conoscono, che sono vuote di ideali; che, purtroppo, camminano animalizzate.

940. «Dov'и caritа e amore, lм c'и Dio», canta l'inno liturgico. E cosм quell'anima potй annotare: «И un tesoro grande e meraviglioso l'amore fraterno, che non si limita a una sporadica consolazione – a volte pur necessaria –, ma comunica la sicurezza di avere Dio vicino, e si manifesta nella caritа di quanti ci circondano e in quella nostra nei loro confronti».

941. Rifuggi dallo spettacolo! La tua vita sia conosciuta da Dio, perchй la santitа passa inosservata, anche se riempie di efficacia.

942. Fa' in modo di prestare il tuo aiuto senza che lo si noti, senza che ti lodino, senza che nessuno ti veda..., affinchй, passando inosservato, come il sale, tu dia sapore agli ambienti in cui ti muovi; e contribuisca a ottenere che tutto sia – grazie al tuo senso cristiano – naturale, amabile e gustoso.

943. Affinchй questo nostro mondo proceda in un alveo cristiano – l'unico che valga la pena –, dobbiamo vivere un'amicizia leale verso gli uomini, basata previamente su un'amicizia leale verso Dio.

944. Mi hai sentito parlare molte volte dell'apostolato «ad fidem».
Non ho cambiato opinione: che meraviglioso campo di lavoro ci aspetta in tutto il mondo, con coloro che non conoscono la vera fede e, tuttavia, sono nobili, generosi e allegri!

945. Spesso, sento la voglia di gridare all'orecchio di tante persone, uomini e donne che, negli uffici e nelle attivitа commerciali, nei giornali e alla tribuna, nelle scuole, nelle botteghe e nelle miniere e nei campi, protetti dalla vita interiore e dalla Comunione dei Santi, devono essere portatori di Dio in tutti gli ambienti, secondo l'insegnamento dell'Apostolo: «Glorificate Dio con la vostra vita e portatelo sempre con voi».

946. Noi che abbiamo la veritа di Cristo nel cuore, dobbiamo mettere questa veritа nel cuore, nella testa e nella vita degli altri. Il contrario sarebbe comoditа, falsa tattica.
Pensaci ancora: Cristo ti ha chiesto permesso per mettersi nella tua anima? – Ti ha lasciato la libertа di seguirlo, ma ti ha cercato Lui, perchй cosм ha voluto.

947. Con opere di servizio, possiamo preparare al Signore un trionfo piщ grande di quello del suo ingresso in Gerusalemme... Perchй non si ripeteranno nй le scene di Giuda, nй quella dell'Orto degli Ulivi, nй quella notte buia... Otterremo che il mondo arda nelle fiamme del fuoco che Egli и venuto a portare sulla terra!... E la luce della Veritа – il nostro Gesщ – illuminerа le intelligenze in un giorno senza fine.

948. Non ti spaventare!: tu, in quanto cristiano, hai il diritto e il dovere di provocare, nelle anime, la crisi salutare che le porti a vivere al cospetto di Dio.

949. Prega per tutto il mondo, per gli uomini di tutte le razze e di tutte le lingue, e di tutte le religioni; per gli uomini che hanno una idea vaga della religione, e per quelli che non conoscono la fede.
– E questo desiderio appassionato di anime, segno fedele e chiaro che amiamo Gesщ, farа sм che Gesщ venga.

950. Come brillavano i loro occhi, nel sentir parlare del lavoro con anime di terre lontane! Si aveva l'impressione che fossero disposti a saltare l'oceano d'un balzo. E difatti il mondo и molto piccolo, quando l'Amore и grande.

951. Nessun'anima – nessuna! – puт esserti indifferente.

952. Un discepolo di Cristo non ragionerа mai cosм: «Io cerco di essere buono, e gli altri, se lo vogliono..., se ne vadano all'inferno».
Questo comportamento non и umano, nй conforme all'amore di Dio, nй alla caritа che dobbiamo al prossimo.

953. Quando un cristiano comprende e vive la cattolicitа, quando percepisce l'urgenza di annunziare la Buona Novella di salvezza a tutte le creature, sa – come insegna l'Apostolo – che deve farsi «tutto a tutti, per salvare tutti».

954. Devi amare gli uomini, tuoi fratelli, fino al punto che perfino i loro difetti – se non sono offesa a Dio – non ti sembrino difetti. Se ami solamente le buone qualitа che vedi negli altri – se non sai comprendere, scusare, perdonare –, sei un egoista.

955. Non puoi rovinare, con la tua negligenza o con il tuo cattivo esempio, le anime degli uomini, tuoi fratelli.
– Hai la responsabilitа – malgrado le tue passioni! – della vita cristiana del tuo prossimo, dell'efficacia spirituale di tutti, della loro santitа!

