Il Santo Rosario
Come per il passato, anche oggi il Rosario
deve essere arma potente
per vincere nella lotta interiore
e dare aiuto a tutte le anime.
Onora con la tua lingua la Madonna
il Signore chiede riparazione
e lodi dalla tua bocca.
Che tu sappia e voglia seminare
in tutto il mondo la pace e la gioia
con questa mirabile devozione mariana
e con la tua vigilante carita`.
« Al lettore »
Queste righe non sono state scritte per donnicciole. Sono state scritte per uomini, per uomini veri che sicuramente, in qualche occasione, avranno elevato il proprio cuore a Dio, esclamando con il salmista: Notam fac mihi viam in qua ambulem, quia ad te levavi animam meam. – Mostrami la via da percorrere, perche´ a te ho innalzato l’anima mia ( Sal 142, 8 ).
A questi uomini devo dire un segreto, una verita` che potrebbe diventare veramente l’inizio del cammino per il quale Cristo vuole condurli. Amico, se vuoi essere grande, fatti piccolo.
Per essere piccolo bisogna credere come credono i bambini, amare come amano i bambini, abbandonarsi come sanno abbandonarsi i bambini, pregare come pregano i bambini.
E queste cose, tutte insieme, sono necessarie per tradurre in pratica quanto sto per dirti in queste righe:
L’inizio del cammino che ha per termine l’amore folle per Gesu`, e` un fiducioso amore alla Madonna.
- Vuoi amare la Vergine? E allora parla con Lei, cerca di conoscerla. – Come? – Recitando bene il suo Rosario.
- Ma nel Rosario… diciamo sempre le stesse cose! – Le stesse cose? Non si dicono sempre le stesse cose coloro che si amano?… Non sara` che il tuo Rosario risulta monotono perche´, invece di pronunciare parole come un uomo, stai li` assente, ed emetti suoni senza senso, perche´ il tuo pensiero e` lontano da Dio? – E poi, guarda: prima di ogni decina, si indica il mistero da contemplare . Tu…hai contemplato almeno una volta questi misteri?
Fatti piccolo . Vieni con me e vivremo – ecco il nocciolo della mia confidenza – la vita di Gesu`, di Maria e di Giuseppe.
Ogni giorno faremo qualcosa di nuovo per loro. Ascolteremo le loro conversazioni famigliari. Vedremo crescere il Messia.
Ammireremo i suoi trent’anni di vita nascosta…
Assisteremo alla sua Passione e alla sua Morte… Resteremo attoniti di fronte alla gloria della sua Risurrezione…
In una parola: contempleremo, pazzi di Amore (non c’e` altro amore che l’Amore), tutti i momenti della vita di Gesu`.
« Misteri gaudiosi »
- L’Annunciazione
- La visitazione della Madonna
- La nascita di Gesu`
- La purificazione della Madonna
- Il Bambino perduto e ritrovato nel tempio
Non dimenticare, amico, che siamo bambini.
La Signora dal dolce nome, Maria, e` raccolta in preghiera. Tu puoi essere, in quella casa, quello che preferisci: un amico, un servitore, un curioso, un vicino… - Quanto a me, in questo momento non oso essere nessuno. Mi nascondo dietro di te e contemplo attonito la scena: l’Arcangelo pronuncia il suo messaggio… Quomodo fiet istud , quoniam virum non cognosco? Come avverra` questo, se io non conosco uomo? (Lc 1, 34)
Alle parole di nostra Madre si affollano nella mia memoria, per contrasto, tutte le impurita` degli uomini…, anche le mie.
Come detesto, allora, queste basse miserie della terra! … Quanti propositi!
Fiat mihi secundum verbum tuum. Si faccia di me secondo la tua parola (Lc 1, 38). Nell’incanto di queste parole verginali, il Verbo si e` fatto carne.
Sta per terminare la prima decina… Ho ancora il tempo per dire al mio Dio, prima di ogni altro mortale: Gesu`, ti amo.
Mio piccolo amico, ormai sai cavartela da solo. Accompagna con gioia Giuseppe e Maria Santissima … e ascolterai le tradizioni della casa di Davide.