956. Lontano fisicamente e, tuttavia, molto vicino a tutti: molto vicino!..., ripetevi felice.
Eri contento, grazie alla comunione di caritа, di cui ti avevo parlato, che devi ravvivare senza stancarti.

957. Mi domandi che cosa potresti fare per quel tuo amico, perchй non si senta solo.
– Ti ripeterт quello che ti ho sempre detto, perchй abbiamo a disposizione un'arma meravigliosa, che risolve tutto: pregare. Prima di tutto, pregare. E, poi, fare per lui quello che vorresti facessero per te, in circostanze analoghe.
Senza umiliarlo, bisogna aiutarlo in modo che gli diventi facile ciт che gli risulta difficile.

958. Mettiti sempre nei panni del tuo prossimo: cosм guarderai serenamente i problemi o le questioni, non ti inquieterai, sarai comprensivo, scuserai, correggerai quando e come sia necessario, e riempirai il mondo di caritа.

959. Non si puт cedere su ciт che и di fede: non dimenticare, perт, che, per dire la veritа, non c'и bisogno di trattar male nessuno.

960. Quando и per il bene del prossimo, non stare zitto, perт parla in modo amabile, senza intemperanze e senza sdegno.

961. Non и possibile commentare avvenimenti o dottrine senza fare riferimento alle persone..., che non giudichi: «Qui iudicat Dominus est» – и Dio che giudica.
– Non ti preoccupare, dunque, se qualche volta ti scontri con un interlocutore senza retta coscienza, che – per malafede o per mancanza di criterio – prende le tue parole per mormorazione.

962. Ci sono dei poveruomini a cui dа fastidio il bene che fai, come se il bene non fosse piщ tale quando non sono loro a compierlo o a controllarlo...
– Questa incomprensione non ti serva di pretesto per rallentare il tuo lavoro. Imponiti un maggior rendimento proprio adesso: quando sulla terra non ricevi applausi, piщ grato giunge al Cielo il tuo lavoro.

963. A volte, si sciupa il cinquanta per cento di un'attivitа in lotte intestine, che hanno per fondamento l'assenza di caritа, e le storie e i pettegolezzi tra fratelli. D'altra parte, un venticinque per cento dell'attivitа si spreca nell'erigere edifici non necessari all'apostolato. Non si deve permettere mai la mormorazione e non si deve perdere tempo a costruire tante case, e cosм le persone saranno apostoli al cento per cento.

964. Prega per i sacerdoti, per gli attuali e per quelli che verranno, perchй amino davvero, ogni giorno di piщ e senza discriminazioni, gli uomini loro fratelli, e perchй sappiano farsi amare da loro.

965. Pensando ai sacerdoti di tutto il mondo, aiutami a pregare per la feconditа del loro apostolato.
– Sacerdote, fratello mio, parla sempre di Dio, perchй, se sei suo, non ci sarа monotonia nei tuoi discorsi.

966. La predicazione, la predicazione di Cristo «Crocifisso», и la parola di Dio.
I sacerdoti devono prepararsi il meglio possibile, prima di esercitare un ministero cosм divino, cercando la salvezza delle anime.
I laici devono ascoltare con un rispetto tutto speciale.

967. Mi ha fatto piacere sentir dire di quel sacerdote: «Predica con tutta l'anima... e con tutto il corpo».

968. Prega cosм, anima di apostolo: Signore, fa' che io sappia «mettere alle strette» la gente e suscitare in tutti incendi d'Amore, che siano il motore unico delle nostre attivitа.

969. Noi cattolici dobbiamo procedere nella vita come apostoli: con la luce di Dio, con il sale di Dio. Senza paura, con naturalezza, ma con tale vita interiore, con tale unione con Dio, da illuminare, da evitare la corruzione e le ombre, da distribuire il frutto della serenitа e l'efficacia della dottrina cristiana.

970. Il seminatore uscм a seminare, a spargere la semente in tutti i crocevia della terra... – Benedetto lavoro, il nostro!: fare in modo che, in tutte le circostanze di luogo e di tempo, la parola di Dio metta radici, germogli e dia frutto.

971. «Dominus dabit benignitatem suam et terra nostra dabit fructum suum» – il Signore darа la sua benedizione, e la nostra terra produrrа il suo frutto.
– Sм, questa benedizione и l'origine di ogni buon frutto, il clima necessario perchй, in questo nostro mondo, possiamo coltivare dei santi, uomini e donne di Dio.
«Dominus dabit benignitatem» – il Signore darа la sua benedizione. – Ma, bada bene, subito dopo Egli ci indica che aspetta il nostro frutto – il tuo, il mio –, e non un frutto rachitico, sotto misura, perchй non abbiamo saputo darci; se lo aspetta abbondante, perchй ci colma di benedizioni.

972. Vedevi la tua vocazione come quelle capsule che racchiudono i semi. Arriverа anche il momento dell'espansione, e ci sarа un attecchimento multiplo e simultaneo.

973. In mezzo alla grande folla degli uomini – ci interessano tutte le anime – devi essere fermento, per agire, con l'aiuto della grazia divina e con la tua corrispondenza, dovunque come il lievito, che dа qualitа, sapore, volume, affinchй il pane di Cristo possa poi alimentare altre anime.

974. I nemici di Gesщ – e alcuni che si dicono suoi amici –, coperti dall'armatura della scienza umana, con la spada del potere in pugno, ridono dei cristiani come il filisteo rideva di Davide, disprezzandolo.
Anche oggi cadrа a terra il Golia dell'odio, della falsitа, della prepotenza, del laicismo, dell'indifferentismo...; e allora, abbattuto il grande pupazzo delle false ideologie grazie alle armi apparentemente deboli dello spirito cristiano – orazione, espiazione, azione –, lo spoglieremo dell'armatura delle sue dottrine erronee, per rivestire gli uomini nostri fratelli con la vera scienza: la cultura e la pratica cristiana.

975. Nelle campagne contro la Chiesa, a tramare sono molte organizzazioni – a volte a braccetto dei cosiddetti buoni – che agitano il popolo per mezzo di giornali, opuscoli, satire, calunnie, propaganda verbale. Poi se lo trascinano dove vogliono: anche all'inferno. Presumono che la massa sia amorfa, come se le persone non avessero anima..., e fanno compassione.
Ma, poichй le persone l'anima ce l'hanno, bisogna strapparle dalle grinfie di queste organizzazioni del male e metterle al servizio di Dio.

976. Una percentuale notevole delle persone che frequentano i sacramenti, legge la stampa cattiva...
Con calma e con amore di Dio, dobbiamo pregare e dar dottrina perchй non leggano questa cartaccia del diavolo che, a quanto dicono – perchй se ne vergognano –, comprano i loro famigliari, anche se forse sono proprio loro a farlo.

977. Difendi la veritа, con caritа e con fermezza, quando ci sono di mezzo le cose di Dio. Esercita la santa sfacciataggine di denunciare gli errori, che a volte sono piccole insidie; altre volte, odiose argomentazioni o smaccata ignoranza; e, solitamente, espressione dell'impotenza degli uomini che non possono sopportare la feconditа della parola di Dio.

978. In momenti di disorientamento generale, quando invochi il Signore – per le anime che sono sue! –, sembra come se non ti ascoltasse, come se fosse sordo alle tue invocazioni. Arrivi persino a pensare che il tuo lavoro apostolico sia vano.
– Non ti preoccupare! Continua a lavorare con la stessa gioia, con la stessa vibrazione, con lo stesso slancio. – Permettimi di insistere: quando si lavora per Dio, nulla и infecondo!

979. Figlio mio: tutti i mari del mondo sono nostri, e proprio dove la pesca и piщ difficile, essa и ancor piщ necessaria.

980. Con la tua dottrina di cristiano, con la tua vita integra e con il tuo lavoro ben fatto, devi dare, nell'esercizio della tua professione, nel compimento dei doveri del tuo ufficio, buon esempio a quelli che ti circondano: parenti, amici, colleghi, vicini, alunni... – Non puoi essere un pasticcione.

981. Per la tua amicizia con Cristo, sei obbligato a dar frutto.
– Frutto che sazi la fame delle anime, quando ti si avvicinano, nel lavoro, nella convivenza, nell'ambiente famigliare...

982. Con l'adempimento gioioso e generoso del tuo dovere, ottieni anche grazia abbondante dal Signore per altre anime.

983. Sforzati di portare il tuo senso cristiano al mondo, perchй vi siano molti amici della Croce.

984. Oltre alla sua grazia copiosa ed efficace, il Signore ti ha dato la testa, le mani, le facoltа intellettuali, per far fruttare i tuoi talenti.
Dio vuole costantemente operare miracoli – risuscitare i morti, dare l'udito ai sordi, la vista ai ciechi, la capacitа di camminare agli storpi... –, per mezzo della tua attivitа professionale santificata, trasformata in olocausto gradito a Dio e utile alle anime.

985. Il giorno in cui non cercassi di avvicinare altri a Dio – tu, che devi essere sempre brace ardente – ti trasformeresti in un pezzetto di carbone spregevole, o in un mucchietto di cenere che un soffio di vento disperde.
– Devi portare il fuoco, devi essere qualco– sa che brucia, che arde, che produce fiammate di amore di Dio, di fedeltа, di apostolato.