Sentirai parlare di Elisabetta e di Zaccaria, t’intenerirai per l’amore purissimo di Giuseppe; e il tuo cuore battera` forte ogni volta che verra` nominato il bambino che nascera` a Betlemme…
Camminiamo in fretta verso le montagne, fino a un villaggio della tribu` di Giuda (Lc 1, 39)
Siamo giunti. – E’ la casa in cui deve nascere Giovanni, il Battista. – Elisabetta, riconoscente, rende lode alla Madre del suo Redentore: Tu sei benedetta fra le donne e benedetto e` il frutto del tuo seno! E donde a me tanto bene, che la Madre del mio Signore venga a visitarmi? (Lc 1, 42-43).
Il Battista sussulta nel seno di sua madre … ( Lc 1, 41). – L’umilta` di Maria trabocca nel Magnificat … - E tu e io, che siamo – anzi, eravamo – dei superbi promettiamo di essere umili.
E’ stato promulgato un editto di Cesare Augusto, che ordina il censimento di tutto l’impero. Percio` ognuno deve andare al paese d’origine della sua stirpe. – Giuseppe, che e` della casa e della famiglia di David, va con la Vergine Maria da Nazaret alla citta` chiamata Betlemme, nella Giudea (Lc 2, 1-5).
E a Betlemme nasce il nostro Dio: Gesu` Cristo! - Non c’e` posto nella locanda: nasce in una stalla. – E sua Madre lo avvolge in fasce e lo adagia nella mangiatoia (Lc 2, 7).
Freddo. Poverta`. – Io mi metto al servizio di Giuseppe. Com’e` buono Giuseppe! Mi tratta come un figlio. E mi perdona se prendo in braccio il Bambino e rimango per ore a dirgli cose dolci e ardenti!
E lo bacio – bacialo anche tu – e lo cullo, e canto per lui, e lo chiamo Re, Amore, mio Dio, mio Unico, mio Tutto!… Com’e` bello il Bambino… e com’e` corta la decina!
Compiuto il tempo della purificazione della Madre, secondo la legge di Mose`, bisogna andare col Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore (Lc 2, 22).
E questa volta sarai tu, piccolo amico, a portare la gabbia delle tortore. Vedi? Lei – l’Immacolata!- si sottomette alla Legge come se fosse impura.
Bambino mio, imparerai anche tu da questo esempio a non essere sciocco e a compiere la Santa Legge di Dio nonostante tutti i sacrifici che richiede?
Purificarsi! Noi due si` che abbiamo bisogno di purificazione! – Espiare, per trovare aldila` dell’espiazione, l’Amore. – Un amore che cauterizzi, che bruci le scorie della nostra anima, che sia fuoco che accende di fiamma divina la miseria del nostro cuore.
Un uomo giusto e timorato di Dio, che mosso dallo Spirito Santo e` venuto al tempio – gli era stato rivelato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo – prende fra le braccia il Messia e dice: Ora, o Signore, lascia che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola, perche´ i miei occhi hanno visto il Salvatore (Lc 2, 25-30).
Dov’e` Gesu`? – Maria, il Bambino … dov’e`? La Madonna piange. – Anche noi due abbiamo corso inutilmente da un gruppo all’altro, di carovana in carovana: nessuno l’ha visto. – Giuseppe, dopo aver fatto vani sforzi per non piangere, piange anche lui… E tu … E io.
Io, che sono un monello rozzo, piango senza ritegno e grido al cielo e alla terra … per tutte le volte che l’ho perso per colpa mia e non gridai.
Gesu`, non ti voglio piu` perdere… Ma intanto la disgrazia e il dolore ci uniscono, come ci uni` il peccato, e salgono da tutto il nostro essere gemiti di profonda contrizione e frasi ardenti, che la penna non puo`, non deve trascrivere.
E mentre ci consoliamo per la gioia di ritrovare Gesu` – tre giorni di assenza! – che disputa con i Maestri d’Israele (Lc 2, 46), rimane bene impresso il dovere di lasciare la casa e i propri cari per servire il Padre Celeste.
« Misteri dolorosi »
- L’orazione di Gesu` nell’orto
- La flagellazione del Signore
- L’incoronazione di spine
- Gesu` con la Croce sulle spalle
- Gesu` muore sulla Croce
Pregate per non cadere in tentazione. – Pietro, invece , si addormenta. E anche gli altri apostoli. – E ti sei addormentato anche tu, bambino amico…, e io pure sono stato dormiglione come Pietro.