986. Invoca la Vergine Santissima; insisti nel chiederle che si mostri sempre Madre tua: «Monstra te esse Matrem!», e che ti ottenga, con la grazia di suo Figlio, la chiarezza della buona dottrina nell'intelligenza, e l'amore e la purezza nel cuore, affinchй tu sappia andare a Dio e portargli molte anime.

 «    Eternitа    » 

987. Un figlio di Dio non ha paura della vita e non ha paura della morte, perchй il fondamento della sua vita spirituale и il senso della filiazione divina: Dio и mio Padre, egli pensa, ed и l'Autore di ogni bene, и tutta la Bontа.
– Ma tu e io, agiamo davvero da figli di Dio?

988. Mi riempм di gioia vedere che avevi compreso ciт che ti avevo detto: tu e io dobbiamo agire e vivere e morire da innamorati, e cosм «vivremo» eternamente.

989. Il Signore vince sempre. – Se sei strumento suo, anche tu vincerai, perchй combatterai le battaglie di Dio.

990. La santitа consiste proprio in questo: nel lottare per essere fedeli durante la vita; e nell'accettare con gioia la Volontа di Dio, nell'ora della morte.

991. Quando ricevi il Signore nell'Eucaristia, siigli grato con tutte le fibre dell'anima per la sua bontа di stare con te.
– Non ti sei soffermato a considerare che sono dovuti passare secoli e secoli, prima che venisse il Messia? I patriarchi e i profeti a implorare, con tutto il popolo di Israele: la terra и assetata, Signore, vieni!
– Magari fosse cosм la tua attesa d'amore.

992. Anche ai giorni nostri, a dispetto di quanti negano Dio, la terra и molto vicina al Cielo.

993. Scrivevi: «Simile est regnum coelorum» – il Regno dei Cieli и simile a un tesoro... Questo passo del Santo Vangelo mi и caduto nell'anima, e ha messo radici. Lo avevo letto tante volte, senza coglierne il midollo, il sapore divino».
Tutto..., tutto deve vendere l'uomo avveduto, pur di ottenere il tesoro, la perla preziosa della Gloria!

994. Entra in colloquio con la Madonna e confidale: oh, Signora!, per vivere l'ideale che Dio ha messo nel mio cuore, ho bisogno di volare... molto, molto in alto!
Non basta che ti distacchi, con l'aiuto divino, dalle cose di questo mondo, sapendo che sono polvere. Piщ ancora: anche se facessi di tutto l'universo un mucchio sotto i tuoi piedi, per stare piщ vicino al Cielo..., non basterebbe!
Hai bisogno di volare, senza appoggiarti a niente di quaggiщ, attento alla voce e al soffio dello Spirito. – Perт, mi dici, le mie ali sono incrostate!: il fango di anni, sudicio, appiccicoso...
E io ho insistito: ricorri alla Vergine. Madre mia – ripetiglielo –: riesco appena a spiccare il volo!, la terra mi attira come una calamita maledetta! – Madre mia, Tu puoi far sм che la mia anima si lanci nel volo definitivo e glorioso, che ha termine nel Cuore di Dio.
– Abbi fiducia, perchй Lei ti ascolta.

995. Pensa quanto и gradito a Dio nostro Signore l'incenso che и bruciato in suo onore; pensa anche a quanto poco valgono le cose della terra, che appena cominciate sono giа finite...
Invece, un grande Amore ti aspetta in Cielo: senza tradimenti, senza inganni: tutto l'Amore, tutta la bellezza, tutta la grandezza, tutta la scienza...! E senza stancare: ti sazierа senza saziarti.

996. Visione soprannaturale! Calma! Pace! Guarda cosм le cose, le persone e gli avvenimenti..., con sguardo d'eternitа.
Allora, qualsiasi muro ti sbarri il passo – anche se, umanamente parlando, appare enorme –, non appena alzi davvero gli occhi al Cielo, che poca cosa и!

997. Se siamo vicini a Cristo e seguiamo le sue orme, dobbiamo amare di tutto cuore la povertа, il distacco dai beni terreni, le privazioni.

998. Nella vita spirituale, molte volte bisogna saper perdere, rispetto alla terra, per vincere in Cielo. – Cosм si vince sempre.

999. Mentono gli uomini quando dicono «per sempre» nelle cose di quaggiщ. И vero soltanto, di una veritа totale, il «per sempre» dell'eternitа.
– E tu devi vivere cosм, con una fede che ti faccia sentire sapore di miele, dolcezze di cielo, al pensiero dell'eternitа, che davvero и per sempre!

1000. Se non ci fosse altra vita che questa, sarebbe una burla crudele: ipocrisia, cattiveria, egoismo, tradimento.

1001. Va' avanti, con allegria, con sforzo, anche se sei cosм poca cosa: un nulla!
– Con Lui, nessuno al mondo ti fermerа. Pensa, inoltre, che tutto и buono per coloro che amano Dio: su questa terra, tutto si puт aggiustare, tranne la morte; e per noi la morte и Vita.

1002. Per salvare l'uomo, Signore, tu muori sulla Croce; e, tuttavia, per un solo peccato mortale, condanni l'uomo a un'eternitа infelice di tormenti...: quanto ti offende il peccato, e quanto lo debbo odiare!

1003. Santa Teresa assicura che «chi non fa orazione, non ha bisogno di un demonio che lo tenti; mentre chi ne fa anche soltanto un quarto d'ora al giorno, necessariamente si salva»..., perchй il dialogo con il Signore – amabile, anche nei tempi di asprezza o di ariditа dell'anima – ci rivela l'autentico rilievo e la giusta dimensione della vita.
Sii anima di orazione.

1004. «Dunque tu sei re»... – Sм, Cristo и il Re, che non solo ti concede udienza quando lo desideri, ma che, in un delirio d'Amore, abbandona persino – mi capisci? – il magnifico palazzo del Cielo, dove tu non puoi ancora arrivare, e ti aspetta nel Tabernacolo.
– Non ti sembra assurdo non accorrere premurosamente e con maggiore costanza a parlare con Lui?

1005. Ne sono sempre piщ persuaso: la felicitа del Cielo и per coloro che sanno essere felici sulla terra.

1006. Vedo con chiarezza meridiana la formula, il segreto della felicitа terrena ed eterna: non soltanto adeguarsi alla Volontа di Dio, ma aderirvi, identificarsi con essa, volere – in una parola –, con un atto positivo della nostra volontа, la Volontа divina.
– Questo – insisto – и il segreto infallibile della gioia e della pace.

1007. Quante volte ti vedrai inondato, inebriato di grazia di Dio! E che gran peccato, se non corrispondessi!

1008. Nell'ora della tentazione, esercita la virtщ della Speranza, dicendo: per riposare e godere, mi aspetta tutta l'eternitа; ora, pieno di Fede, mi debbo guadagnare il riposo con il lavoro; e, con il dolore, il godimento... Che cosa sarа l'Amore, in Cielo?
Meglio ancora, esercita l'Amore, reagendo cosм: voglio compiacere il mio Dio, il mio Amato, compiendo in tutto la sua Volontа..., come se non ci fosse premio nй castigo: solamente per fargli piacere.

1009. Quando – talvolta, come un lampo; altre volte, come una mosca sporca e noiosa, che si scaccia e che ritorna – viene a inquietarti il pensiero di non avere rettitudine di intenzione, fa' sempre, e subito, atti contrari..., e continua a lavorare tranquillo, per Lui e con Lui.
– Nel frattempo, anche se ti pare di pronunciarlo solo con le labbra, ripeti lentamente: Signore, per me non voglio nulla. Tutto per la tua gloria e per tuo Amore.

1010. Per te fa lo stesso stare qui o in Cina, mi dici.
– Fa' dunque in modo di stare dove compi la Santa Volontа di Dio.

1011. Da te dipende anche che molti non rimangano nelle tenebre, e camminino per sentieri che conducono fino alla vita eterna.

1012. Abмtuati a raccomandare al suo Angelo Custode ogni persona che frequenti, perchй egli l'aiuti a essere buona e fedele, e allegra; perchй possa ricevere, a suo tempo, l'eterno abbraccio di Amore di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo e di Santa Maria.

1013. Come il chicco di grano, abbiamo bisogno di morire per essere fecondi.
Tu e io vogliamo aprire, con la grazia di Dio, un solco profondo e luminoso. Pertanto, dobbiamo lasciare il povero uomo animale e lanciarci per i campi dello spirito, dando senso soprannaturale a tutte le occupazioni umane e, nel contempo, agli uomini che vi lavorano.

1014. Gesщ: che le mie distrazioni siano distrazioni alla rovescia: invece di ricordarmi del mondo quando mi intrattengo con Te, che io mi ricordi di Te quando mi occupo delle cose del mondo.

1015. Ti sei un po' spaventato, nel vedere tanta luce..., tanta che ti riesce difficile guardare, e persino vedere.
– Chiudi gli occhi davanti alla tua evidente miseria; apri lo sguardo della tua anima alla fede, alla speranza, all'amore, e va' avanti, lasciandoti guidare da Lui, per mezzo di chi dirige la tua anima.