Gesu`, solo e triste, soffre e gocce del suo sangue bagnano la terra. In ginocchio sul duro suolo, egli persevera in preghiera… Piange per te … e per me: il peso dei peccati degli uomini lo schiaccia.
Pater, si vis, transfer calicem istum a me. Padre, se vuoi, allontana da me questo calice… Pero` non si faccia la mia volonta`, sed tua fiat , ma la tua (Lc 22, 42).
Un Angelo dal Cielo lo conforta. – Gesu` e` in agonia. – Continua a pregare prolixius, piu` intensamente… Si avvicina a noi, che dormiamo: Alzatevi, pregate – ci ripete – per non cadere in tentazione (Lc 22, 46).
Giuda, il traditore: un bacio. La spada di Pietro brilla nella notte. Gesu` parla: Siete venuti a prendermi come fossi un ladro (Mc 14, 48).
Si`, siamo vili: lo seguiamo da lontano; ma svegli e pregando. – Preghiera … preghiera…
Parla Pilato: E’ vostra consuetudine che vi rilasci un prigioniero per la Pasqua. Chi volete che vi liberi, Barabba – ladro, arrestato con altri per omicidio – o Gesu`? (Mt 27, 17). – A morte costui e liberaci Barabba, grida il popolo istigato dai suoi capi (Lc 23, 18).
Parla ancora Pilato: Allora che devo fare di Gesu`, chiamato il Cristo? (Mt 27, 22). – Crucifige eum! Crocifiggilo! (Lc 23, 21).
Pilato, per la terza volta, interviene: Ma che male ha fatto? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte (Lc 23, 22).
Il clamore della moltitudine aumenta: Crocifiggilo, crocifiggilo! (Mc 15, 14).
E Pilato, volendo compiacere la folla, libera Barabba e ordina di flagellare Gesu`.
Legato alla colonna, pieno di piaghe.
Risuonano i colpi dei flagelli sulla sua carne lacerata, sulla sua carne senza macchia che soffre per la tua carne peccatrice. – E ancora colpi. Cresce il furore. Ancora… La crudelta` umana e` al colmo.
Finalmente, esausti, slegano Gesu`. E il corpo di Cristo soccombe al dolore e cade a terra come un verme, fiaccato e mezzo morto.
Tu e io non possiamo parlare. – Non occorrono parole. – Guardalo, guardalo a lungo …
E poi… avrai ancora paura dell’espiazione?
L’ansia di soffrire del nostro Re e` appagata! – Portano il mio Signore nel cortile del pretorio, e li` convocano tutta la coorte (Mc 15, 16). – La soldataglia brutale ha denudato il suo corpo purissimo. – Con uno straccio di porpora, vecchio e sudicio, ricoprono Gesu`. – Nella sua mano destra, per scettro, una canna…
La corona di spine, confitta con violenta, ne fa un Re di burla… Ave Rex Iudaeorum! Salve, Re dei giudei! (Mc 15, 18). Lo percuotono ferendolo al capo. E lo schiaffeggiano … e gli sputano addosso.
Incoronato di spine e vestito con cenci di porpora, Gesu` viene mostrato al popolo: Ecce homo! Ecco l’uomo. – E di nuovo i pontefici e le guardie gridarono: Crocifiggilo, crocifiggilo! (Gv 19, 5-6).
Tu e io, non siamo forse tornati a incoronarlo di spine, a schiaffeggiarlo, a coprirlo di sputi?
Mai piu`, Gesu`, mai piu`… E un proposito fermo e concreto pone fine a queste dieci Ave Maria.
Caricato della Croce, Gesu` cammina verso il Calvario, luogo che in ebraico si chiama Golgota (Gv 19, 17). – E prendono un certo Simone, nativo di Cirene, che ritorna dai campi, e gli caricano addosso la Croce perche´ la porti dietro a Gesu` (Lc 23, 26).
Si e` adempiuta la parola di Isaia (53, 12): Cum sceleratis reputatus est, fu annoverato fra i malfattori; infatti altri due furono condotti a morire con Lui, due ladri (Lc 23, 32).