1016. Sii generoso! Non chiedere a Gesщ neppure una consolazione!
– Perchй?, mi hai domandato. Perchй sai bene, ti ho risposto, che, anche se il nostro Dio sembra lontano, risiede nel centro della tua anima, e dа rilievo divino a tutta la tua vita!

1017. Ti raccontavo che persino alcuni che non hanno ricevuto il battesimo mi hanno detto commossi: «И vero, capisco che le anime sante devono essere felici, perchй guardano gli avvenimenti con una visione che и al di sopra delle cose della terra, perchй vedono le cose con sguardo d'eternitа».
Magari non ti mancasse questa visione! – aggiunsi poi –, perchй tu sappia corrispondere al trattamento di predilezione che hai ricevuto dalla Trinitа.

1018. Ti assicuro che, se noi figli di Dio lo vogliamo, contribuiremo poderosamente a illuminare il lavoro e la vita degli uomini, con lo splendore divino – eterno! – che il Signore ha voluto porre nelle nostre anime.
– Perт «chi dice di dimorare in Gesщ, deve seguire il cammino che Egli ha seguмto», come insegna San Giovanni: cammino che porta sempre alla gloria, passando – pure sempre – attraverso il sacrificio.

1019. Che delusione per coloro che videro la luce dello pseudo-apostolo, e vollero uscire dalle loro tenebre avvicinandosi a quel chiarore! Hanno corso per arrivare. Forse hanno lasciato per la strada brandelli della loro pelle... Alcuni, nel loro anelito di luce, hanno abbandonato anche brandelli dell'anima... Eccoli accanto allo pseudo-apostolo: freddo e oscuritа. Freddo e oscuritа che finiranno per riempire il cuore spezzato di chi, per un momento, ha creduto nell'ideale.
Pessimo lavoro ha compiuto lo pseudo-apostolo: questi uomini delusi che erano venuti a scambiare la carne del loro essere con una brace ardente, con il meraviglioso rubino della caritа, ridiscendono alla terra da cui erano venuti..., ridiscendono con il cuore spento, con un cuore che non и un cuore..., и un pezzo di ghiaccio avvolto nelle tenebre che arriveranno a offuscare anche il loro cervello.
Falso apostolo dei sofismi, и questa la tua opera: perchй hai Cristo sulla bocca, ma non in quello che fai; perchй attiri con una luce, di cui sei privo; perchй non hai il calore della caritа, e fingi di preoccuparti degli estranei, mentre i tuoi li abbandoni; perchй sei bugiardo, e la menzogna и figlia del diavolo... Pertanto, lavori per il demonio, sconcerti i seguaci del Padrone e, anche se spesso quaggiщ hai successo, guai a te, nel giorno non lontano in cui verrа la nostra amica Morte e tu vedrai l'ira del Giudice, che non hai mai potuto ingannare! – I sofismi, no, Signore: i sofismi, mai.

1020. Questo и il cammino sicuro: attraverso l'umiliazione, fino alla Croce; dalla Croce, con Cristo alla Gloria immortale del Padre.

1021. Che gioia mi ha dato l'epistola di oggi! Lo Spirito Santo, per bocca di San Paolo, ci insegna il segreto dell'immortalitа e della Gloria. Tutti noi uomini aneliamo a perdurare.
Vorremmo rendere eterni gli istanti della vita che riteniamo felici. Vorremmo glorificare la nostra memoria... Vorremmo l'immortalitа per i nostri ideali. Per questo, nei momenti di apparente felicitа, quando c'и qualcosa che consola la nostra desolazione, tutti, naturalmente, diciamo e ci auguriamo: per sempre, per sempre...
Quante ne sa il demonio! Come conosceva bene il cuore umano! Diventerete come Dio, disse ai nostri progenitori. Fu un inganno crudele. San Paolo, nell'epistola ai Filippesi che abbiamo letto, insegna un segreto divino per ottenere l'immortalitа e la Gloria: Gesщ spogliт sй stesso, assumendo la condizione di servo... Umiliт sй stesso facendosi obbediente fino alla morte, e morte di Croce. Per questo, Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che и al di sopra di ogni altro nome: perchй nel nome di Gesщ ogni ginocchio si pieghi nei Cieli, sulla terra e sotto terra...

1022. Per unirci a Cristo nella sua Gloria, nel trionfo finale, и necessario partecipare prima al suo olocausto, e identificarci con Lui, morto sul Calvario.