Se qualcuno mi vuole seguire… Bambino amico: siamo tristi vivendo la Passione di Gesu` Nostro Signore. – Guarda con quanto amore abbraccia la Croce. – Impara da Lui. – Gesu` porta la Croce per te: tu portala per Gesu`.
Pero`, non trascinare la Croce… Portala ben dritta, perche´ la tua Croce, portata cosi`, non sara` una croce qualsiasi: sara` … la Santa Croce.
Non rassegnarti alla Croce. Rassegnazione e` parola poco generosa.
Ama la Croce. Quando l’amerai davvero, la tua Croce sara` … una Croce senza Croce. E certamente, come Lui, incontrerai Maria sul tuo cammino.
Per Gesu` Nazareno, Re dei giudei, e` pronto il trono del trionfo. Tu e io vediamo che non si contorce quando lo inchiodano: soffrendo quanto si puo` soffrire, egli stende le braccia con gesto di Sacerdote Eterno.
I soldati raccolgono le santi vesti e ne fanno quattro parti. – Per non dividere la tunica, la sorteggiano tra di loro. – E cosi`, ancora una volta, si compie la Scrittura che dice: Si divisero tra di loro i miei vestiti e sulla mia tunica hanno tirato la sorte (Gv 19, 23-24).
Ora e` innalzato… - La`, vicino a suo Figlio, ai piedi della Croce, la Madonna … e Maria moglie di Cleofa e Maria Maddalena. E Giovanni, il discepolo che egli amava. Ecce mater tua! Ecco tua Madre! (Gv 19, 25-27). Ci da` per Madre la Madre Sua.
Gli avevano offerto del vino mescolato con fiele, ma egli, dopo averlo assaggiato, non lo aveva bevuto (Mt 27, 34).
Ma ora ha sete… di amore, di anime.
Consummatum est. Tutto e` compiuto (Gv 19, 30).
Bambino sciocco, guarda: tutto questo … ha sofferto tutto questo per te … e per me. – Non piangi?
« Misteri gloriosi »
- La Resurrezione del Signore
- L’Ascensione del Signore in cielo
- La discesa dello Spirito Santo sugli apostoli
- L’assunzione della Madonna
- L’incoronazione della Madonna
La sera del sabato Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo, e Salo`me comprarono gli aromi per imbalsamare il corpo morto di Gesu`.
Il giorno dopo, di buon mattino, arrivano al sepolcro quando il sole e` gia` sorto (Mc 16, 1-2).
Entrando, rimangono costernate perche´ non trovano il corpo del Signore. – Un giovane, in bianche vesti, dice loro: Non temete, so che cercate Gesu` Nazareno: non est hic, surrexit enim sicut dixit, non e` qui, perche´ e` risorto come aveva predetto (Mt 28, 5).
E’ risorto! – Gesu` e` risorto: non e` piu` nel sepolcro. – La Vita ha sconfitto la morte.
E’ apparso alla sua Santissima Madre. – E’ apparso a Maria di Magdala, pazza d’amore. – E a Pietro e agli altri apostoli. – E a te e a me, che siamo suoi discepoli e piu` pazzi della Maddalena: quante cose gli abbiamo detto!
Non vogliamo mai piu` morire a causa del peccato. Che la nostra risurrezione spirituale sia eterna.
- E prima di terminare la decina, tu hai baciato e piaghe dei suoi piedi …, e io piu` audace – perche´ piu` bambino – ho posato le mie labbra sul suo costato aperto.
Ora il Maestro istruisce i suoi discepoli: ha aperto la loro intelligenza perche´ intendano le Scritture e li chiama testimoni della sua vita e dei suoi miracoli, della sua Passione e Morte, della gloria della sua Risurrezione (Lc 24, 45 e 48).
Poi li conduce verso Betania, alza le mani e li benedice, mentre si stacca da loro e ascende al cielo (Lc 24, 51), finche´ una nube lo nasconde (At 1, 9).
Gesu` e` andato al Padre. – Due Angeli in bianche vesti si avvicinano a noi e ci dicono: Uomini di Galilea, perche´ restate a guardare il cielo? (At 1, 11).
Pietro e gli altri tornano a Gerusalemme cum gaudio magno – con grande gioia (Lc 24, 52). – E’ giusto che la Santa Umanita` di Cristo riceva l’omaggio, la lode e l’adorazione di tutte le gerarchie degli Angeli e di tutte le schiere dei beati del Cielo.
Ma tu e io ci sentiamo orfani: siamo tristi e andiamo a consolarci da Maria.
Il Signore aveva detto: Io preghero` il Padre, ed Egli vi dara` un altro Paraclito, un altro Consolatore, che rimarra` eternamente con voi (Gv 14, 16). – Mentre i discepoli erano tutti riuniti in uno stesso luogo, all’improvviso sopraggiunse dal cielo un rumore come di vento impetuoso che invase tutta la casa in cui si trovavano. – Nello stesso tempo, delle lingue come di fuoco si divisero e si posarono sopra ciascuno di loro (At 2, 1-3).
Ripieni di Spirito Santo, gli apostoli sembravano ebbri (At 2, 13).
E Pietro, circondato dagli undici, alza la voce e parla. – Noi, gente di cento paesi, lo ascoltiamo. – Ognuno lo comprende nella propria lingua. – Tu e io nella nostra. – Ci parla di Gesu` Cristo, dello Spirito Santo, del Padre.
Non lo lapidano, ne´ lo mettono in carcere: tremila di coloro che hanno udito si convertono e sono battezzati.
Tu e io, dopo aver aiutato gli apostoli ad amministrare il battesimo, benediciamo Dio Padre, per suo Figlio Gesu`, e anche noi ci sentiamo ebbri di Spirito Santo.
Assumpta est Maria in coelum: gaudent Angeli! Maria e` stata portata da Dio, in corpo e anima, in cielo: e gli Angeli gioiscono!
Cosi` canta la Chiesa. – Con questa acclamazione di esultanza, cominciamo anche noi la contemplazione di questa decina del Santo Rosario.
La Madre di Dio si e` addormentata. – Attorno al suo letto vi sono i dodici apostoli. – Mattia ha sostituito Giuda.
E anche noi, per un privilegio che tutti rispettano, siamo li` accanto.
Ma Gesu` vuole avere sua Madre, corpo e anima, nella Gloria. – E la Corte celeste spiega tutto il suo splendore per rendere omaggio alla Madonna. – Tu e io – che, dopo tutto, siamo bambini . prendiamo un lembo dello splendido manto azzurro della Vergine, e cosi` possiamo contemplare quella scena meravigliosa.
La Santissima Trinita` riceve e colma di onori Colei che e` Figlia, Madre e Sposa di Dio… - Ed e` cosi` grande la maesta` della Madonna, che gli Angeli si domandano: Chi e` costei?
Sei tutta bella, e in te non vi e` macchia. – Un giardino recintato tu sei, sorella mia, Sposa, un giardino recintato, una fonte sigillata.
Veni, coronaberis. Vieni, sarai incoronata (Ct 4, 7, 12 e 8).
Se tu e io ne avessimo avuto il potere, l’avremmo fatta anche noi Regina e Signora di tutto il creato. Un grande segno apparve nel cielo: una donna incoronata di dodici stelle. – Vestita di sole. – La luna ai suoi piedi (Ap 12, 1). Maria, Vergine senza macchia, riparo` la caduta di Eva: e ha calpestato, con il suo piede immacolato, la testa del dragone infernale. Figlia di Dio, Madre di Dio, Sposa di Dio.
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo l’incoronano vera Regina dell’Universo.
E le rendono ossequio di sudditanza gli Angeli… i patriarchi e i profeti e gli apostoli…, i martiri e i confessori e le vergini e tutti i santi…, e tutti i peccatori, e tu e io.
« Misteri luminosi »
- Il Battesimo del Signore
- Le nozze di Cana
- L’annuncio del Regno di Dio
- La Trasfigurazione
- L’istituzione dell’Eucarestia
Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, ha suggerito che, per il carattere cristologico di questa devozione mariana, ai quindici misteri tradizionali vengano aggiunti cinque nuovi misteri, che ha denominato «misteri luminosi».