1023. Non ti distrarre, non lasciare briglia sciolta all'immaginazione: vivi dentro di te e sarai piщ vicino a Dio.

1024. Aiutami a ripeterlo all'orecchio di questo, e di quello..., e di tutti: il peccatore, che abbia la fede, anche se ottiene tutte le fortune della terra, и necessariamente infelice e disgraziato.
И vero che il motivo che ci deve portare a odiare il peccato, anche veniale, il motivo che deve muovere tutti, и soprannaturale: Dio aborrisce il peccato con tutta la sua infinitа, con odio sommo, eterno e necessario, in quanto male che si oppone al bene infinito...; tuttavia, quella prima considerazione che ti ho suggerito, ci puт condurre a quest'ultima.

1025. Avrai tanto di santitа, quanto, per Amore, avrai di mortificazione.

1026. Si era scatenata la persecuzione violenta. E quel sacerdote pregava: Gesщ, ogni incendio sacrilego aumenti il mio incendio d'Amore e di Riparazione.

1027. Nel considerare la bellezza, la grandezza e l'efficacia del lavoro apostolico, assicuri che arriva a farti male la testa, pensando alla strada che resta da percorrere – quante anime attendono! –; e ti senti felicissimo di offrirti a Gesщ come suo schiavo. Hai brama di Croce e di dolore e di Amore e di anime. Senza volerlo, con un movimento istintivo – che и Amore –, apri le braccia e schiudi le mani, perchй Egli ti inchiodi alla sua Croce benedetta: per essere suo schiavo – «serviam!» – che significa regnare.

1028. Mi commosse la supplica ardente che uscм dalle tue labbra: «Dio mio, desidero soltanto essere gradito ai tuoi occhi; di tutto il resto non m'importa. – Madre Immacolata, fa' che mi muova esclusivamente l'Amore».

1029. Chiedi di tutto cuore la morte, e mille volte la morte, piuttosto che offendere il tuo Dio.
E questo, non per le pene del peccato – che giustamente meritiamo –, ma perchй Gesщ и stato ed и cosм buono verso di te.

1030. Dio mio: quando amerт Te, per Te? Anche se, a ben considerare, Signore, desiderare il premio eterno и desiderare Te, che Ti dai come ricompensa.

1031. Gustate e vedete quanto и buono il Signore, dice il Salmista.
– La conquista spirituale, perchй и Amore, deve essere – nel grande e nel piccolo – ansia di Infinito, di eternitа.

1032. Gesщ, non voglio pensare a quello che sarа il «domani», perchй non voglio mettere limiti alla tua generositа.

1033. Fa' tue le riflessioni di quell'amico che scriveva: «Andavo meditando le manifestazioni della bontа di Dio verso di me e, pieno di gioia interiore, mi sarei messo a gridare per la strada, perchй tutti si rendessero conto della mia gratitudine filiale: Padre, Padre! E, pur non gridando, l'ho invocato cosм, sottovoce, molte volte – Padre! –, sicuro di fargli piacere.
– Altro non cerco: voglio solo il suo gradimento e la sua Gloria: tutto per Lui. Se voglio la salvezza, la mia santificazione, и perchй so che Lui la vuole. Se, nella mia vita di cristiano, ho sete di anime, и perchй so che Lui ha questa sete. Lo dico davvero: non mi occorre rivolgere lo sguardo al premio. Non desidero ricompensa: tutto per Amore!».

1034. Come amava la Volontа di Dio quella malata che assistevo spiritualmente! Vedeva nella malattia, lunga, penosa e complessa (non aveva piщ niente di sano), la benedizione e la predilezione di Gesщ: e, anche se nella sua umiltа affermava di meritare castighi, il dolore terribile che provava in tutto l'organismo non era castigo, era misericordia.
– Parlammo della morte. E del Cielo. E di ciт che doveva dire a Gesщ e alla Madonna... E di come da lassщ «avrebbe lavorato» piщ che quaggiщ... Voleva morire quando Dio lo avesse voluto...; perт – esclamava, piena di gioia – ah, se fosse oggi stesso! Contemplava la morte con la gioia di chi sa che, morendo, se ne va da suo Padre.

1035. Non temere la morte. И amica tua!
– Fa' in modo di abituarti a questa realtа, affacciandoti spesso alla tua tomba: e lм, guarda, annusa, e tocca il tuo cadavere putrefatto, morto da otto giorni.
– E ricordati di farlo, specialmente, quando ti turba l'impeto della carne.

1036. Aprendomi la sua anima, diceva: «Pensavo in questi giorni alla morte, come a un riposo, nonostante i miei crimini. E riflettevo: se mi comunicassero: "И arrivata l'ora di morire", con che piacere risponderei: "И arrivata l'ora di Vivere"».

1037. Morire и una cosa buona. Puт mai essere che uno abbia fede e, allo stesso tempo, paura della morte?... Perт, finchй il Signore vorrа lasciarti sulla terra, per te morire sarebbe una vigliaccheria. Vivere, vivere e patire e lavorare per Amore: questo и il tuo compito.