Nel libro Il Santo Rosario, scritto nel 1931, non figuravano commenti a questi misteri, ma san Josemari´a, in tutto il corso della sua vita, li ha contemplati e predicati con amore, come ogni brano del Vangelo. Per consentire ai lettori la meditazione completa del Santo Rosario, sono stati presi dagli scritti del Fondatore dell’Opus Dei alcuni testi, fra i molti possibili, raccogliendoli in quest’appendice.
Saremo fedeli allo spirito dell’autore del Santo Rosario se, ogni volta che reciteremo i misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi, ci uniremo alle intenzioni del successore di Pietro, vescovo di Roma. Omnes cum Petro ad Iesum per Mariam!
† Javier Echevarría
Prelato dell’Opus Dei
In quel tempo Gesu` dalla Galilea ando` al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui […]. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi e` il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 13.17).
Con il Battesimo, Dio nostro Padre ha preso possesso della nostra vita, ci ha incorporati alla vita di Cristo e ci ha mandato lo Spirito Santo.
La forza e il potere di Dio illuminano la faccia della terra.
Faremo ardere il mondo, nelle fiamme del fuoco che sei venuto a portare sulla terra!… E la luce della tua verita`, Gesu` nostro, illuminera` le intelligenze, in un giorno senza fine.
Io ti sento esclamare, mio Re, con voce viva, tuttora vibrante. «Ignem veni mittere in terram, et quid volo nisi un accendatur?» (Lc 12, 49). – E rispondo – con tutto me stesso – con in miei sensi e le mie facolta`: «Ecce ego: quia vocasti me!» (1 Sam 3, 9).
Il Signore ha posto nella tua anima un sigillo indelebile, per mezzo del Battesimo: sei figlio di Dio.
Bambino: non ardi dal desiderio di far si` che tutti lo amino?
Dei tanti invitati a quelle vivaci nozze di paese, soltanto Maria si avvede che manca il vino (cfr Gv 2, 3). Se ne accorge lei sola, e tempestivamente. Come ci risultano famigliari le scene della vita di Cristo! In esse la grandezza di Dio si intreccia con la vita piu` comune e quotidiana. E` tipico della donna di casa avveduta e prudente notare una manchevolezza, badare ai piccoli dettagli che rendono amabile la vita: tale e` il comportamento di Maria.
– Fate quello che vi dira` (Gv 2, 5).
Implete hydrias (Gv 2, 7), riempite d’acqua le giare, e il miracolo avviene. Cosi`, con questa semplicita`. Tutto normale. Quei servi facevano il loro mestiere. L’acqua era a portata di mano. Ed e` la prima manifestazione della divinita` del Signore. La cosa piu` banale diventa straordinaria, soprannaturale, quando abbiamo la buona volonta` di dar retta a quello che Dio ci chiede.
Voglio, Signore, abbandonare nelle tue mani generose la cura di tutto cio` che e` mio. Nostra Madre – tua Madre! – ti ha gia` fatto risuonare all’orecchio, come a Cana: non hanno!…
Se la nostra fede e` debole, ricorriamo a Maria. Per il miracolo delle nozze di Cana, compiuto da Cristo per la preghiera di sua Madre, i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2, 11). Maria, nostra Madre, intercede continuamente presso suo Figlio perche´ ci ascolti e si manifesti anche a noi, cosicche´ possiamo proclamare: «Tu sei il Figlio di Dio».
– Dammi, o Gesu`, questa fede, che desidero davvero! Madre mia e Signora mia, Maria Santissima, fa’ che io creda!
Il tempo e` compiuto e il Regno di Dio e` vicino; convertitevi e credete al Vangelo (Mc 1, 15).
Tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava (Mc 2, 13).
Gesu` vede quelle barche sulla riva e sale su una di esse. Con che naturalezza Gesu` entra nella barca di ognuno di noi!
Quando ti avvicini al Signore, pensa che Egli sta sempre molto vicino a te, in te: regnum Dei intra vos est (Lc 17, 21). Lo troverai nel tuo cuore.
Cristo deve regnare innanzitutto nella nostra anima. Per farlo regnare in me ho un grande bisogno della sua grazia: soltanto cosi` anche il mio palpito piu` nascosto, il sospiro impercettibile, lo sguardo piu` insignificante e la parola piu` banale, perfino la sensazione piu` elementare, tutto potra` tradursi in un osanna a Cristo, il mio Re.
«Duc in altum». – Prendi il largo! – Respingi il pessimismo che ti rende codardo. «Et laxate retia vestra in capturam» (Lc 5, 4-5) – e getta le tue reti per la pesca.
Dobbiamo aver fiducia nelle parole del Signore; dobbiamo salire sulla barca, mettere mano ai remi, issare le vele e lanciarci nel mare del mondo che Cristo ci affida come sua eredita`.
«Et regni eius non erit finis» (Lc 1, 33). – Il suo Regno non avra` fine!
Non ti da` gioia lavorare per un regno cosi`?
E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillo` come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce (Mt 17,2).
Gesu`: vederti, parlarti! Rimanere cosi`, a contemplarti, inabissato nell’immensita` della tua bellezza, senza interrompere mai, mai questa contemplazione! O Gesu`, magari ti vedessi! Magari ti vedessi per rimanere ferito d’amore per Te!
Ed ecco una voce che diceva: «Questi e` il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo» (Mt 17, 5).
Signore nostro, siamo qua, disposti ad ascoltare cio` che vuoi dirci. Parlaci; siamo attenti alla tua voce. Fa’ che la tua parola, cadendo nella nostra anima, infiammi la nostra volonta` perche´ si lanci fervidamente a obbedirti.
Vultum tuum, Domine, requiram (Sal 26, 8), il tuo volto, Signore, io cerco. Mi riempie di speranza chiudere gli occhi e pensare che giungera` il momento, quando Dio vorra`, in cui potro` vederlo, non come in uno specchio, in maniera confusa… ma faccia a faccia (1 Cor 13, 12). Si`, l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verro` e vedro` il volto di Dio? (Sal 41, 3).
Prima della festa di Pasqua Gesu`, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amo` sino alla fine (Gv 13, 1).
Scendeva la notte sul mondo perche´ i vecchi riti, gli antichi segni della misericordia infinita di Dio verso l’umanita` stavano per realizzarsi pienamente, aprendo il cammino a una vera aurora, la nuova Pasqua. L’Eucaristia fu istituita nella notte, in preparazione all’alba della Risurrezione.
Gesu` e` rimasto nell’Eucaristia per amore…, per te.
– E` rimasto, pur sapendo come l’avrebbero ricevuto gli uomini…, e come lo ricevi tu.
– E` rimasto, affinche´ te ne cibi, affinche´ tu gli faccia visita e gli racconti le tue cose e, frequentandolo nell’orazione accanto al Tabernacolo e nella ricezione del Sacramento, ti innamori ogni giorno di piu`, e faccia in modo che altre anime – molte! – seguano lo stesso cammino.
Bambino buono: gli innamorati, su questa terra, come baciano i fiori, la lettera, il ricordo di chi amano!…
– E tu, potrai forse dimenticarti che lo hai sempre accanto… Lui!? – Ti dimenticherai… che lo puoi mangiare?
– Signore, che io mai piu` torni a volare rasoterra! Che sia sempre illuminato dai raggi del Sole divino – Cristo – nell’Eucaristia!, che il mio volo non si interrompa, fino a trovare il riposo del tuo Cuore!
« Litanie lauretane »
Prorompono ora le litanie lauretane, che risplendono di luce sempre nuova, di colori e significati sempre diversi.
Invocazioni al Signore, a Cristo; suppliche a ciascuna delle persone divine e alla Santissima Trinita`; lodi ardenti a Maria Santissima: Madre di Cristo, Madre purissima, Madre del buon consiglio, Madre del Creatore, Madre del Salvatore… Vergine Prudentissima … Sede della Sapienza, Rosa Mistica, Torre di David, Arca dell’Alleanza, Stella del mattino …Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei cristiani…
E il riconoscimento della sua Regalita` – Regina! – e della sua mediazione: Sub tuum praesidium confugimus, sotto la tua protezione veniamo a rifugiarci, Santa Madre di Dio … liberaci sempre da tutti i pericoli, Vergine gloriosa e benedetta.
Prega per noi, Regina del Santissimo Rosario, affinche´ siamo degni delle promesse di Cristo Nostro Signore.