1038. Almeno una volta al giorno, va' con il pensiero al momento della morte, per vedere in questa luce gli avvenimenti di ogni giorno.
Ti assicuro che avrai una buona esperienza della pace che questa considerazione produce.

1039. Rimanesti molto serio, mentre mi ascoltavi: accetto la morte quando Egli voglia, come Egli voglia, dove Egli voglia; e allo stesso tempo penso che sia «una comoditа» il morire presto, perchй dobbiamo desiderare di lavorare molti anni per Lui, e, con Lui, al servizio degli altri.

1040. Morire?... Che comoditа!, ripeto.
– Come quel santo vescovo, anziano e malato, di': «Non recuso laborem»: Signore, finchй ti posso essere utile, non rifiuto di vivere e di lavorare per Te.

1041. Non fare cosa alcuna per acquistare meriti, e nemmeno per paura delle pene del purgatorio: impegnati, da ora e per sempre, a fare tutto, anche la cosa piщ piccola, per piacere a Gesщ.

1042. Desidera ardentemente che, quando la nostra buona e inevitabile sorella, la morte, verrа a farti il servizio di portarti davanti a Dio, non ti trovi legato ad alcuna cosa terrena!

1043. Se aneli ad avere vita, e vita e felicitа eterne, non puoi uscire dalla barca della Santa Madre Chiesa. – Guarda: se ti allontani dallo spazio della barca, finisci tra le onde del mare, vai verso la morte, anneghi nell'oceano; ti separi da Cristo, perdi la sua amicizia, che scegliesti volontariamente quando ti rendesti conto che Egli te la offriva.

1044. Gesщ и venuto sulla terra per soffrire... e per risparmiare le sofferenze – anche quelle terrene – agli altri.

1045. Non c'и maggior dignitа che sapersi a servizio: al servizio volontario di tutte le anime!
– И cosм che si conquistano i grandi onori: quelli della terra e quelli del Cielo.

1046. Di fronte al dolore e alla persecuzione, un'anima diceva, con senso soprannaturale: «Preferisco che mi bastonino qui, piuttosto che nel purgatorio!».

1047. Se amo, per me non ci sarа l'inferno.

1048. Com'и bello vivere di Dio! Com'и bello non volere altro che la sua gloria!

1049. Se vuoi davvero ottenere vita e onore eterni, impara a prescindere in molti casi dalle tue nobili ambizioni personali.

1050. Non mettere il tuo «io» nella tua salute, nella tua reputazione, nella tua carriera, nel tuo lavoro, in ogni tuo passo... Che cosa sgradevole! Sembra che abbia dimenticato che «tu» non hai nulla, che tutto и Suo.
Quando nel corso della giornata ti senti umiliato – magari senza motivo –; quando pensi che dovrebbe prevalere il tuo criterio; quando ti rendi conto che a ogni istante il tuo «io» borbotta, il tuo, il tuo, il tuo..., convinciti che stai ammazzando il tempo, e invece hai bisogno che sia «ammazzato» il tuo egoismo.

1051. Ti consiglio di non cercare la lode personale, neppure quando l'avessi meritata: и meglio passare inosservato, e che la parte piщ bella e nobile della nostra attivitа, della nostra vita, resti nascosta... Quanto и grande questo farsi piccoli!: «Deo omnis gloria!» – tutta la gloria, a Dio.

1052. In momenti di afflizione, un'anima diceva al Signore: «Gesщ mio, che potevo darti, oltre al mio onore, se non avevo altro? Se avessi avuto beni di fortuna, te li avrei dati. Se avessi avuto delle virtщ, avrei dato buon esempio, per servirti. Avevo solo l'onore, e te l'ho dato. Sii benedetto! Si vede bene che nelle tue mani il mio onore si trova al sicuro!».

1053. Il fango fu il mio principio e la polvere и l'ereditа di tutta la mia stirpe.
Chi, se non Dio, и degno di lode?

1054. Quando senti l'orgoglio che ribolle dentro di te – la superbia! –, che ti fa considerare un superuomo, и arrivato il momento di esclamare: no! E cosм, assaporerai la gioia del buon figlio di Dio, che passa sulla terra commettendo errori, ma facendo il bene.

1055. «Sancta Maria, Stella maris» – Santa Maria, Stella del mare, guidaci Tu!
– Grida cosм, con vigore, perchй non vi и tempesta che possa far naufragare il Cuore Dolcissimo della Vergine. Quando vedi arrivare la tempesta, se ti metti nel forte Rifugio che и Maria, non vi и pericolo di tempesta o di naufragio.